Oziofobia: perché dobbiamo smettere di avere paura della noia

Perché spesso non avere niente da fare crea ansia? L'ozio è un toccasana per ricaricare il cervello e il corpo, ed è importante saperlo sfruttare al meglio. Vediamo cos'è l'oziofobia e i rimedi per chi ne soffre.

Oziare nel tempo libero fa bene, serve a ricaricare le energie del corpo e specialmente del cervello. Purtroppo, nella società di oggi è difficile riuscire ad oziare veramente. Tanto che esiste l’oziofobia, la paura del non fare niente.

Tra la convinzione che la produttività sia l’obiettivo primario e che il tempo vada sfruttato al massimo, bisogna invece imparare a oziare per riposare veramente.

Cos’è l’oziofobia?

Il termine è chiaro, oziofobia significa “paura/fobia dell’ozio”, e si manifesta con veri e propri sintomi. Chi è affetto da oziofobia soffre di ansia, angoscia e irritazione, che possono portare anche ad attacchi di panico nei casi peggiori. Una persona oziofobica teme fortemente la noia e soprattutto il vuoto causato dal non avere nessun impegno o programma.

L’ansia deriva dal pensiero del futuro, dalla coscienza di avere di fronte ore o giorni senza impegni. La nostra società mette da sempre in primo piano il lavoro, la capacità di produrre e realizzare. Basti pensare che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Non lavorare, che può anche significare non fare faccende di casa, commissioni, non cercare lavoro, non fare ricerche sullo smartphone, vuol dire perdere tempo prezioso.

Purtroppo, la produttività e il successo, qualsiasi cosa rappresenti per una persona, sono anteposte a tutto, anche alla felicità e alla qualità della vita. L’importante è fare qualcosa, non come questa risulta. Oziare è l’opposto esatto di produrre, di conseguenza c’è chi, influenzato da questi preconcetti sociali, si trova ad essere fortemente ansioso, perché incapace di non fare nulla.

Perché non dovremmo avere paura della noia

In realtà, annoiarsi ogni tanto fa molto bene, e dovremmo imparare a farlo nella maniera corretta. La nostra mente e il nostro corpo è posto sotto costante pressione, tra lavoro, incombenze quotidiani e persino impegni sociali, quando risultano forzati e quasi obbligati per mantenersi occupati. Tutto questo stress provoca dispendio di energie, che difficilmente vengono riacquisite.

Si arriva così a un accumulo di stanchezza, l’organismo ha bisogno di riposarsi e ricaricarsi. L’unico modo per farlo veramente è oziare, rilassarsi, persino annoiarsi. Molte persone pensano di riposarsi trascorrendo le pause sui social network. Ma anche il continuo flusso di dati e informazioni che riceviamo dallo smartphone richiedono un consumo di energia e attenzione da parte del cervello. Oltre a provocare invecchiamento digitale.

Dovremmo quindi smettere di avere paura della noia e dell’ozio, che non sono sinonimo di fallimento. Il lavoro e la produttività hanno un loro spazio fisico e temporale. In vacanza, o anche soltanto nelle ore di riposo durante la settimana è fondamentale ritagliarsi momenti di totale noia, per ricaricare le energie.

Significa quindi non prendere nessun impegno, spegnere qualsiasi sveglia, dedicarsi a se stessi, senza far nulla o facendo attività che non prevedono un particolare utilizzo della mente. Qualcosa che fa stare bene o semplicemente che faccia riposare realmente.

Rimedi e cure per l’oziofobia

Il rimedio più efficace e permanente all’oziofobia sarebbe sradicare l’ideologia sociale che non fare nulla significa sprecare tempo. Solamente convincendosi e credendo realmente che l’ozio è una condizione fondamentale nella vita quotidiana, importante quanto può esserlo la produttività, si può sconfiggere l’ansia che deriva dall’oziofobia. Ma farlo non è semplice, perché questa fobia scatena delle reazioni reali e concrete nel cervello, che vanno curate con il tempo.

Una delle cause dell’oziofobia è il cambio repentino e improvviso dei ritmi e delle attività della giornata. Questo si verifica ad esempio in vacanza, quando le abitudini quotidiane sono completamente diverse dalle giornate di lavoro o comunque del resto dell’anno. Per iniziare a superare questa paura, si può provare a cambiare il ritmo in maniera graduale, abituandosi pian piano a non avere da fare. Ritagliando ogni giorno sempre più tempo all’ozio, in modo da arrivare a trascorrere anche un giorno intero senza temere l’ansia e l’angoscia.

Un altro importante aiuto può essere cercare di rivalutare le priorità e le cose che con la vita frenetica spariscono. Ad esempio, la solitudine: imparare a godere del tempo da soli, senza dover impegnare ogni istante della giornata, aiuta a riscoprire se stessi, le proprie esigenze, le proprie passioni. Ma anche le cose belle del mondo al di fuori del cellulare e dei confini della propria vita.

Se ci si trova in condizioni di forte ansia, tanto che l’oziofobia incide radicalmente e negativamente sulla propria vita, è bene rivolgersi a un parere professionale. Così come tutte le patologie o le condizioni legate ad ansia e depressione, vanno curate attraverso la psicoterapia. Lo psicologo o il medico possono diagnosticare le cause reali dell’ansia dovuta al non far nulla, e seguire, attraverso la terapia ed eventuali farmaci, la cura più corretta.

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