Da qualche anno a questa parte, sembra che il mito del successo negli Stati Uniti stia lentamente declinando, almeno a guardare spettacolari abbandoni di carriere fortunate, dichiarazioni scioccanti di celebrities varie, serie tv dedicate alle nuove generazioni, come questa recente Paper Girls, disponibile su Prime Video.

E pare che l’invito a rallentare, a non cercare di raggiungere obiettivi prefissati a scapito di ogni cosa, arrivi soprattutto dalle giovanissime: era stata Simone Biles, campionessa di ginnastica da 19 medaglie d’oro, tra le prime a frenare, di fronte agli occhi increduli del mondo per il suo ritiro dalle Olimpiadi di Tokyo, nel 2020. “Dobbiamo proteggere la nostra mente e il nostro corpo, piuttosto che semplicemente andare là fuori e fare ciò che il mondo vuole che facciamo”, aveva detto la ginnasta all’Associated Press.

A un modello sempre più diretto verso l’edonismo sfrenato, insufflato di quell’invidia social per la vita dei ricchi e potenti, una sempre più nutrita schiera di ragazze e ragazzi sembra voler opporre un’esistenza votata alla felicità e all’essere se stessi.

Siamo ben lontani dal fenomeno dei Neet, quelle ragazze e quei ragazzi, Not in Education, Employment or Training, che non studiano e non lavorano (nel 2021, solo in Italia 2.100.000 secondo il rapporto Bes 2021 Il benessere equo e sostenibile in Italia diffuso dall’Istat), questi nuovi adolescenti paiono volersi impegnare più a salvare la propria salute e la natura che li circonda più che ad accumulare trofei e quattrini.

Se sono anche votati a una vita felice, saranno i posteri a stabilirlo, certo è che un nuovo teen drama che mette in scena l’incontro di quattro ragazzine con le loro sé adulte, alle prese con sogni infranti e strade inattese da percorrere, dà da pensare.

Le quattro protagoniste di “Paper Girls” (Courtesy Press Office)

Perché vedere la serie tv Prime Video

Come già sanno i fan del fumetto, questa storia intreccia perfettamente il dramma profondamente personale dei personaggi con quel tipo di avventura e azione rara da trovare sul piccolo schermo“, ha affermato Christopher C. Rogers, lo showrunner di Paper Girls.

E in effetti, la storia delle 4 ragazzine alle prese loro malgrado con una battaglia per governare il Tempo –  e con inattesi incontri con momenti diversi della propria esistenza  – non è così banale come può apparire di primo acchito.

Erin, Mac, Tiffany e KJ sono dodicenni negli anni Ottanta alle prese con forze più grandi di loro, come i “colleghi” di Stranger Things, ma non possono contare su super poteri e armi segrete, hanno a che fare con paradossi temporali, ma non si interessano dei risvolti filosofici come accade nel complicatissimo Dark. Il loro è soprattutto un viaggio di formazione, che dopo le più banali scoperte delle mestruazioni (con scene non scontate dedicate ad assorbenti interni da usare per la prima volta) e dell’omosessualità, le educa via via a valori come quelli del sacrificio e della rinuncia.

A conti fatti, gli otto episodi di Paper Girls, oltre a non essere prevedibili, sono più che godibili: ben scritti e ben interpretati dalle quattro giovanissime attrici, conducono con una certa curiosità lo spettatore fino al finale. Se, però, riuscirà a bissare il successo planetario di Stranger Things, è tutto da vedere.

Sofia Rosinsky e Riley Lai Nelet in “Paper Girls” (Courtesy Press Office)

Scheda di Paper Girls

Basata sui fumetti scritti da Brian K. Vaughan e illustrati da Cliff Chiang, la serie tv di fantascienza Paper Girls è disponibile su Prime Video dal 29 luglio 2022.

Dopo la notte di Halloween del 1988, mentre distribuiscono i giornali della mattina, quattro ragazze di 12 anni, Erin (Riley Lai Nelet), Mac (Sofia Rosinsky), Tiffany (Camryn Jones) e KJ (Fina Strazza), si ritrovano involontariamente coinvolte in un conflitto tra fazioni rivali di viaggiatori nel tempo. Trasportate nel futuro, dovranno trovare un modo per tornare nel loro passato; la ricerca le porterà a incontrare le versioni adulte di sé stesse.

La prima stagione, in otto episodi, è diretta da Mairzee Almas, Georgi Banks-Davies, Destiny Ekaragha e Karen Gaviola.

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