Idee per san valentino: dalla cena ai regali

C’è chi la ama e chi la odia. Chi non festeggerebbe mai e poi mai, chi si scambia giusto un bacio e gli auguri e chi adora celebrare in grande. C’è chi grida alla trovata commerciale spiegando – giustamente – che l’amore andrebbe festeggiato ogni giorno e chi, pur valorizzando il suo sentimento quotidianamente, non vuole rinunciare a una cena romantica, a una viaggio e a un bel regalo. Stiamo parlando di San Valentino, la festa degli innamorati che ogni anno divide le coppie in due categorie principali. Ci sono quelle che si chiudono in casa per evitare i locali pieni e la città invasa di gente che si scambia baci e coccole a ogni angolo. E dall’altro lato del ring ci sono coloro che, felici, già subito dopo Natale iniziano a farsi venire idee per San Valentino, pensando a cosa regalarsi, come sorprendersi a vicenda e come dare alla giornata degli innamorati un tocco hot!

Idee per san valentino: dalla cena ai regali

Idee per San Valentino: Paese che vai… amore che trovi!

In Germania gli innamorati festeggiano il 14 febbraio in modo non dissimile dal nostro, ossia scrivendosi bigliettini con frasi di San Valentino (tipo quelle che si trovano nei celeberrimi cioccolatini) e scambiandosi regali generalmente non troppo costosi accompagnati da mazzi di fiori.

In Olanda e nel Regno Unito tiene botta la tradizione dei bigliettini, ma c’è anche l’usanza del San Valentino anonimo: il mittente non rivela la sua identità sperando di suscitare la giusta curiosità e le giuste “indagini” nel destinatario. In Giappone sono le donne a comprare una scatola di cioccolatini per gli uomini e non necessariamente deve trattarsi dei loro fidanzati: possono essere anche amici, compagni di studi o colleghi di lavoro. Gli uomini che ricevono in dono i cioccolatini, di contro, devono ricambiare il regalo ricevuto con del cioccolato bianco da consegnare esattamente un mese dopo la ricorrenza di San Valentino, ossia il 14 marzo.

In Spagna, invece, nel giorno degli innamorati vanno a ruba le rose rosse mentre negli Stati Uniti San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti, in questo caso raffiguranti gli eroi dei cartoni animati.

 

Cena di San Valentino: a casa o al ristorante purché sia romantica!

Ci sono coppie che, tassativamente, trascorrono la serata di San Valentino prenotando una bella cena al ristorante: del resto, pensano, si tratta di un’occasione speciale, diversa dal solito, e in quanto tale va celebrata a dovere. Ci sono altri invece che preferiscono rimanere a casa, preparando manicaretti e ricette di San Valentino con le proprie mani e rendendo l’ambiente romantico con incensi e candele per poi buttarsi in vasca e addormentarsi infine, stanchi e felici, insieme. Ci sono altre coppie che scelgono di anno in anno, magari valutando tra pacchetti viaggio che offrono soggiorni brevi con mete da sogno, trattamenti favolosi in centri benessere, cene e aperitivi con menù a tema. Sono tantissimi infatti – anzi, diciamo pure quasi tutti – i ristoranti, i locali e le pizzerie che organizzano una serata speciale per San Valentino, talvolta con menù a base di cibi afrodisiaci come per esempio aragosta, fragole e champagne. In genere, specie quando vengono offerti menù fissi, la cena di San Valentino presenta anche prezzi convenienti o apparentemente tali. Naturalmente poi tutto dipende dal rapporto qualità-prezzo, per questo se intendete uscire a cena per San Valentino vi consigliamo di scegliere un ristorante che conoscete, evitando di cedere alla tentazione di optare per il nuovo locale vicino a casa che ci ha incantate con un invito ad hoc pieno di cuoricini e orsetti e pieno di portate mai sentite prima. Al massimo, se proprio volessimo provare qualcosa di nuovo, chiediamo consiglio ai nostri amici: di sicuro non ci deluderanno.

