Sindrome di Wonder Woman: il multitasking non è un vanto, solo una fregatura

Essere multitasking non è sempre una cosa positiva. Talvolta, può nascondere una sindrome più profonda e grave, e bisogna fare attenzione a quella volontà di "riuscire a fare tutto e contemporaneamente" che fa arrivare alcune donne stremate.

Una vita frenetica, obiettivi sempre più irraggiungibili, sacrifici e nessun momento libero. Tante donne cercano di eccellere in qualsiasi aspetto della vita, dal lavoro alla famiglia, alle attività quotidiane. Spesso, queste donne soffrono della Sindrome di Wonder Woman, una vera e propria condizione psicologica che può causare un crollo fisico e mentale.

Essere una donna indipendente, forte e capace non è una cosa negativa, ma quando la volontà di essere sempre la migliore e di spingersi oltre i propri limiti diventa pericoloso, è bene fare attenzione.

Cos’è la sindrome di Wonder Woman?

La Sindrome di Wonder Woman è un problema di cui soffrono molte donne, anche chi non se ne rende del tutto conto. Una donna Wonder Woman è colei che vuole dimostrare, a se stessa e al resto del mondo, di essere una supereroina. In grado di fare tutto, di poter essere multitasking ed eccellere in tutti gli aspetti della propria vita. E di fare tutto ciò senza problemi, sopportando alla grande la fatica e trovando anche gioia e soddisfazione nell’arrivare sfinita alla sera.

Nonostante le difficoltà e gli stereotipi ancora abbondantemente presenti nella società, oggi è sicuramente più possibile per una donna poter decidere come condurre la propria vita. E in questo modo può scegliere quali e quante cose fare. Nulla di male in questo, anzi, rivendicare la propria indipendenza e dimostrare le proprie capacità è qualcosa che le donne sentono il bisogno di fare, specialmente dove ancora non sono prese sul serio quanto gli uomini.

La Sindrome di Wonder Woman va oltre questi aspetti, perché si tratta della manifestazione non sana e pericolosa di insicurezze e problemi legati alla personalità insite in chi ne soffre. Nei prossimi paragrafi vediamo più nel dettaglio le cause e i sintomi della sindrome, per capire come riconoscerla e come uscirne prima che possa trasformarsi in depressione o portare a un esaurimento.

Sindrome di Wonder Woman: le cause

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Fonte: Web

La Sindrome di Wonder Woman deriva da diverse cause, legate principalmente alle fasi dello sviluppo. Nella maggior parte dei casi, la sindrome è causata da alcune mancanze e atteggiamenti dei genitori, o aspetti famigliari, che hanno fatto sentire la bambina trascurata, non vista o riconosciuta. Questo risultato può derivare da diverse situazioni e comportamenti, anche involontari, da parte di figure importanti nella crescita.

Ad esempio, se la bambina ha avuto fratelli, specialmente maschi, con cui è entrata in competizione, oppure non ha ricevuto complimenti e gratificazioni nei suoi successi. Tutto ciò può causare innanzitutto un abbassamento di autostima.

Inoltre, da qui nasce la necessità della donna di dimostrare di essere capace e brava, di poter fare tutto.  Sostanzialmente, la donna rincorre per tutta la vita un riconoscimento che non raggiungerà mai, per questo si pone obiettivi fuori dalla sua portata. Inoltre, ricerca costantemente l’approvazione degli altri, conta molto sull’opinione altrui.

Le cause possono ritrovarsi nella personalità della donna, che ha caratteristiche tendenti al perfezionismo. Anche in questi casi, possono essere caratteristiche insite nella personalità o derivate da mancanze durante la crescita. Ad esempio, sono a rischio di soffrire di sindrome di Wonder Woman le donne con una personalità che tende all’autocritica, molto severa con se stessa, con un carattere molto esigente. Ma anche chi soffre di masochismo, che sopporta la fatica oltre i propri limiti, e tende a sacrificarsi per gli altri.

Si ritiene che alla base della Sindrome di Wonder Woman ci siano anche atteggiamenti ossessivi. Chi ha una personalità tendenzialmente ossessiva, necessita di fare tutto in maniera perfetta, è convinta di poter fare le cose meglio degli altri e senza l’aiuto di nessuno. In conclusione, non è facile trovare una causa precisa, poiché la sindrome è scatenata da un processo che dura da tutta la vita di una donna. Ma è importante riconoscere i sintomi, che vedremo successivamente, per poter capire come uscirne in tempo.

I sintomi della sindrome di Wonder Woman

Una donna che soffre di Sindrome di Wonder Woman ha caratteristiche riconoscibili. Nonostante questo, molte donne non si accorgono di avere un problema, mentre altre potrebbero avere la sindrome ma non presentare esattamente questi precisi sintomi. Come tutte le condizioni psicologiche, bisogna fare attenzione e trattare il tema in maniera delicata, perché non esistono risposte assolute. In ogni caso, una donna Wonder Woman risulta principalmente molto, anche troppo, impegnata nella vita di tutti i giorni.

