Giornata internazionale della donna, una ricorrenza di diritti

La Festa della Donna è in realtà quella ricorrenza che prende il nome di Giornata Internazionale della Donna e che cade ogni anno l’8 marzo. È questo infatti il giorno che, dopo la Seconda Internazionale Socialista dei primi del Novecento e l’impegno delle suffragette negli Stati Uniti e in Europa, fu scelto a seguito della rivoluzione di febbraio in Russia: le donne si ribellarono alla guerra e il loro impegno portò alla Rivoluzione Russa di ottobre e alla conseguente uscita della nazione dalla Prima Guerra Mondiale.
Nel tempo anche le altre nazioni non prettamente socialiste hanno aderito alla ricorrenza. L’Italia in particolare, che iniziò a ritenere la Festa della Donna un giorno di lotta per i diritti delle donne a partire dal 1922, anche se il primo 8 marzo dell’Italia Libera fu nel 1945: fu in quell’occasione che la mimosa divenne il fiore ufficiale della giornata e fu scelto da tre partigiane in piena Resistenza.
Nel tempo, si sono diffusi anche falsi miti rispetto alla storia della Festa della Donna, come quello più celebre di una fabbrica che prese fuoco a New York. Venne inventata una storia verosimile per sminuire il ruolo delle donne socialiste e comuniste nella ricorrenza e nella lotta per i diritti.
Tra i risultati raggiunti nel tempo dal movimento femminista che affonda le radici nell’8 marzo ci sono il suffragio universale, la legge in favore della libera scelta – che in Italia si chiama legge 194, regola l’interruzione volontaria di gravidanza e fu concepita con l’intenzione di mettere fine alla piaga degli aborti clandestini – e così via.
Purtroppo, nel movimento femminista, a volte esistono delle voci difformi, che nel tempo hanno in un certo senso inquinato quello che è il messaggio primo e definitivo delle donne nell’8 marzo e nel resto dell’anno: ogni donna può e deve sceglie per sé stessa, e chi legifera deve essere invitato alla concessione dei diritti umani e alla garanzia di giustizia.

Giornata internazionale della donna, una ricorrenza di diritti