Se invece siamo tra coloro che preferiscono organizzare una cena con i toni della passione a casa, non avremo bisogno di troppe indicazioni per sapere come rendere l’ambiente romanticissimo: candele, petali di rose rosse, flûte di cristallo e una cena a base dei piatti che più piacciono a noi e a lui, senza bisogno di fare i sofisticati o i forzati del “menù afrodisiaco”. Volendo – e lo sappiamo bene – anche una pizza, magari a forma di cuore, può diventare romantica, soprattutto se la prepariamo con le nostre mani e la facciamo seguire da una torta di San Valentino: sul web si trovano centinaia di ricette per i dolci per San Valentino – oltre alle torte vanno per esempio fortissimi i biscotti – in molti casi a base di cioccolato e fragole e, naturalmente, con la forma finale di un cuore tonante. Se non avessimo voglia di cucinare, ovviamente, andrà benissimo anche del cibo da asporto, o in alternativa potremmo chiedere ai ristoranti della nostra zona che prevedono un servizio di consegna a domicilio se metteranno in campo offerte o menù particolari per la festa degli innamorati. Se proprio dovessimo azzardare un consiglio, è quello di evitare di mangiare troppo. Non tanto per la linea, quanto perché la cena di San Valentino dovrebbe avere una sorta di valenza simbolica e dovremmo essere più concentrate al legame tra noi e il partner che non sul cibo, anche perché è importante cercare di rimanere sobrie – o al massimo un poco brille – e in forma per ciò che verrà dopo. Inoltre, la cena è anche il momento perfetto per scambiarsi i celeberrimi regali di San Valentino, dai peluche ai cioccolatini…

L’amore merita una ricompensa: quanto amiamo i regali di San Valentino?!

Ci sono coppie che, per loro “regola interna”, preferiscono scambiarsi giusto un pensierino, qualcosa che dia sì il senso di un regalo di San Valentino ma che non sia né troppo costoso né eccessivamente impegnativo. Ce ne sono altre che invece non si pongono limiti e aspettano con ansia il 14 febbraio per scoprire cosa l’altra persona abbia scelto per rendere la festa degli innamorati ancora più speciale. In genere siamo noi fanciulle a impegnarci di più in questo senso: già a gennaio iniziamo a pensare al regalo o ai regali di San Valentino per lui, drizziamo le antenne davanti a ogni vetrina o a ogni pubblicità per captare i suoi eventuali desideri, guardiamo le vetrine con l’attenzione di un ispettore e non di rado organizziamo veri e propri summit con le amiche per confrontarci e scambiarci idee. Ma ci siamo mai chieste da dove tragga origine la consuetudine di scambiarsi regali tra innamorati nel giorno di San Valentino?

Anzitutto va ricordato che, com’è facile intuire, la festività religiosa originale prende il suo nome dal santo e martire cristiano originario di Terni (di cui non a caso è anche patrono): la festa è stata istituita ufficialmente nel 496 da papa Galasio I che ha sostituito la festa religiosa di San Valentino con la precedente festa pagana della lupercalia. La festa così come la conosciamo, ossia nella sua forma moderna con lo scambio delle classiche frasi di San Valentino e dei regali, risale invece probabilmente già all’alto Medioevo e secondo alcuni studiosi sarebbe riconducibile al circolo dello scrittore, cantante, poeta e burocrate inglese Geoffrey Chaucer in cui prese forma la tradizione dell’amor cortese.

Nei Paesi di cultura anglosassone, portatori di una tradizione che poi via via si è diffusa un po’ ovunque nel mondo, uno dei tratti distintivi della giornata degli innamorati è lo scambio di valentine, ossia di bigliettini spesso a forma di cuore con messaggi d’amore. A partire dal XIX secolo si sono affermate la produzione industriale su larga scala e la commercializzazione di biglietti e gadget dedicati alla ricorrenza. Negli anni più recenti, il giorno successivo a San Valentino, il 15 febbraio, è considerato da alcuni la festa dei single o di chi è alla ricerca dell’anima gemella in contrapposizione alla festa celebrata il giorno precedente.

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