Elvira Sellerio che si licenziò, incinta, da un lavoro statale

Negli anni sessanta, Elvira Sellerio, si licenziò dal suo impiego statale - mentre era incinta del suo ultimo figlio - e con i soldi della liquidazione, fondò insieme a  suo marito (il fotografo Sergio Sellerio) la casa editrice. Tra le grandi pubblicazioni e le varie scoperte letterarie: Leonardo Sciascia, Gianrico Carofiglio, Andrea Camilleri e l'ascesa di Montalbano.

Per le piccole case editrici indipendenti pubblicare libri è una vera e propria missione letteraria. Pensare, però, che una donna negli anni sessanta nel Sud Italia – esattamente a Palermo – ne fondi una, mossa dalla passione per la lettura, è davvero straordinario.

Il licenziamento durante la gravidanza

A metterlo nero su bianco fu Elvira Sellerio: si licenziò dal suo impiego statale mentre era incinta del suo ultimo figlio – e con i soldi della liquidazione, fondò con suo marito (il fotografo Sergio Sellerio) la casa editrice Sellerio.

Io sono nata nel 1936, – dichiarò a L’Unità il 4 luglio 1995 – ero bambina e c’era la guerra. E in guerra non era tanto il pane che non si trovava, quanto i libri. E così ho avuto un’infanzia assetata di libri. Eravamo sfollati in un paese vicino Palermo che si chiamava Casteldaccia, e avevamo lasciato i libri di famiglia in città. Le occasioni di dono, Natale, il compleanno, erano attese con gioia, l’unica possibilità di riceverli. Sicché sin da quando ho cominciato questo lavoro ho sempre tentato di produrre libri a prezzi bassi, sulla spinta del ricordo di quando guardavo le vetrine, e mi sembravano irraggiungibili. Il mio grande amore per la lettura è venuto dalla “Scala d’Oro”, bellissima collana, che io editorialmente a più riprese ho tentato di rifare. Portare i giovani a contatto con i grandi capolavori della letteratura.

La nascita del progetto editoriale

Elvira e Franco parteciparono attivamente alla vita culturale e democratica della città di Palermo. Proprio durante un incontro letterario prese forma l’idea del progetto editoriale. Fu, infatti, l’amico fraterno, nonché l’eclettico scrittore Leonardo Sciascia, a suggerire alla coppia di dar vita ad un’impresa culturale di natura economica.

Un’intuizione senza eguali che solo chi ha avuto un acume straordinario come Sciascia, poteva concepire. Non solo uno scrittore, amante di arti figurative, cinema, teatro, ma anche un amabile editore. I Sellerio insieme a Leonardo Sciascia decisero di tracciare una linea editoriale ben precisa. E anche di fondare la prima collana, ossia La Memoria (1979): il ritorno a una cultura piacevole, ma al tempo stesso elegante nei contenuti letterari e soprattutto che richiamasse alla progettualità delle idee.

I grandi successi

L’inizio – come per la maggior parte di ogni progetto che prende forma – fu molto spartano. La Sellerio con il pancione lavorava soprattutto da casa; da lì inviava i manoscritti alle librerie, leggeva le nuove proposte, sceglieva e valutava. A partire dal 1978 la figura dell’editrice iniziò ad affinarsi sempre di più. A seguito della pubblicazione de L’affaire Moro, scritto da Leonardo Sciascia – allora membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla affaire Moro-  la piccola casa editrice siciliana iniziò la vera ascesa verso il successo.

Gioia ma anche grandi dolori: fu proprio nel 1983 che Elvira e Franco si separano, ma non professionalmente. Sellerio non si perse mai d’animo. La saggistica e la narrativa diventarono materia d’indagine dell’editrice palermitana; mentre il marito Franco si occupò d’arte e fotografia.

