Quando si parla di gravidanze indesiderate, molte persone si trovano a pensare (e a dire) quanto sia assurdo che ancora oggi ci sia chi si ritrova a gestire una gravidanza non voluta.

Esistono i contraccettivi, esiste la pillola del giorno dopo, esiste pure l’astinenza (aggiungo io), come è possibile quindi che uno spermatozoo libertino riesca a fecondare un ovulo? Proprio un bel mistero…

È chiaro che tale sbigottimento sia poi spesso alla base di quella corrente di pensiero che vede la libertà di scelta riguardo l’aborto come una cosa da limitare. Se è così facile evitare le gravidanze indesiderate allora dovrebbe essere reso impossibile interromperle.

Una logica che punta a trasformare la nascita di un figlio in una condanna per uno sbaglio compiuto nove mesi prima. La ricetta perfetta per formare dei genitori modello.
Una logica che nemmeno tiene conto dell’aspetto pragmatico per cui vietare gli aborti non li ha mai davvero impediti, ha solo messo più a rischio la salute e la vita delle donne.

E a proposito di donne, nonostante i figli si facciano (per lo più) in due, è chiaro che siano loro quelle destinate a pagare di più certi “peccati”. E per questo, a subire anche il giudizio più severo.

Alle donne non viene perdonata nemmeno la “colpa” di essersi fidate, di essere ingenue, distratte o sfortunate. In una parola, di essere umane.

È vero, al giorno d’oggi ci sono mezzi per evitare gli “errori”, ma finché l’umanità esisterà, non potremo mai evitare di sbagliare. Beato chi è convinto di essere “immune da ogni peccato”.

Elenco esemplificativo, ma non esaustivo, dei motivi che (ancora oggi) possono causare una gravidanza indesiderata:

  • La pillola non ha funzionato;
  • Si è sfilato il preservativo di nascosto;
  • Nel mio Paese la pillola del giorno dopo non te la danno;
  • Mi hanno insegnato che il preservativo è sbagliato;
  • La spirale non ha funzionato;
  • Non volevo che si sapesse che ho fatto sesso;
  • Ho cercato di avere la pillola del giorno dopo, ma in ospedale mi hanno trattata male e mi sono spaventata;
  • Pensavo di volerlo, ma mi sbagliavo;
  • I preservativi costano troppo;
  • Non sapevo nulla del sesso;
  • Mi ha detto che sarebbe uscito in tempo;
  • Pensavo di non essere fertile;
  • Il diaframma non ha funzionato;
  • Non abbiamo avuto una penetrazione completa, eppure…;
  • Mi hanno insegnato che era mio dovere di moglie, ma io non voglio un figlio;
  • Credeva di non essere fertile;
  • Ho perso il lavoro, non posso permettermi un figlio;
  • Sono sesso-dipendente;
  • Non ero lucida;
  • Ho pensato che a me non sarebbe capitato;
  • Ho dimenticato di prendere la pillola;
  • Il preservativo era difettoso;
  • Mi ha detto che con il preservativo non gli restava duro;
  • Pensavo che lui fosse l’uomo giusto, mi sbagliavo;
  • Il preservativo si è sfilato per sbaglio;
  • Mi vergognavo di andare in farmacia, in paese mi conoscono tutti;
  • Non ci sono farmacie nel mio paese;
  • Mi ha costretta;
  • Non avevo soldi per la pillola del giorno dopo;
  • Se si fosse saputo che ho fatto sesso mi avrebbero punita;
  • Mi sono fidata;
  • Ho cambiato idea;
  • Mi ha violentata.

Quale di questi motivi merita la perdita del diritto di scelta sul proprio corpo? Quale di questi pensieri, ingenuità, fatalità o abusi merita di essere giudicato come una colpa? Quali di queste ragioni è sufficiente per obbligare a diventare genitori?

Sì, possono ancora accadere gravidanze indesiderate. Può succedere sia nelle parti di mondo dove la donna non ha alcun controllo sul proprio destino, sia dove ha il diritto di scegliere in libertà come gestire il proprio corpo, anche quando rischia un giudizio più severo dell’uomo solo per il fatto di essere donna.

A meno di possedere una macchina del tempo, qual è l’utilità di sottolineare l’ovvietà che “si sarebbe potuto evitare”? Con quanta sete di vendetta (e nessun reale interesse per il futuro del papabile nascituro) si può credere che una buona genitorialità possa nascere da una punizione?

È irrilevante il motivo per cui una gravidanza è indesiderata. È fondamentale invece che la donna abbia la possibilità di seguire in libertà i propri desideri.

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