Che cos’è la creatività? Si tratta di uno di quei concetti polivalenti. Viene ad esempio utilizzato in contesti ironici, come quando per definire un reato economico si parla di finanza creativa, o in espressioni lessicalizzate, come il riciclo creativo di oggetti e materiali di recupero.

Quest’ultima attività ha per larghe fasce di persone molto poco di creativo: c’è chi inventa i lavori “do it yourself” (DIY) e quindi adopera la funzione immaginativa necessaria alla creatività, ma tutti gli altri utilizzano questa funzione altrui, ricorrendo ai tutorial sul Web e per questi ultimi non si tratta quindi di un’attività creativa ma di imitazione.

Creatività: significato scientifico (e non)

Creatività
Fonte: P.S. I Love You

Il termine viene dal latino «creare» e indica la virtù di realizzare qualcosa a partire da una progettazione intellettuale. In psicologia, come riporta la Treccani, il concetto indica un «processo intellettuale divergente rispetto al normale progetto logico astratto». In altre parole, l’immaginazione è un processo più comune, che non si svolge necessariamente su un piano pratico, mentre la creatività si rivolge a un piano maggiormente pragmatico della vita quotidiana ed è probabilmente più rara. La creatività è inoltre legata a 9 fattori:

particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, flessibilità di principi, originalità nell’ideare, capacità di sintesi, capacità di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze, ampiezza del settore ideativo, capacità di valutazione.

Creatività e pensiero laterale

Il pensiero laterale caratterizza le persone creative. Si tratta di un modo di risolvere i problemi logici attraverso l’osservazione da diverse angolazioni. In altre parole, non si affronta una questione in maniera diretta, ma cercando di comprendere le varie possibilità sul piano logico. Per comprendere meglio, vi parliamo di un indovinello simile a quello che viene posto nel film Labyrinth – Dove tutto è possibile.

Dovete attraversare un sentiero che si biforca. Per scegliere la strada giusta, dovrete fare una domanda, una sola alla persona che si trova alla base di ognuna delle strade. Una delle due persone dice solo la verità, l’altra dice solo bugie, ma voi non sapete chi sia il sincero e chi il mentitore. Facendo una sola domanda, a una sola delle due persone, dovrete capire qual è la strada giusta: quale domanda fate?

Ecco la soluzione, la domanda è: «Cosa mi risponderebbe l’altra persona se le chiedessi quale strada prendere?». Spieghiamo meglio. Mettiamo il caso che poneste la domanda alla persona sincera: vi risponderebbe che la persona che dice le bugie vi indicherebbe una strada, naturalmente quella sbagliata, e quindi dovete prendere l’altra. Se ponete la stessa domanda alla persona che mente, dato che dice solo bugie, vi direbbe che la persona sincera vi manderebbe su una strada, quella sbagliata, e quindi dovete prendere l’altra. Qualunque cosa vi si risponda, dovete prendere quindi la strada che non vi viene indicata. Questo è un esempio chiaro di pensiero laterale.

Creatività e pensiero divergente

Creatività
Fonte: Labyrinth

Un’altra caratteristica della creatività è il pensiero divergente. Si tratta della capacità di trovare soluzioni alternative di fronte a un problema che prevede più di una soluzione. Viene solitamente misurato in base a quattro indici: fluidità (cioè il numero delle idee), flessibilità (che corrisponde alla capacità di adattamento), originalità ed elaborazione (cioè la concretizzazione di una determinata idea).

7 modi per stimolare la creatività

1. Leggere libri

Solitamente leggere libri è indicato come una delle attività ottimali per amplificare l’immaginazione. Naturalmente bisogna impegnarsi per passare dall’immaginazione alla creatività, ma leggere molti libri consente una maggiore fluidità di pensiero e la possibilità di mettere in relazione nozioni e concetti diversi. Non parliamo solo di saggistica, ma anche di romanzi, in particolare i classici che sono scritti con determinate ambientazioni storiche e sociali, tali da riuscire a dare al lettore importanti consapevolezze.

2. Zentangle

Si tratta di un tipo di disegno astratto con forme geometriche. Si parte da un quadratino e si lascia a briglia sciolta la fantasia. Con questo tipo di attività, la mente si libera dalle preoccupazioni e si predispone meglio ad affrontare la risoluzione dei problemi in maniera creativa.

3. Chiedersi il perché

Quando ci si domanda la ragione delle cose o degli avvenimenti, ci si predispone a imparare qualcosa di nuovo. Lo propone, insieme agli altri consigli che seguono, il blog Fd Training Team: si parte da domande semplici sulle cose che ci circondano: perché le piante hanno bisogno di luce? Perché la giornata è composta di 24 ore? Perché i gatti vedono al buio? Poi si passa a interrogativi che riguardano la propria vita e il proprio lavoro.

4. Trovare nuovi punti di vista

È il fondamento del pensiero laterale. Se si riesce a trovare punti di vista diversi dal proprio, ci si predispone a una maggiore elasticità mentale.

5. Prendersi una pausa

Per la creatività, dicevamo, è fondamentale svuotare la mente dalle preoccupazioni. Così fare una passeggiata, prendere un tè, ascoltare un po’ di musica, possono essere la chiave per riuscirci. Bastano una decina di minuti.

6. Usa un taccuino

Per sviluppare un’idea creativa è necessario non farla cadere nel dimenticatoio. Quindi, nel momento in cui l’idea vi viene in mente, appuntatela su un taccuino da portare sempre con voi, o rischiate di scordarla. Soprattutto, tenetelo anche sul comodino, perché è nel momento del dormiveglia che arrivano le idee migliori, perché la mente è più sgombra.

7. Usa l’immaginazione

Sostanzialmente, l’immaginazione va implementata. Per cui vale la pena fare un esercizio: sedersi, chiudere gli occhi e provare a immaginare. È la strada giusta perché l’immaginazione diventi creatività.

2 cose che uccidono la creatività

1. La negatività

La negatività è un catalizzatore di pensieri: non possiamo avere la mente sgombra se abbiamo un problema o abbiamo discusso con qualcuno. Stando a quanto riporta il blog del coach Flavio Nigro, con la negatività il cervello produce delle tossine che inibiscono il pensiero creativo. Inoltre le onde elettromagnetiche cerebrali della negatività spengono i neuroni dell’ippocampo – che sono associati al problem solving.

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2. La tv

Vi sembrerà un luogo comune, ma la televisione, benché sia un’attività ricreativa piacevole, rischia di fornire al cervello troppi input “precotti”. Il libro consente di usare l’immaginazione per percepire una determinata immagine, mentre la tv ci dà l’immagine bella e pronta. Questo non vuol dire demonizzare il mezzo di comunicazione: significa che non si deve esagerare.

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