Quel brutto amore di Maria Callas per colui che la trasformò in un 'animale domestico'
Maria Callas è stata la cantante lirica più celebre del Novecento: dietro a una carriera trionfale, si è consumata una vita dai toni tragici
Maria Callas è stata la cantante lirica più celebre del Novecento: dietro a una carriera trionfale, si è consumata una vita dai toni tragici
“Ci sono due persone in me. Mi piacerebbe essere Maria, ma devo vivere all’altezza delle aspettative della Callas”. Così Maria Callas, da tutti chiamata la Divina, descrisse se stessa in una vecchia intervista per la televisione, riportata anni dopo da La Stampa. Tra le più belle voci mai ascoltate nella lirica, visse il Novecento da protagonista. Dietro un’apparenza “difficile”, che portò qualcuno a bollarla come diva capricciosa, si nascondeva però un’anima fragile, spezzata da tante tragedie.
Nel documentario Maria by Callas, presentato nel 2018 alla Festa del Cinema di Roma, il regista americano Tom Volf ha ripercorso soprattutto gli amori della soprano. Grazie a rari filmati d’epoca, è stata posta grande attenzione alla sua liaison con Aristotele Onassis, conosciuto nel 1957 quando lei era ancora sposata con Giovanni Battista Meneghini, melomane veronese molto più vecchio di lei, sposato nel 1949.
“Mi fa sentire la regina del mondo, con quella sua irresistibile aria da furfante”, disse Maria Callas, parlando di Onassis, greco come lei, che iniziò a frequentare nel 1959, dopo una celebre e fotografatissima gita in yacht. “Mi fece diventare un animale addomesticato, mettiamola così”. Lei aveva trentacinque anni e aveva appena perso trenta chili, in seguito a una dieta durissima. Lui era ricchissimo e spregiudicato.
Meneghini, il marito della Divina, avrebbe voluto farla arrestare per adulterio, ma lei sopportò la gogna pubblica e continuò per la sua strada. Sperava di poter sposare il suo amante, una volta tornata libera, ma non andò così. Per diretta ammissione della Callas, quello con Onassis fu un legame “brutto e violento”, che terminò nel 1964. “Mi ha fatta diventare un suo animale domestico. È un porco. Mi ha tradita”, scrisse in una lettera a un’amica.
La Divina era già nella fase calante della sua carriera quando all’orizzonte dell’armatore apparve un’altra donna idolatrata dal mondo e dal tragico destino. Si trattava di Jacqueline Kennedy, anche lei greca e tormentata, rimasta vedova da un anno dopo l’assassinio del marito John Fitzgerald Kennedy. I due si sposarono quattro anni più tardi, quando già Maria Callas aveva lasciato le scene. Così commentò la fine del suo amore per Onassis.
Fu come se avessi preso un colpo in testa, è disgustoso, cercherò di mettere ordine nella mia testa dolorante, e di sopravvivere. Ho abbandonato una carriera incredibile, in un mestiere difficile; è facile dire niente rancore. Prego Dio per superare questo momento. Se cerco un principe azzurro? Spero di incontrare un vero uomo che mi accetti per quello che sono.
Maria Callas non si riprese mai e per anni continuò a definirsi la “vera moglie” di Aristotele Onassis, mentre l’altra per lei era quella “finta”. Qualche anno dopo si innamorò di Pier Paolo Pasolini, non corrisposta, e il suo sentimento finì per allontanarli nonostante la reciproca sintonia artistica scoppiata sul set di Medea nel 1965.
Negli Anni Settanta ci fu l’amore per il tenore Giuseppe Di Stefano, durata per tre anni. Lui era già sposato e dopo tre anni confessò tutto alla moglie, che lo perdonò. Rimasta senza nessuno, la Divina si ritirò nel suo appartamento a Parigi, dove morì nel 1977 a soli 53, vittima di troppi farmaci e senza aver mai trovato pace nell’amore.
Maria Callas, il cui vero nome era Maria Anna Cecilia Sofia Kalogeropoulos, nacque molto probabilmente il 2 dicembre del 1923 a New York. Resta il dubbio sulla data esatta perché sembra che i genitori avessero aspettato a dichiarare la sua nascita. Secondo alcune biografie, la madre di Maria aveva infatti perso un figlio di tre anni e non accettava di aver partorito una femmina. La sua infanzia fu comunque piuttosto serena, nonostante un incidente: rimasta in coma per tre settimane dopo essere stata investita, miracolosamente si risvegliò.
Dopo essersi trasferita insieme alla madre in Grecia, nel 1937 si iscrisse al Conservatorio di Atene e fu proprio nella terra natale dei genitori che iniziò a muovere i primi passi nel canto lirico, sua grande passione. Dopo anni di povertà e fatiche, conquistò un’esistenza agiata grazie ai suoi ruoli nella Cavalleria Rusticana e in Tosca, che diventerà il suo cavallo di battaglia.
Per paura di perdere la cittadinanza americana, dopo la guerra tornò negli Stati Uniti. Dopo due anni difficili, nel 1947 decise di spostarsi in Italia. Poverissima, si trasferì a Verona e li conobbe il suo futuro marito, Giovanni Battista Meneghini, che sposò il 21 aprile 1949.
L’Italia la lanciò definitivamente: grazie ai ruoli in Tristano e Isotta, Norma, I Puritani, Aida, I Vespri siciliani, Il Trovatore e molti altri ancora. Il pubblico italiano si innamorò di lei e nel 1951 arrivò la chiamata del Teatro alla Scala di Milano. Venne poi diretta da Luchino Visconti a Milano nel 1954, nella Vestale, ma anche da Pier Paolo Pasolini, Franco Zeffirelli e Giuseppe di Stefano.
Dopo trionfi in tutto il mondo, nel 1959 lasciò il marito e iniziò a frequentare Aristotele Onassis. Dalla loro storia nacque un bambino, Omero, che visse solo poche ore.
Contestualmente alla storia con Onassis la carriera di Maria Callas cominciò a calare. Dopo la loro rottura, nel 1964, la cantante si ritirò lentamente a vita privata. In presenza della regina Elisabetta, il 5 luglio 1965 a Londra, cantò per l’ultima volta un’opera integrale.
Dopo diversi anni difficili e problemi alla voce, nell’ottobre 1973 incominciò un tour mondiale con Giuseppe Di Stefano, che si concluse l’11 novembre del 1974 in Giappone. Anche in seguito a dissapori personali tra i due, il sodalizio non ebbe un seguito.
Il 1975 l’anno fu un anno durissimo per la Callas: a marzo morì Onassis, il 2 novembre fu ucciso Pier Paolo Pasolini e il 17 marzo 1976 si spense anche l’amico Luchino Visconti. Il suo cuore si fermò due anni più tardi, il 16 settembre 1977, quando già da tempo viveva nella sua casa parigina.
Cosa ne pensi?