Niksen, perché dovremmo riscoprire la filosofa del dolce e necessario far niente

Si può riuscire a non fare niente con un'utilità per qualche minuto al giorno? Si chiama Niksen la nuova tendenza all'ozio che arriva dall'Olanda, ed è considerata un toccasana per la salute di tutto l'organismo.

Prendersi delle pause dalla frenesia quotidiana fa bene alla salute, ed è altamente consigliato. Si tratta di un’urgenza vera e propria nella società di oggi, carica di stress e burnout, tanto che in Olanda hanno ideato una filosofia che porta il nome di Niksen. Il “dolce far niente” è indispensabile per vivere meglio e riuscire a gestire la vita impegnata dei giorni nostri, quando è diventato impossibile non avere qualcosa di utile da fare.

Ma anche se potrebbe sembrare semplice, è necessario imparare a non fare niente, trovare il metodo di ozio più adatto ad ognuno di noi. Perché ciò che rilassa e fa svagare qualcuno, non funziona per qualcun altro. Vediamo allora cos’è la filosofia Niksen e cosa fare per abbracciarla.

Niksen: cos’è e cosa significa

Niksen è un termine olandese, che si può tradurre con l’espressione italiana “dolce far niente“, l’idea dell’ozio fine a se stesso, di fare qualcosa senza utilità. Fare niente significa non avere alcuna attività o impegno previsti, nemmeno quelle che possiamo ritenere di distrazione e rilassamento come yoga, scrollare il cellulare, guardare una serie tv. Tutte queste sono comunque attività che ci impegnano in qualche modo fisicamente e mentalmente, e ci fanno occupare delle ore.

Abbracciare la filosofia Niksen significa invece scegliere di dedicare qualche minuto al giorno, o comunque in maniera costante durante la settimana, per fermarsi da tutto. Ciò che avremmo potuto imparare a fare durante la pandemia ad esempio, quando per mesi abbiamo dovuto rinunciare a qualsiasi impegno, sia lavorativo che sociale. La maggior parte delle persone ha usato invece il tempo a disposizione per realizzare, creare, fare qualcosa di utile, spaventato per via dell’oziofobia.

Invece l’ozio totale è importante, perché permette di staccare realmente la mente e il corpo dallo stress quotidiano, di perdersi nel momento e vagare con la mente. Per farlo è necessario posizionarsi in un luogo piacevole, e lasciarsi distrarre fissando il soffitto o fuori dalla finestra, oppure ad esempio in attesa di un amico al bar, guardarsi intorno senza pensare a qualcosa in particolare, ma lasciandosi sorprendere da ciò che si vede. Senza telefono alla mano, senza pianificare con la testa, senza voler trovare qualcosa da fare necessariamente.

Le origini della filosofia Niksen

L’ispirazione della filosofia Niksen ha origine dall’Olanda, ed è stata citata da Carolien Hamming, Amministratrice Delegata di CSR Centrum, un istituto di Meerkerk che aiuta i clienti nella gestione dello stress. La tendenza del Niksen, che può aiutare molto non solo fisicamente ma anche psicologicamente, è sempre più abbracciata nei Paesi Bassi, e si sta diffondendo anche in Europa.

Nell’articolo del Time, che ha fatto conoscere la filosofia anche fuori dai confini olandesi, ha parlato anche Ruut Veenhoven, sociologo e professore dell’Università Erasmus di Rotterdam.

Secondo il professore,

dovremmo avere momenti di rilassamento, che può essere combinato con attività facili e semi-automatiche, come cucire. Un aspetto dell'”arte di vivere” è scoprire quali modi di rilassarsi sono più efficaci per te.

La necessità di trovare soluzioni all’incremento dello stress nelle nostre vite è globale, la stessa OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019 ha riconosciuto per la prima volta lo stress come malattia cronica. Di conseguenza, la filosofia Niksen, che va in contro-tendenza rispetto agli ideali di produttività tipici delle Nazioni occidentali e delle potenze economiche, come gli USA, risulta invece un pensiero da accettare come una soluzione al problema del burnout da lavoro.

Cosa fare per abbracciare questa filosofia

Staccare per qualche minuto dalla frenesia quotidiana non è così semplice per tutti. Così come non è facile e immediato riuscire a fermare i pensieri costanti della mente, che riguardano cose da fare e problemi da risolvere. Specialmente per chi è abituato ad essere produttivo e iperattivo tutta la giornata.

Tante persone hanno interiorizzato l’idea che non fare qualcosa con un’utilità sia una perdita di tempo, e vedono il “non fare niente” come un fallimento. Per ottenere i benefici del Niksen, si può però imparare ad abbracciare questa filosofia.