Oltre a lavorare, in maniera stakanovista e senza riposare adeguatamente, si fa carico di tutte le incombenze a casa, di compiti e commissioni quotidiani. Che sia sola, o con una famiglia, non permette di essere aiutata nella gestione dei propri impegni e di qualsiasi attività. Un sintomo tipico della Sindrome di Wonder Woman è la tendenza a dire sempre di sì alle richieste degli altri, a essere sempre pronta ad aiutare.

In particolare, gli altri vengono sempre prima rispetto alle esigenze personali. Chi soffre di questa sindrome ha infatti anche molta empatia e spirito di sacrificio. Questi aspetti sono da lodare in una persona, ma se diventano causa di una sindrome, è bene comprendere meglio la situazione.

La Wonder Woman è multitasking e ambiziosa, ma per raggiungere gli obiettivi e dimostrare di essere capace in tutto, è anche autocritica, iper-perfezionista e ipersensibile.

Sindrome di Wonder Woman: come uscirne

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Fonte: Vecteezy

Uscire da una condizione psicologica che crea circoli viziosi come la Sindrome di Wonder Woman non è semplice. Innanzitutto, è necessario riconoscere di soffrirne, forse il passo più difficile. Ai suoi occhi, ma anche delle persone vicine, può sembrare solamente una donna particolarmente impegnata e considerata “moderna”, che riesce a fare tutto, e lo fa anche bene.

È invece fondamentale rendersi conto che qualcosa non va, e che il rischio di burnout e depressione è dietro l’angolo, se non già presente. Per uscire dalla sindrome, è importante quindi fermarsi un attimo, ascoltarsi, e seguire alcuni utili consigli.

1. Fermarsi

La prima cosa che una donna può fare per uscire dalla sindrome è concedersi un attimo di riposo. La vita frenetica che si è creata, che ormai è diventata la normalità, deve trovare un momento per fermarsi. E dare tempo e modo alla persona di pensare, di riflettere sui motivi per cui sente la necessità di impegnare tutta la giornata, e se è questo che la rende realmente felice. O se magari non ci fosse bisogno di un cambiamento, di una pausa.

2. Capire

Ricordando quanto sia importante la perfezione per chi soffre della sindrome di Wonder Woman, è necessario che impari a comprendere che nessuno è perfetto. Ma più ancora di questo, capire che lei non deve essere perfetta, che non è possibile fare tutto, e non è nemmeno salutare. Sicuramente, gli stereotipi e i falsi miti che si vedono sui social e in tv non aiutano con il senso di inadeguatezza e insicurezza.

Wonder Woman, il fumetto della donna perfetta, eroica e bella, ha stufato. Per questo è stato scelto questo nome alla sindrome, per dare l’idea di quanto sia deleteria per il benessere delle donne, e perché bisognerebbe distaccarsi da quella figura per stare meglio. Essere eroine, nel senso di essere migliori e sempre pronte ad aiutare gli altri, non fa bene.

Oggi molte celebrities si stanno impegnando per mostrare anche le imperfezioni, con campagne di body e skin positivity, sia per quanto riguarda l’aspetto che nel lavoro e nella quotidianità. Oggi anche le più grandi influencer e imprenditrici hanno iniziato a dire “non sono perfetta, ma è questo che mi rende bella e di successo.”

3. Chiedere aiuto

Una volta riconosciuto il problema, è fondamentale parlarne con qualcuno e chiedere aiuto. Viste le caratteristiche della sindrome, questo passo risulta estremamente difficile. Chi ne soffre infatti non riesce a chiedere aiuto, vuole e deve farcela da sola. Ma se riconosce che qualcosa non va, può arrivare anche a comprendere come sia importante avere il sostegno di qualcuno che la supporta e la apprezza in ogni caso.

4. Concedersi di sbagliare

Da questa consapevolezza, si può acquisire anche la capacità di concedersi di sbagliare, o di non fare qualcosa. Un metodo potente per smettere di ricercare la Wonder Woman è provare a fare un errore, a deviare dalle mille responsabilità e attività imposte. Si può vedere come l’opinione che gli altri hanno non cambia, che si riescono a fare comunque tante cose ma senza spingersi oltre il limite. E non succede niente, se non che ci si sente meglio, più libere.

5. Dedicarsi del tempo

Il tempo per se stesse non esiste quando si parla di Wonder Woman. Quello che si può fare per cambiare il comportamento nocivo, è imparare a dedicarsi del tempo. Per riposare, fare ciò che piace veramente, staccare la mente dalle necessità altrui e pensare alle proprie esigenze. L’obiettivo è arrivare a concedersi un giorno o una sera ogni tanto per non fare nulla, che non sia prendersi cura del proprio corpo e della propria mente.

6. Consultare un professionista

Il consiglio sicuramente più efficace rimane comunque quello di rivolgersi a un aiuto di tipo professionale. Uno percorso psicologico alle volte può essere l’unico metodo per andare a fondo delle cause che scatenano il comportamento sindromico, e uscirne nella maniera più duratura nel tempo e sana.

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