Prendete sul serio quello che hanno da dirvi le ragazze di Green Days

Non sarebbe forse meglio provare ad ascoltare gli adolescenti, a sostenerli e fare quello che le vecchie generazioni con arroganza si rifiutano da sempre di fare con le nuove: cioè prenderle sul serio? Potremmo almeno così ambire a diventare, oltre che la generazione perduta e sgangherata che siamo, la più intelligente e lungimirante. O la meno stupida, che già non è poco.

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Arrivano in jeans e felpa, senza neppure il filtro di un trucco, alla faccia di chi accusa la loro generazione di vivere nascosta e deformata da uno schermo.
Mentre ripassano tra di loro quello che vogliono dire come se fosse un’interrogazione, le guardi e pensi che sono belle.

Belle dei loro 14 e 15 anni puliti, belle della loro amicizia, belle di questa idea di uscire nei pomeriggi freddi di Brescia, ogni volta in un luogo diverso, per ripulirla questa città bellissima ma inquinata, malata come tutto il nostro Pianeta di uno schifo che non hanno generato loro, ma del quale queste ragazze e i loro coetanei in tutto il mondo pagano le conseguenze in prima persona e che rischia di rubare loro il futuro.

Ed ecco che, allora, le ragazze di Green Days, sei amiche che vivono a Brescia, compagne di scuola, si sono date da fare: hanno aperto una pagina Instagram da cui chiamare a raccolta gli amici e i cittadini e dar loro appuntamenti in vari angoli della città per pulirli, armate di guanti, sacchi, pinze e quanto necessario.

Loro sono Maria Chiara Colaci, Ilaria Gambera, Teresa Giulietti, Francesca Romano, Gaia Parzani, Jolanda Renga che sì, è la figlia di Francesco Renga e Ambra Angiolini, ma in questo caso è semplicemente Jolanda, una giovane donna che, con le sue amiche, ha scelto di non aspettare che qualcuno le dia un mondo migliore, ma di uscire di casa a sporcarsi le mani per costruirlo. 

Qualcuno sorriderà con tenerezza di fronte all’entusiasmo di queste ragazze, dall’alto della sua superiorità di adulto che non riesce a prendere sul serio i sogni e le idee di sei ragazzine.
Peccato per lei o per lui. Perché si sbaglia. Si sbaglia perché non c’è nulla di più importante di questa lotta contro il tempo.
Perché le frasi tipo “eh ma i ragazzi di oggi non hanno valori, sono viziati, senza ambizioni, non come noi che siamo cresciuti senza tutte queste comodità”, sono anacronistiche, stupide e, peggio, false.

Io le guardo queste ragazze, guardo i loro coetanei, e li trovo belli.
Spaventati, arrabbiati a volte e a ragione, ma pieni di idee e di una consapevolezza ben più carente nella nostra generazione X o di Millennial.

Noi, quelli cresciuti in quegli anni ’90 bellissimi, tra Walkman, Smemoranda e Beverly Hills 90210, noi da “che ne sanno i duemila”: la verità è che siamo noi quelli allevati nel burro dalla generazione dei nostri genitori, quella del posto fisso, quella dell’appena ti laurei trovi lavoro sicuro e ti riempiranno di soldi, quella del leggi Cioè che in piazza ci siamo già stati noi per te e sei a posto. E infatti in piazza noi ci siamo scesi poco e male, salvo poi renderci conto che il burro era finito, game over, come nei videogiochi dell’adolescenza, e trovarci adulti ancora ad arrancare. Davvero vogliamo salire in cattedra a dare lezioni di vita agli adolescenti di oggi?

Non sarebbe forse meglio provare ad ascoltarli, a sostenerli e fare quello che le vecchie generazioni con arroganza si rifiutano da sempre di fare con le nuove: cioè prenderle sul serio?
Potremmo almeno così ambire a diventare, oltre che la generazione perduta e sgangherata che siamo, la più intelligente e lungimirante. O la meno stupida, che già non è poco.

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E allora, queste sono le parole delle ragazze di Green Days, proviamo a leggerle e ad ascoltarle davvero:

“Siamo ad ottobre 2019 [data in cui è stata scritto questo comunicato], ma sembra maggio, quest’anno l’Overshoot day è avvenuto il 29 di luglio e da allora stiamo utilizzando le risorse del 2020!
La verità è che non siamo solo noi adolescenti ad inquinare, ma anche gli adulti che tanto criticano la nostra generazione e fanno sempre presto ad etichettarci come ragazzi senza ambizioni che vivono la vita attraverso uno schermo.

La dura verità è che quando finite di fumarvi le vostre sanissime sigarette buttate per terra i mozziconi perché cercare un bidone dell’immondizia costa troppa fatica, quando avete in macchina qualche rifiuto non identificato abbassate il finestrino e via, lontano dagli occhi, lontano dal cuore, no?

Ma noi siamo stufi e crediamo di poterlo dire a nome di tutti i nostri coetanei. Siamo stanchi di pagare il prezzo dei vostri sbagli, per questo motivo abbiamo deciso di partire da qui, vogliamo fare qualcosa nel nostro piccolo e speriamo di diffondere un messaggio: Insieme possiamo DAVVERO cambiare le cose!

Il nostro progetto Green Days si basa su un’idea che abbiamo concepito tutte insieme, ognuna mettendo qualcosa di suo.

Abbiamo iniziato ripulendo la strada antistante la nostra scuola, proprio perché è un luogo che frequentiamo ogni giorno e vogliamo che sia pulito. Ci sono state critiche, sì, ma soprattutto complimenti e da subito l’appoggio di tantissime persone.

L’iniziativa in sé è molto semplice, si tratta di organizzare dei pomeriggi finalizzati alla raccolta di rifiuti in luoghi particolarmente sporchi della città.

Ci piacerebbe ripulire i parchi perché se fossimo madri non lasceremmo mai giocare i nostri figli in mezzo ai rifiuti, è inaccettabile!

In seguito pensiamo di intervenire anche sulle strade e le fermate della metropolitana, è nuova, bella e inquina poco, non vogliamo che le stazioni siano sommerse dall’immondizia!

La nostra iniziativa è aperta a tutti coloro che, come noi, sentono il bisogno di un cambiamento”.

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