Maya è molto precisa ed ordinata. Odia il disordine (quello visibile a prima vista perché aprendo il suo armadio ci sarebbe una baraonda da fare invidia a quello che spalanca le porte per Narnia) e per questo tutti i giorni cerca di sistemare casa sua al meglio.

Comincia le pulizie con il classico: togliere la polvere dai mobili. Lei odia la polvere e odiando tanto la polvere quanto i centrini fatti a mano che sua madre poggia su ogni dove, al posto di sollevarli dal ripiano su cui sono stati riposti, ci spolvera solo intorno con aria distratta passando velocemente oltre.

Dopo questa pratica secondo Maya alquanto inutile in quanto la polvere sembra tenderle agguati ad intervalli di 30 secondi, accende il computer, va su YouTube e fa partire i Muse a palla cantando a squarcia gola “Follow meeee you can foooooollow me aiiii wanna nininiiiiiiiiiiiii” inventando le parole e tenendo note così acute da arrivare addirittura a far ululare Joey la sua cagnolina.  Mentre canta con passione, accende l’aspirapolvere e comincia l’operazione “fuori il pelo“. Lei ama molto gli animali per questo spesso fa entrare in casa Joey preferendo un po’ di disordine in più condito però con tanto affetto che solo quella bestiolina a quattro zampe sa regalarle;  ma Maya ha anche un altro animaletto domestico in giacca e cravatta che gironzola per casa (su due zampe): suo fratello col quale parla poco ma che ama molto (anche se sporca più del cane).

Maya non ha un buon rapporto con l’aspirapolvere e ci discute animatamente tutti i giorni a causa di una sua presunta negligenza: è convinta che quell’antipatico  di un elettrodomestico dotato di rotelle si diverta a farla impazzire staccandosi continuamente dalla presa.

Una volta aveva anche provato ad adattare una prolunga ma capitava che si inceppasse sotto il divano e che la costringesse a dare delle frustate degne di un rodeo per sganciarla dall’intoppo. Così ha ripreso mestamente ad utilizzarla senza prolunga rimuginando imprecazioni in aramaico antico ogni qualvolta l’aspirapolvere decide di sganciarsi.

Terminata questa operazione, è la volta del lavaggio del pavimento. Come da manuale riempie il secchio con acqua calda, utilizza un detersivo profumatissimo e comincia a passare lo straccio assicurandosi che nessuno sia in casa in modo tale da non lasciare impronte e zampettate varie sul pavimento; ma puntualmente non appena finisce di pulire e si stende un po’ sul letto entrando su facebook e diventando una piccola stalker in incognito, arriva la mamma.

Quando Maya la sente è già troppo tardi  per bloccarla all’ingresso e infuriata corre verso di lei urlando che ha appena finito di pulire e che dovrebbe fare attenzione prima di passare per la cucina ma la dolce donna dagli occhi cerulei, al posto di risponderle a tono (della serie “Senti Ciccia, io ti ho accudito e pulito il popò per 20 anni”) estrae magicamente dalla borsa della spesa una quantità incalcolabile di barrette al cioccolato e biscotti farciti  vari lasciandoli ondeggiare tra le mani e facendo cadere Maya in uno stato di trance manco fosse un ipnotizzatore di cobra professionista.

Per questa volta la mamma l’ha scampata…

Mai scatenare le ire di Maya, dovesse arrivare in ritardo la fine del mondo?!

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