


La sua moda del coprispalle (o bolero) esplode nel 2000 per poi finire nel dimenticatoio dal mondo fashion. Nel 2016 fu Chanel a riportarlo sotto le luci dei riflettori, e oggi alcuni brand si stanno lasciando conquistare sempre di più da questo accessorio, furbo ma sempre elegantissimo. La sua storia, le tipologie, gli abbinamenti e i modelli.
Presente nella maggior parte delle collezioni dei primi anni 2000, il coprispalle si è affermato nel tempo come passepartout irrinunciabile perché, grazie alla sua praticità e alla sua versatilità, si può sfoggiare in differenti occasioni: da quelle più eleganti, dove è bene coprire la parte superiore del corpo con eventuali scollature, ai modelli per tutti i giorni.
Il suo successo lo deve proprio alla sua semplicità: i modelli classici e più amati non presentano fronzoli, bottoni o dettagli particolari e, proprio per questo, lo si può utilizzare in qualsiasi momento della giornata.
Il “bolero”, più comunemente definito coprispalle, nasce inizialmente come cardigan ma nella sua versione più corta: questo modello, infatti, non raggiunge mai il punto vita. Si inserisce nella categoria degli accessori proprio perché si distingue per la sua estrema semplicità dalle normali giacche e maglioncini. Viene realizzato senza collo, senza bottoni per la chiusura e i modelli più classici e amati venivano (e vengono tutt’ora) realizzati in maglia, all’uncinetto o in pizzo.
Nella stagione invernale viene proposto con una manica più lunga e in un tessuto più pesante e coprente, mentre in estate si opta per modelli con trasparenze, maniche corte e ampie. Con il passare del tempo le case di moda hanno fatto evolvere questo accessorio, dando vita a versioni sempre più sofisticate e di tendenza.
La storia del coprispalle ha inizio con modelli minimal e puliti, realizzati principalmente per coprire la parte alta del corpo, per poi trasformarsi in versioni sempre più eleganti e talvolta eccentriche. Dai tessuti in maglia e ricamati a mano si passa alle lavorazioni del denim, tempestato di dettagli come paillettes, borchie e patch o anche all’eco-pelle, dove si aggiungono bottoni e frange. Per le occasioni più eleganti, come le cerimonie e le serate importanti, la scelta ricade sulla seta e sul raso.
Il coprispalle è un accessorio furbo proprio perché lo si può utilizzare in moltissimi modi e occasioni diverse. Le versioni realizzate in pizzo o all’uncinetto sono le preferite per l’estate perché si possono appoggiare facilmente sulle spalle e completano anche gli outfit più casual.
Le versioni traforate, vedo non vedo e colorate sono perfette per arricchire gli amatissimi look total white estivi, meglio se in tonalità vivaci o accese per dare un tocco più deciso e di contrasto al complesso. Per quanto riguarda abiti e gonne a vita alta, il modello lavorato a mano e con manica a 3/4 sarà perfetto.
Una vera fonte di ispirazione è Blair Waldorf che, da grande fan dell’accessorio, nella serie tv “Gossip Girl” abbinò un coprispalle a mantella sopra un elegantissimo vestito dorato, per poi completare la mise con un paio di collant ricamati e una pochette morbida a mano. Naturalmente senza dimenticare l’irrinunciabile cerchietto!
I coprispalle eleganti sono i più ricercati perché risolvono tantissimi problemi quando si tratta di cerimonie e occasioni formali.
Le versioni di coprispalle da tutti i giorni sono più spiritose e vivaci, grazie anche alla possibilità di optare per materiali più pratici e colori più accesi.
Nel catalogo di ASOS, il brand NA-KD propone un modello nella delicata tonalità pastello del lilla: con spalle scivolate, apertura frontale senza chiusure e polsini a coste, potrete indossarlo abbinato ad un crop top o una t-shirt bianca e il vostro paio di jeans a vita alta preferito, un abbinamento ideale per creare un outfit proporzionato dove il focus è sui tagli e sui contrasti diversi.
ASOS Design propone invece una versione più romantica ed estiva: realizzato a mano all’uncinetto, il coprispalle bianco traforato ha maniche lunghe e uno scollo a V sul davanti che si chiude con un nodo grazie ad un sottile cordino.
Il coprispalle è l’alleato perfetto per chi ha scelto un abito da sposa con una scollatura (più o meno profonda) sul davanti o sul retro. Anni di studio e ricerca hanno portato i brand e i designer più famosi, specializzati in questo settore, a proporre alle future spose versioni sempre di tendenza ed elegantissime, ma strizzando l’occhio al comfort e alla raffinatezza.
Le versioni sono infinite, ma i modelli più amati si riducono a tre grandi classici. Essenzialità è la parola che descrive il primo modello: alla base trasparente vengono applicate alcune decorazioni floreali e la manica raggiunge l’amatissima lunghezza 3/4, perfetto per i modelli con scollo a cuore o a V, più pronunciati.
Regalità è l’aggettivo a cui si ispira la mini-mantella che si chiude sul davanti e si appoggia semplicemente sulle spalle, particolarmente adatta per gli abiti con spalline sottili. Nelle versioni invernali, invece, i modelli allungano le maniche e i tessuti si fanno ovviamente più pesanti, e qui la finta pelliccia si posiziona nel punto più alto della classifica.
L’alta moda (e il mondo del fashion più in generale) sono fonti continue e inesauribili di ispirazione. La moda del coprispalle scoppiò nei primi anni degli anni 2000 per poi finire nel dimenticatoio, ma nel 2016 fu la maison francese Chanel che, nella sua collezione estiva, fece sfilare un coprispalle mai visto prima. Assolutamente raffinato ed elegante, fece molto parlare di sé proprio perché tutti vennero folgorati dalla sua bellezza.
Ispirato ai sapienti intrecci dell’uncinetto, tra uno spazio e l’altro vennero applicate perle e dettagli dorati, come perline e punti luce, tra cui un bottoncino sulla parte alta per la chiusura. Questo modello ha a sua volta ispirato tantissime altre varianti, proprio perché proponeva qualcosa di mai visto prima.
21 anni, tante lentiggini, molto insicura e alta. La scrittura è una mia passione da sempre, così come la Moda. E Beyoncé. E Carrie Bradshaw.
Cosa ne pensi?