Donna di straordinario fiuto editoriale, Sellerio non lasciò mai indietro nessuno. Nonostante le migliaia di proposte editoriali, grazie alla sua professionalità scrupolosa – si contraddistinse leggendole tutte. Fornendo inevitabilmente una risposta meticolosa agli aspiranti scrittori. Fu proprio la costante passione per la lettura, oltre a un’impeccabile intuizione letteraria che condussero Elvira Sellerio alla scoperta di grandi autori d’eccezione: Gesualdo Bufalino, Maria Messina, Luisa Adorno, Alicia Gimenez-Bartlett, Gianrico Carofiglio, Antonio Manzini, e soprattutto Andrea Camilleri e il suo intramontabile Montalbano

Oltre alla “sicilitudine” che ha sempre accomunato la Sellerio e Camilleri c’è un altro aspetto interessante da raccontare e che in pochi conoscono: la scelta del genere letterario. Quando Camilleri nel 1994 pubblicò La forma dell’acquail primo romanzo il cui protagonista è Montalbano – i romanzi polizieschi, o cosiddetti crime, non erano affatto conosciuti in Italia.

Fu lo stesso coraggio degli anni sessanta, che aiutò la Sellerio a vedere in Camilleri un diamante letterario e d’avanguardia artistica. Se oggi la casa editrice dispone di un catalogo di più di 2.500 titoli e occupa una sicura fascia di mercato, il merito è certamente di Elvira.

“La Signora”

“La Signora” – così veniva chiamata Sellerio – amava le storie, sapeva individuare il potenziale umano e narrativo, custodirlo nella sua collana letteraria; con un filo teso tra perspicacia di lettrice ed editrice, e la vocazione di saper ascoltare le persone. Una donna che ha amato sentirsi donna a trecentosessanta gradi, soprattutto nelle sue abilità lavorative estremamente lungimiranti e impegnative.

Io mi arrabbio tantissimo quando mi dicono: sei brava come un uomo. No semmai sono brava come una donna, con le caratteristiche delle donne, diversissime ma ugualmente importanti.

Con le radici ben piantate in Sicilia, Sellerio ha mantenuto la filosofia degli improbabili esordi, delle prime idee. Una bellezza acerba che non si è mai sfiorita nel tempo e che l’ha accompagnata per oltre trent’anni: rigore nelle scelte culturali, cura artigianale del prodotto, ciclo produttivo quasi interamente locale; queste solo alcune delle mission a cui l’editrice non ha mai rinunciato.

Scopriamo insieme, alcuni dei titoli più importanti che abbiamo conosciuto solo perché Elvira Sellerio si è licenziata incinta quasi sessant’anni fa, mettendo in discussione tutto e tutti.

 

1. Leonardo Sciascia e l'inizio del successo editoriale

"L'affaire Moro" di Leonardo Sciascia (1978)

"L'affaire Moro" di Leonardo Sciascia (1978)

Un'importante opera di verità, quella scritta da Leonardo Sciascia nel 1978, mentre fu membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'affaire Moro.
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2. Il Commissario Montalbano di Andrea Camilleri

"La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri (1994)

"La forma dell'acqua" di Andrea Camilleri (1994)

È il primo romanzo della serie incentrata sulle avventure del Commissario Montalbano, dal quale è stato tratto anche un omonimo film tv.
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3. L'universo femminile letterario: Alicia Giménez Bartlett

"Riti di morte" di Alicia Giménez Bartlett (2002)

"Riti di morte" di Alicia Giménez Bartlett (2002)

Esordio della protagonista Petra Delicado, della polizia nazionale di Barcellona, insieme al suo vice Garzón. Irresistibili, inseguono uno stupratore seriale, attorno ad una storia cripto-erotica, briosa come una commedia di costume. Nel 2019 è iniziata la produzione di una nuova serie tv,in cui la protagonista è Paola Cortellesi. 
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4. Gianrico Carofiglio e Guido Guerrieri

"Ragionevoli dubbi" di Gianrico Carofiglio (2006)

"Ragionevoli dubbi" di Gianrico Carofiglio (2006)

Guido Guerrieri, l'avvocato più celebre dell'Italia letteraria, è alle prese con un nuovo caso da risolvere: un uomo in carcere che dice di essere innocente, è stato condannato in primo grado per traffico di droga. Un viaggio nel sistema del processo e dell'inchiesta giudiziaria in compagnia di un personaggio davvero speciale. 
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5. Un omaggio alla memoria di Elvira

"In memoria di Elvira" di VV AA (2015)

"In memoria di Elvira" di VV AA (2015)

"La memoria" è il titolo della collana che arriva al numero mille nel nome di Elvira Giorgianni Sellerio. Questo libro ne onora il ricordo e ne festeggia il traguardo, nel racconto di ventitré tra autori e collaboratori della casa editrice.
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