1. Imparare a distrarsi

Innanzitutto, è importante la volontà di concedersi dei momenti di Niksen. Se non si è abituati a non fare niente, non si può iniziare con minuti o ore di ozio totale, ma avanzare in maniera graduale. Si può partire con pochi minuti al giorno, addirittura pochi secondi le prime volte: durante un lavoro o un’attività, ci si ferma 30 secondi a guardare fuori dalla finestra, distraendosi momentaneamente da qualsiasi pensiero intrusivo. Con un po’ di allenamento, si può arrivare a concedersi anche 10 minuti al giorno di totale evasione dalla realtà.

2. Fare, non pensare

Non tutti riescono a rilassarsi e svagarsi fissando fuori dalla finestra, o sdraiandosi a guardare il soffitto. Un metodo utile per le persone che, anche quando non vogliono fare niente, devono comunque avere le mani impegnate, è fare attività semi-automatiche, ripetitive, che non necessitino di concentrazione. Ma che piacciono, fanno usare creatività e manualità, fanno rilassare.

Attività che non hanno uno scopo preciso, ma che si fanno solamente per il gusto di farle. Oppure, fare una breve passeggiata: il moto tiene impegnato il corpo, e la mente, senza un obiettivo preciso da raggiungere, può svagarsi e lasciarsi ispirare da ciò che vede intorno a sé. Per questo è consigliato camminare in una città, il cosiddetto trekking urbano, o in mezzo al verde.

3. Liberare la mente

Allenare la mente a essere libera, a spegnere per un momento i pensieri della quotidianità, e permetterle di vagare ovunque voglia. Questo è un esercizio che si può fare, lasciando andare i pensieri senza cercare di trattenerli. Inizialmente salteranno alla mente i soliti pensieri intrusivi, ma pian piano si inizierà a spostare il pensiero su altro, di più lontano e solitamente irraggiungibile.

In questo modo si stimola la parte creativa e oziosa, in senso positivo, della nostra mente, che viaggia da sola, e ci porta a scoprire anche cose nuove su noi stessi, desideri e passioni.

4. Non rimuginare

Bisogna però fare attenzione a non lasciar correre troppo la mente, specialmente non a lungo, perché si può incappare nell’errore di rimuginare. Sul passato, sui problemi, sui dubbi. Meglio invece avere qualcosa con cui distrarsi, che lascino vagare il pensiero in maniera fresca e leggera.

5. Scrivere

Una buona pratica, che aiuta a entrare nell’ottica del Niksen è scrivere un elenco di cose per cui essere grati, un esercizio che stimola la mente a vagare, e anche se inizialmente l’attività prevede concentrazione, poi diventa man mano più automatica, finché non servirà più scrivere, ma basterà il pensiero a far liberare la mente.

I benefici e i vantaggi del Niksen

La cultura del Niksen è particolarmente benefica, non a caso arriva dai Paesi Bassi, considerati tra i Paesi più felici al mondo. Non fare nulla, o meglio, fare qualcosa solo per il gusto di farlo, e concedersi le giuste pause nella vita comporta diversi benefici e vantaggi. Prendersi dei momenti di Niksen permette di tornare in sintonia con il mondo, con la vita che esiste al di là della routine quotidiana e frenetica. Oltre a rendere più consapevoli di se stessi e di ciò che si desidera realmente.

Uno dei benefici principali del Niksen è la sua capacità di contrastare i rischi di burnout e accumulo di stress. Come già detto in precedenza, lo stress cronico è riconosciuto come patologia, che deve essere prevenuto e trattato nel modo giusto, affinché non provochi conseguenze nocive a livello fisico e mentale. Lo stress non deriva solamente dalla frenesia della vita, ma anche dall’idea stessa di essere sempre impegnati, senza vedere progresso né soddisfazione.

Un altro vantaggio significativa del Niksen è la stimolazione della creatività, che viene sviluppata sempre meno nella realtà odierna e nel mondo del lavoro, e che è invece molto importante per vivere e stare meglio. Inoltre, anche se non sembra, il cervello a riposo rielabora le informazioni in maniera molto più efficace, come quando si dorme. Resettare la mente per qualche minuto aiuta anche a pensare nuove soluzioni ai problemi.

Il Niksen aiuta anche ad alleviare l’ansia, a rinforzare il sistema immunitario e rallentare l’invecchiamento cellulare, causato dallo stress. Insomma, fermarsi a respirare, ascoltare musica, guardare e onde del mare, osservare i passanti da una panchina, tutto ciò può letteralmente salvare la vita. Basta concedersi dei momenti di pace, senza dover fare nulla.

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