Razzismo Immobiliare: come le Discriminazioni Razziali impattano sulla Ricerca della Casa

Affitti negati e comportamenti discriminatori, ecco come si manifesta il razzismo immobiliare, come combatterlo per eliminarlo e garantire pari diritti e opportunità a tutti

Quando si pensa alla parola razzismo, si tende a fare riferimento solo alla forma più diffusa di questo fenomeno, ovvero la discriminazione basata sui pregiudizi e le differenze percepite tra gli uni e gli altri e solitamente che si basano sull’etnia e il colore della pelle. Ma questa, seppure già gigantesca, è una visione molto limitata del razzismo, perché ne esistono diverse forme e declinazioni che sono altrettanto impattanti e dannose, come il razzismo immobiliare.

Cos’è il razzismo immobiliare e come sta influenzando il mercato delle case?

Se si guarda la definizione data dalla Treccani, alla voce “razzismo immobiliare”, si trova questa definizione:

“Il rifiuto di dare in affitto stanze, appartamenti, o case a persone a causa di sentimenti razzisti”. Ma anche “La discriminazione degli economicamente svantaggiati causata dal prezzo alto delle pigioni o delle case in vendita sul mercato immobiliare”.

Non solo la negazione della possibilità di avere una casa a causa del colore delle pelle, quindi, ma anche l’impossibilità di farlo da parte di chi si trova in una condizione economicamente svantaggiata, che si scontra con le richieste spesso troppe alte del mercato. Due situazione che spesso coincidono ma non sempre.

Sono molte, infatti, le denunce a riguardo, e che spesso vedono la negazione di un affitto a persone, uomini e donne, italiani e con regolare lavoro e stipendio, unicamente per il colore della loro pelle.

I segnali di discriminazione nel settore immobiliare: come riconoscerli

Ma come avviene nel concreto il razzismo immobiliare? Come detto, questa forma di discriminazione si verifica nel momento in cui il proprietario di una casa o un agente immobiliare, trattano un potenziale acquirente o affittuario in modo diverso rispetto alla norma, e basandosi su cause legate all’etnia, la religione, ma anche lo stato civile, il sesso, l’orientamento sessuale e fino anche allo stato fisico, per esempio in caso di disabilità.

Una forma di razzismo che si manifesta in diversi modi, per esempio:

  • negando la possibilità a chi lo richiede di visionare l’appartamento o casa;
  • fissando prezzi maggiori rispetto a quanto dichiarato nell’annuncio una volta visto il potenziale cliente;
  • prevedendo un trattamento diverso, come il fornire informazioni parziali o sfavorevoli rispetto alla realtà;
  • imponendo delle condizioni più rigide, con maggiori garanzie, vincoli, ecc.

Ma anche attraverso il comportamento stesso dell’agente immobiliare o del proprietario di casa, per esempio prestando attenzione ai commenti fatti, al modo di guardare, confrontando il trattamento ricevuto rispetto ad altri possibili acquirenti, ecc.

Come contrastare il razzismo nel settore delle abitazioni: soluzioni concrete

Se ci si riconosce in una di queste situazioni o se si è a conoscenza di persone che hanno subito razzismo immobiliare, la prima cosa da fare è denunciare a chi di dovere, rivolgersi alle autorità competenti. Per esempio la Guardia di Finanza, in modo particolare se si ha la certezza di essere stati truffati da parte dell’agente immobiliare o del proprietario, ma anche comunicando l’accaduto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), denunciando le pratiche commerciali scorrette. E fino anche all’Agenzia per la Parità e contro la Discriminazione per discriminazioni.

Una denuncia necessaria e che deve essere fatta con prove alla mano, per testimoniare con dati concreti l’accaduto. E che può essere fatta anche con l’aiuto di un avvocato, soprattutto se si desidera ottenere un risarcimento per il danno subito, sia in termini economici che non.

Un problema molto serio e che è importante affrontare con tutti i mezzi necessari ed esistenti, permettendo a chi di dovere di intervenire e di arrestare questo fenomeno negativo e di truffa ai danni delle persone.

Il ruolo della legge: quali sono le normative contro la discriminazione razziale nelle abitazioni?

Un fenomeno che deve essere regolamentato dalla legge e che è già materia e argomento inserito all’interno della nostra Costituzione, dove la discriminazione razziale è vietata nell’articolo 3 della stessa.

Ma non solo. All’interno della legge 205/1993,  nota come legge Mancino, vengono messi sotto esame e sanzione tutti gli atti di discriminazione razziale. E fino al Decreto Legislativo 215/2003, in cui viene recepita la direttiva europea che riguarda l’uguaglianza di trattamento alle persone indipendentemente dalla razza o dall’origine etnica, e vietando in modo esplicito il razzismo immobiliare e la discriminazione nell’accesso agli alloggi pubblici.

A giugno del 2021, poi,  la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e l’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, hanno firmato un protocollo d’intesa volto a promuovere iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione tra gli agenti immobiliari proprio sul tema della discriminazione e del razzismo immobiliare.

Storie di discriminazione: esperienze reali e come proteggersi

Un problema diffuso e raccontato da chi lo ha vissuto. Per esempio attraverso le testimonianze di chi si vede rifiutare un affitto per via del colore della sua pelle, magari in contrapposizione a un potenziale coinquilino a cui, invece, non vengono mosse contestazioni.

O ancora alle storie, non poco frequenti, in cui vengono negati gli affitti per via dell’orientamento sessuale, racconti che sono quasi all’ordine del giorno su giornali e telegiornali. O ancora i pregiudizi che spesso, al nord, si hanno verso i meridionali, e che vengono spesso giudicati basandosi su stereotipi che ne descrivono l’indole gioiosa e ospitale ma anche oziosa e truffaldina (tutte cose non vere ovviamente).

E fino alle negazioni alle donne di colore, alle madri single, alle coppie omosessuali, alla comunità LGBTQIA+, ai disabili, ecc.

Un problema reale, concreto, diffuso, che deve essere arginato, combattuto ed eliminato con i mezzi a disposizione e con la denuncia sistematica di ogni comportamento di razzismo immobiliare, garantendo pari diritti e opportunità a chiunque e una casa in cui abitare e vivere la propria vita.

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