Erika e Martina: "Ci amiamo, ma per loro siamo pervertite o una categoria su YouPorn"

"Ai miei amici dicevo: mi piacerebbe che Erika fosse un maschio. Sarebbe stato più semplice, più socialmente accettabile". Una chiacchierata con Erika e Martina de Le perle degli omofobi, per dire basta all'omofobia.

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Martina lo racconta con semplicità disarmante.
“Ai miei amici dicevo: mi piacerebbe che Erika fosse un maschio. Sarebbe stato più semplice, più socialmente accettabile”.

Poche parole che raccontano il dolore di dover nascondere un amore o di sentirsi sbagliate. All’inizio.
“Per farti capire quanto è stato difficile accettare la nostra sessualità, io dicevo di essere etero+Erika, lei etero+Martina. Non riuscivamo neppure ad ammetterlo a noi stesse”.

Con Erika e Martina avevamo già parlato in passato, qui:

Loro sono due ragazze, giovanissime, che per il solo fatto di amarsi e aver imparato a non nascondersi più, ogni giorno ricevono decine e decine di insulti, con i quali ci hanno fatto un progetto social, in cui mostrano a tutti cosa è costretta a subire una persona con una sessualità considerata non canonica: Le perle degli omofobi, account Facebook e Instagram.

Lesbiche, eteroflessibili, altro? Che importa delle etichette? Due persone che si amano.

L’amore non fa mai schifo. L’omofobia sempre.
Dovrebbe essere un concetto talmente normale da non doverne neppure parlare.
Invece tocca farlo.

Questa è la nostra chiacchierata con Erika e Martina, una coppia come le altre, se non fosse che ogni giorno devono subire gli insulti di chi le chiama pervertite, contro natura, schifose o le vede come utili solo ai propri fini masturbatori, in quanto appartenenti a una delle categorie di youporn più seguite.

Se è vero che “la bellezza è nell’occhio di chi guarda”, è altrettanto vero che anche il male o lo schifo si trovano lì: negli occhi di chi vede male o schifo in due persone che si amano.

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