
Così come fanno coloro a cui questo articolo è dedicato, accantono il politicamente corretto in nome della verità. E la verità è che mi sono rotto le p***e di coloro che commentano l’ennesimo femminicidio o stupro in questo modo.
Così come fanno coloro a cui questo articolo è dedicato, accantono il politicamente corretto in nome della verità. E la verità è che mi sono rotto le p***e di coloro che commentano l’ennesimo femminicidio o stupro in questo modo.
25 Novembre 2019 alle 10:52
Gridatele pure, urlate tutte le giustificazioni, i "se" e le "colpe" delle donne uccise, stuprate e violentate. Sfogatevi, ma lasciate poi a me fare una domanda a voi, perché è inutile chiudere gli occhi davanti alla realtà solo perché ci fa tremendamente paura.
Novembre 11, 2019 alle 10:12 am
Sembra una domanda stupida, ma in questo mondo confuso in molti si sono dimenticati persino le basi. E allora ripassiamole.
Il sangue mestruale, le lesbiche, i capezzoli, il sesso anale... Ma quante sono le cose che terrorizzano gli uomini?
È ora di smettere di pensare che l’uomo che aiuta in casa sia bravo.
È giunto il momento di smetterla di dividere il mondo in giusti e sbagliati basandosi su cose frivole come l’aspetto, le abitudini sessuali, il genere, le tette!
"Quando le persone soffrono o quando sono vittime ci sono due cose che possono fare. Una è dire “Sono una vittima”, si rassegnano e provano rabbia e odio, ma l’altra cosa che possono fare è attivarsi e la differenza tra una vittima e un eroe è l’azione, è l’attivismo."
5 Settembre 2019 alle 15:30
Non c'è pace per Stella Manente. La giovane influencer ci ricasca e, dopo la colossale gaffe del Milano Pride, si rende di nuovo protagonista in negativo, con una story da non prendere assolutamente come esempio.
Il revenge porn punta all’umiliazione, ma è solo la pistola. Siamo noi a decidere se premere il grilletto. Spetta a noi decidere se aiutare la vittima o esserne gli assassini.
Prima che mi tacciate di essere un porco maschilista, vorrei fare giusto un paio di considerazioni in difesa della mia libertà di sguardo.
Per noi uomini è difficile pensare al sesso senza avere l’obiettivo dell’orgasmo. Quando non riusciamo ad averlo è perché manca l’erezione e senza l’erezione non c’è sesso. Siamo creature limitate in fondo.
"Nessuno mi aveva spiegato che, per qualche strana ragione, quelle che fino a pochi istanti prima erano le tette di una bella ragazza, all’improvviso erano diventate niente di più di un soffice biberon".
Una vicenda giudiziaria che allontanò i figli dai genitori per presunti abusi: l'inchiesta Veleno getta una nuova prospettiva su quanto accadde nella bassa Modenese alla fine degli anni '90.
Ci mettiamo a dieta perché ci piace essere magri o perché abbiamo paura di essere grassi? Sì, c'è differenza.
Ne abbiamo notate parecchie di cose strane in questo assurdo post di Radio Maria e, dato che lo hanno chiesto loro, abbiamo deciso di rispondere.
Se alla base della popolarità dei porno vi è l'immedesimazione, com'è possibile che a così tanti uomini piacciano i video di sole donne?
Perché una donna che mostra i propri peli ascellari viene etichettata come "sporca"? Lo sono allora anch'io, in quanto uomo peloso? O al contrario, se mi depilassi, potrei addirittura non essere più "un vero uomo"?
"Quel giorno orribile che mi tormenta.Quel giorno in cui io e il mio compagno abbiamo scelto di interrompere una gravidanza gemellare. E ancora adesso, dopo quasi un anno, penso che sia stata una scelta giusta."
Perché, nel clima di riconoscenza materna che circonda la Festa della mamma, voglio rivolgere un pensiero anche alle donne che hanno abortito? Perché a differenziare le due realtà c'è spesso solo una scelta, che andrebbe tutelata ora e per sempre.
Noi uomini abbiamo una tale paura delle mestruazioni che non le nominiamo nemmeno. E l'abbiamo perché non le conosciamo. Nessuno ce le ha mai "insegnate", ma è ora di cambiare le cose.
La verità è che i maschietti sono terrorizzati anche solo all’idea di condividere la stessa stanza con un vibratore, figuriamoci quindi regalarlo di propria iniziativa.
L'esistenza stessa di una donna che non vuole figli è così inconcepibile che si pensa sia lei stessa a sbagliarsi riguardo ai suoi desideri. Che un uomo non li voglia, invece, non frega niente a nessuno.
Un'altra Festa della Donna è passata e altre divisioni, incomprensioni e frecciatine saranno state messe in scena, soprattutto da parte di loro: dei maschi bianchi etero, che ultimamente sembra non sappiano fare altro che lamentarsi.
Gerda capì che in Einar, dietro ai merletti, al suo fisico androgino, alla "devianza", vi era sempre e comunque una persona. Forse non più quella adatta per essere suo marito, ma pur sempre una persona che, in quanto tale, meritava di essere amata e di essere felice.
Il vero uomo “non deve depilarsi”, chiaramente “deve essere etero”, “deve sempre avere voglia”, “non può amare i fiori e il rosa”, “non piange”, “guarda le partite”, “deve metterti la mano sul culo”…
Un tempo non c'erano dubbi: pagava l'uomo e la donna poteva così crogiolarsi nella sua posizione di "mantenuta-sottomessa". Oggi però (e per fortuna) non è più così scontato e dunque la domanda diventa incalzante: chi deve pagare il conto?
Minuta, straniera, avvolta da capi colorati, ma non fatevi ingannare dalle apparenze: dietro alla settantenne che oggi dirige una casa di cura per anziani si nasconde una storia incredibile, fatta di ambizioni, sogni, sesso libero, ma anche tentati omicidi, attentati e vendette.
Le terrificanti avventure di Sabrina ci ha fatto riscoprire un personaggio del tutto diverso dalla dolce streghetta anni '90. E porre un interrogativo: la nuova serie può essere definita femminista?
Alla fine, dopo aver letto ben 13 classici sul tema, essersi interrogato su dilemmi etici e affrontato accuse da entrambe le parti, Carl forse non ha trovato le risposte a tutte le domande, ma ha sicuramente agito da vero femminista buono. Il che, a ben pensarci, non è poi così complicato. Basta seguire davvero quel consiglio di Emily Reynolds da cui tutto è partito: ascoltare le donne, ascoltarle con attenzione.
6 Settembre 2018 alle 16:15
L'episodio accaduto a un giovane studente in una bottega di Venezia, se confermato, sarebbe un grave caso di discriminazione omofoba.