Chi, almeno una volta nella vita, non ha sognato di abbandonare tutto e di cambiare per sempre vita andando a vivere in camper?

Quando la quotidianità e il lavoro prendono il sopravvento è molto comune avere la tentazione di mollare tutto per vivere una vita un po’ nomade; nella maggior parte dei casi si tratta di una fantasia che rimane irrealizzata, ma come sarebbe la nostra vita se davvero mollassimo tutto per andare a vivere in camper?

Vivere in camper è possibile?

La scelta di vivere in camper può essere dettata da diversi fattori. Tale esigenza può sorgere per via dello stress o anche essere una decisione etica, che ha a che fare con la volontà di vivere in maniera più sostenibile e anche più economica. Per molti altri, invece, si tratta di un vero e proprio sogno, di una possibilità di vivere senza limitazioni e obblighi, in maniera semplice e con la possibilità di spostarsi e viaggiare ovunque si voglia.

Vivere in camper è possibile, ma al di là dell’immagine poetica da finale di un film, ci sono diverse incombenze e regole da seguire. Purtroppo l’immagine da favola viene infranta dal cumulo di permessi e autorizzazioni necessarie per condurre questo tipo di vita.

Vivere in camper: leggi, burocrazia e residenza

Essendo il camper un mezzo di trasporto, la sua gestione tecnica deve rispondere a tutte le norme del Codice stradale. Il mezzo deve essere sottoposto alla revisione periodica. Freni e gomme devono essere sempre correttamente funzionanti ed è necessario il pagamento di un bollo.

Contrariamente a quanto avviene con le roulotte che hanno dei terreni loro adibiti, il camper può essere parcheggiato su terreno pubblico, ma questo non può avvenire in maniera stabile. Questo perché è vietato appropriarsi di uno spazio pubblico e renderlo la propria abitazione.

Ad essere consentita, quindi, è solo la sosta e non l‘insediamento definitivo. Inoltre, nel periodo di sosta il camper non può occupare un marciapiede o una porzione di strada superiore al proprio volume. Ciò implica che non si possa utilizzare alcun oggetto al di fuori del camper in maniera stabile. Il camper deve essere sempre facilmente trasportabile, per questo non è possibile lasciarlo senza ruote altrimenti sarebbe considerabile una costruzione abusiva.

Ma quando si sceglie di vivere in camper qual è il proprio indirizzo di residenza? Vivendo in camper si viene considerati dei ‘senza fissa dimora’. Si può chiedere una residenza virtuale presso l’abitazione di un parente o di un amico, oppure, si può fare una specifica richiesta al proprio comune per un indirizzo fittizio di residenza con cui potersi iscrivere all’anagrafe.

Vivere in camper: pro e contro

Scegliere di vivere in camper è qualcosa che ti cambia completamente l’esistenza. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di una decisione del genere?

Innanzitutto, i ritmi frenetici della nostra vita ci portano a passare veramente pochissimo tempo a casa. Sfruttare poco la casa potrebbe portare a sostenere delle spese completamente inutili. Andando a vivere in camper si cambia completamente stile di vita e ci si allontana da bollette, mutui e affitti.

Tutto ciò viene barattato con la libertà di stanziarsi, rispettando le regole, dove si vuole anche se questo potrebbe voler dire rinunciare a qualche comodità, uscendo dalla comfort zone. Ad esempio, potrebbe non esserci sempre disponibilità di corrente, che in campeggi attrezzati piò essere acquistata. Questa non è l’unica spesa che ci si potrebbe trovare ad affrontare. La sosta, infatti, in molte aree è a pagamento.

Ovviamente è necessaria anche una costante manutenzione del camper, ma generalmente vivere in camper è molto meno dispendioso. Certo è che per poter riuscire a vivere in questa maniera è necessario saper organizzare bene gli spazi, evitando di riempire il camper di cose inutili e selezionando ciò che è di primaria necessità.

Presi in considerazione tutti questi elementi, i fattori pratici e quelli economici; le esigenze particolari e quelli che sono i propri sogni chi davvero sente di voler fare questo passo vivrà sicuramente un’avventura senza pari. L’importante è sempre interrogarsi e comprendere ciò che meglio per sé stessi e se si è pronti a rinunciare a tutte le comodità cui la vita ci ha abituato per una rinnovata libertà e un nuovo contatto con noi stessi.

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