Le donne secondo Andrea Camilleri e colei alla quale deve tutto

Le donne secondo Andrea Camilleri e colei alla quale deve tutto
Fonte: Instagram @libri_sololibri
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Andrea Camilleri se n’è andato il 17 luglio 2019 a Roma, all’ospedale Santo Spirito, dove era ricoverato da un mese esatto a causa dell’arresto cardiaco che lo aveva fatto finire in rianimazione in codice rosso. La famiglia, per dare l’ultimo saluto allo scrittore, ha preso in prestito la conclusione del suo Conversazione su Tiresia, ringraziando tutti di “avergli voluto così bene”.

Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!

E a distanza di un anno esatto dalla morte è uscito Riccardino, l’ultimo romanzo che ha per protagonista il suo “figlio” letterario, il commissario Salvo Montalbano. Non è stato l’ultimo romanzo scritto da Camilleri, visto che è datato 2007, ma l’autore non voleva far morire il suo personaggio più famoso prima di lui; così, l’idea di un libro postumo, dove troviamo un Montalbano stanco e invecchiato che seguirà la sua ultima indagine.

Non basterebbe, forse, un libro intero per parlare di Camilleri, della sua vita, del suo pensiero; di un uomo che, a discapito dell’età, dei suoi 93 anni, non intendeva affatto andare in pensione.

Se potessi, vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio cunto passare tra il pubblico con la coppola in mano.

Era solito rispondere a chi gli chiedeva perché non pensasse a riposare e continuasse invece a inventare storie, aiutato dalla fedele assistente Valentina Alferj.

Andrea Camilleri è stato uno strenuo sostenitore, per esempio, del diritto femminile di rivendicare la propria posizione. Cosa che potrebbe sembrare sorprendente, data l’età e la cultura maschilista in cui lo scrittore è cresciuto, ma che in realtà è la prova più tangibile del fatto che intelligenza e apertura mentali non dipendano da fattori prestabiliti.

Camilleri si è fatto spesso portatore di una verità tanto semplice quanto profonda: le donne possono essere – e in molti casi sono – altrettanto forti, potenti e influenti degli uomini.

Alcune sue tesi forse non sono condivise da tutti, ma è indubbio che la sua stima per il mondo femminile fosse profondissima. di Alcuni anni fa, in un convegno che Camilleri tenne presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Cagliari, affrontò proprio il tema dell’emancipazione femminile.

Le qualità delle donne vengono soffocate da cose ridicole come le quote rosa per esempio, che a me fa impressione. Sono delle cose che a me personalmente mandano in bestia, perdonatemi. Come la cosiddetta festa della donna. Facciamo la festa dell’Aria. Facciamo la festa dell’Altro. Facciamo la festa di Noi. Perché la festa della donna? Dov’è la differenza? Vabbè c’è una differenza se Dio vuole. Però in realtà, in realtà sono sempre discriminazioni, anche nel mito delle quota rosa.

Più di recente, nel corso della presentazione del monologo Conversazione su Tiresia che si è tenuta a Roma, Camilleri ha portato nuovamente l’attenzione sull’importanza del ruolo femminile nel mondo contemporaneo:

Io penso sinceramente che sia arrivato il momento di cedere le armi alle donne. Io da parte mia come ex uomo mi sento già esausto. Penso che sia l’ora che il mondo venga dominato dal modo di pensare femminile. Loro hanno una cosa che noi non abbiamo: fanno i figli, sono la grande matrice del nostro universo. E questo qualcosa significa. Significa che prima di farci del male loro, donne, ci penseranno assai più di quanto siamo abituati a pensarci noi. Credo che siano più disposte al compromesso.

Nei secoli, di donne che hanno fatto la differenza grazie alle loro indubbie qualità morali ce ne sono molte, ma nella maggior parte dei casi sono state relegate a un angolino della memoria storica, se non del tutto dimenticate. Camilleri ha deciso di portare alla ribalta alcune storie di personaggi femminili che lo hanno particolarmente colpito. Nel suo libro Donne, edito nel 2016, ha raccolto episodi e testimonianze, racconti ed esperienze di queste figure che sono rimaste nel suo cuore.

Donne

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Dalla A di Angelica alla Z di Zina, Camilleri racconta le donne che hanno incrociato la sua strada di uomo, prima che diventasse lo scrittore più amato d’Italia.
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E poi, naturalmente, la donna che gli ha cambiato la vita: Rosetta. È a lei che sono dedicate le parole più belle di Andrea Camilleri, quelle che hanno dimostrato cosa sia il vero amore. Nel libro Ora dimmi di te, dedicato alla sua bisnipote Matilda, lo scrittore ha parlato di Rosetta Dello Sestio, la donna che ha sposato nel 1957 – ben 62 anni fa – e che gli ha dato una splendida famiglia.

Sono stato un uomo fortunato. E se il mio matrimonio è durato tanto ciò è dovuto principalmente all’intelligenza, alla comprensione e alla pazienza di Rosetta. Il nostro rapporto non è mai stato alterato da nessun evento esterno. Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza e continua a esserlo.

Il loro primo incontro è avvenuto a teatro a Roma, dove un’amica comune li ha presentati. Inizialmente Andrea Camilleri non sembrava particolarmente colpito dalla ragazza, ma nelle settimane seguenti, durante una vacanza in Sicilia, si è reso conto di non poter smettere di pensare a lei:

Trascorsa una settimana, mi resi conto con mia grande sorpresa che non c’era stato giorno che non avessi pensato a quella ragazza. Non riuscivo sinceramente a spiegarmene le ragioni ma un fatto era sicuro: ogni sera, prima di addormentarmi, davanti ai miei occhi compariva la sua immagine sorridente. Avevo due compagni di infanzia, veri e autentici amici, e raccontai a loro lo strano fenomeno che mi stava capitando. Devo confessarti che fino a quel momento io ero passato da una ragazza all’altra con grande facilità. La risposta dei miei due amici fu di una semplicità elementare: ‘Te ne sei innamorato’. Nei restanti giorni di vacanza siciliana ebbi modo di constatare come quella risposta fosse stata giusta. Così, appena tornai a Roma le telefonai e la invitai a cena, lei accettò. Da quella sera ceniamo assieme da oltre sessant’anni.

Il loro amore, siamo certi, non finirà con la scomparsa dello scrittore. Resterà vergato sulle pagine di quel libro dedicate a lei, nel cuore di Rosetta, di chiunque abbia visto da vicino il loro sentimento. E, in fondo, un po’ in ciascuno di noi, che in un certo senso siamo tutti suoi “nipoti”.

Nella nostra gallery abbiamo raccolto alcuni dei momenti più significativi della vita di Andrea Camilleri.