C’è chi vede in Beyoncé non solo una cantante di successo, bensì la personificazione dei propri valori e aspirazioni personali: il beyismo, a cavallo tra religione e corrente di pensiero, supporta l’idea femminista di autodeterminazione che molto ha a che fare con il black feminism.

Cos’è il beyismo?

Nel 2012 un gruppo di 12 amici di Atlanta, in Georgia (USA), ha portato l’ammirazione Beyoncé ad un livello decisamente superiore. Pauline John Andrews è la fondatrice del beyismo, una vera e propria religione dedicata alla cantante. Parallelamente ha fondato la National Church of Bey, un’associazione senza scopo di lucro, della quale si è autoproclamata “Ministro Diva”.

Come ogni religione, anche il beyismo ha il suo testo di riferimento:

Il nostro testo più sacro – spiega la Andrews – è una compilation di tutti i versi e i testi di Beyoncé. Attraverso il nostro Beyble possiamo migliorare noi stesse e sforzarci di diventare veramente Divine Divas.

Nella comunità cristiana, la reverenda Yolanda Norton, fautrice del San Francisco Theological Seminary ha aiutato a organizzare la Messa di Beyoncé: un evento tenutosi il 25 aprile 2018 alla Grace Cathedral di San Francisco. La messa, basata sul corso di Norton Beyoncé e la Bibbia ebraica, ha attirato circa 1.000 persone. L’obiettivo? Far riavvicinare alla chiesa coloro che se ne sono allontanati promuovendo al contempo un messaggio positivo di emancipazione, spronando i partecipanti a seguire la propria strada, indipendentemente dall’opinione altrui.

Beyoncé diventa anche il pretesto per affrontare questioni spinose della comunità afroamericana e della figura femminile nella società:

La gente ha il diritto di pensare ciò che vuole pensare. – spiega la Norton – Non sto adorando Beyoncé e non sto incoraggiando nessuno ad adorarla. Questo è un servizio di culto cristiano e stiamo solo usando la musica per raccontare una storia di donne nere e per fornire una visione alternativa di chi e cosa può essere la chiesa e sappiamo che questo può essere intimidatorio per le persone.

I principi del beyismo

La musica è in grado di far aprire la mente, di far riflettere ed emozionare. Le canzoni di Queen Bey sono intrise di messaggi forti che già ai tempi delle Destiny’s Child hanno smosso le donne di tutto il pianeta. Togliendo quell’aura di stramberia che ha fatto muovere i primi passi al beyismo, il movimento ha dato vita a una corrente di pensiero dai principi ben definiti:

  • La pace: mantenere l’armonia e il dialogo per la comprensione degli altri è fondamentale per mantenere un clima di pace;
  • L’uguaglianza: per il beyismo non devono esserci discriminazioni, che siano dettate dall’età, dal sesso, dalla religione o dall’etnia, perché, ciascuno con le proprie peculiarità e caratteristiche, è unico e non ha nulla di meno degli altri;
  • L’emancipazione: questo è sicuramente il concetto cardine del beyismo, che vuole spronare le donne a realizzarsi rigettando le imposizioni e le aspettative di una società che vuole cambiarle. Proprio come Beyoncé, la chiave per il successo (personale) è essere se stesse e perseguire la propria autorealizzazione.

Beyismo e femminismo

La figura di Beyoncé non solo ha fatto la storia in ambito musicale, ma è diventata nel corso degli anni un’icona di femminilità. Il beyismo esalta l’idea che le donne possano emanciparsi e raggiungere i propri obiettivi proprio come la loro beniamina.

Per questo la corrente di pensiero è legata al femminismo ed in particolare al black feminism. Dalla tesi universitaria Beyonce Feminism: Feminist Messages’ Impact on African American Female Identity, sono emerse delle constatazioni interessanti che confermano questa connessione.

A seguito di diverse interviste a donne e adolescenti afroamericane si è rilevato come Beyoncé venga effettivamente percepita come icona della femminilità nera ideale. Nei suoi testi e nelle sue performance affronta questioni, emozioni ed esperienze nelle quali le donne afroamericane si identificano pienamente promuovendo l’idea di un’unità femminile nera e di spinta all’autodeterminazione.

Questa componente femminista del beyismo sta avendo degli effetti importanti soprattutto sulle giovani generazioni, come testimoniano le parole di Tayla:

Mi fa sentire come se potessi fare qualsiasi cosa che mi pongo in mente come donna, […] non ho mai avuto donne nella mia vita che mi dicessero in faccia: “Sai, puoi fare qualsiasi cosa tu voglia, puoi essere qualsiasi cosa tu voglia”.

L’immagine di Beyoncé è così potente perché è la dimostrazione che pur essendo una donna afrodiscendente ce la puoi fare, puoi raggiungere i tuoi obiettivi e anche il successo (addirittura a livello planetario). La sua ferma posizione a favore dell’emancipazione delle donne e il supporto a movimenti come Black Lives Matter hanno reso il beyismo una corrente di pensiero in lotta contro il razzismo e il sessismo.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!