Effetto Forer: perché, anche se 'non ci crediamo', un buon oroscopo ci rassicura

Che ci si creda o no, buttare un occhio all'oroscopo regala sempre un certo sollievo. Questo per la sua ambiguità e per via di un fenomeno psicologico più diffuso di quanto si pensi: parliamo dell'effetto forer.

A chi non è mai capitato di andare a spulciare l’oroscopo prima di un avvenimento importante per cercare di capire come andrà? Chi leggendo le poche righe dedicate al proprio segno zodiacale non si è sentito capito o, almeno una volta, ha pensato che fosse scritto proprio per lui?

Ci sono persone che non riescono a far partire la propria giornata senza leggere l’oroscopo, ma anche chi non si lascia troppo condizionare se butta l’occhio alle previsioni, spesso, ne ricava sollievo. Tutto questo ha a che fare con un fenomeno che in psicologia viene definito effetto Forer.

Riguarda tutti e può diventare un problema serio.

Cos’è l’effetto Forer e le sue cause

Noto anche con il nome di ‘fallacia della convalida‘, l’effetto Forer è quel fenomeno in base al quale una persona prende per certe convinzioni e supposizioni fatte su di lui da altre persone.

Astrologia, lettura delle carte o dei fondi di caffè sono tutte pratiche che si prestano molto a un’esperienza del genere, perché le affermazioni che troviamo, per esempio, nell’oroscopo sono facilmente credibili in quanto generiche e ambigue.

Ciò che leggiamo nell’ambito dell’astrologia, infatti, sembra sempre adattarsi perfettamente al nostro caso, questo avviene perché si tratta di testi che vengono scritti includendo determinate informazioni e anche il loro opposto. Praticamente anche i più scettici, leggendo l’oroscopo non possono fare a meno di identificarcisi in qualche modo.

Ciò che gioca un ruolo importantissimo nel manifestarsi dell’effetto Forer, infatti, è un bias di conferma in base al quale se, per un caso fortuito, leggiamo qualcosa di azzeccato nel nostro oroscopo saremo portati a dare per scontato che tutto ciò che stiamo leggendo sia vero.

Chi è più esposto all’effetto Forer?

L’effetto Forer può colpire tutti, trattandosi di una bias cognitivo. Non è qualcosa che ha a che fare con il contesto, la cultura o l’educazione. Tuttavia, esistono dei fattori che aumentano nettamente le probabilità di ritrovarsi coinvolti in questa dinamica.

Ad esempio, le persone caratterizzate da un locus of control esterno, ovvero quelle persone che riferiscono la causa di ciò che capita nelle loro esistenze a fattori totalmente esterni e al di fuori del loro controllo, saranno più propense a cadere in questo ‘tranello’ cognitivo. Questo perché di tratta di persone che non si impegnano attivamente per operare un cambiamento nelle loro vite ma che, spesso, attendono che qualcosa accada loro, visualizzando solo opzioni e possibilità che esulano dalla loro volontà.

In questo senso la divinazione e l’astrologia si adattano perfettamente a questa struttura perché costituisce una possibilità che non ha a che fare con il loro agire.

Ad influire particolarmente sul manifestarsi dell’effetto Forer è anche il fatto che questo si lega al bias di validazione. L’oroscopo, per esempio, è tendenzialmente composto da valutazioni positive ed essendo poste in evidenza le nostre virtù in ciò che leggiamo, questo rende molto più facile attribuirgli un valore e una credenza.

A lasciarsi maggiormente influenzare dall’effetto Forer sono, poi, tutti questi soggetti dalla personalità aperta e fiduciosa, tendente a sperimentare cose nuove. Essendo queste persone tendenzialmente non scettiche, non hanno bisogno di una validazione scientifica per credere a qualcosa perché sono convinti che esistano altri approcci alla verità.

Effetto Forer: come proteggersi

Seppur questo bias rappresenti un problema piuttosto diffuso, in alcuni casi rischia di diventare qualcosa di patologico, arrivando a sviluppare una sorta di dipendenza dall’oroscopo. Il rischio è che si investano (e si perdano) dei soldi in astrologia e che si prendano delle decisioni irrazionali, basate sulla divinazione.

L’astrologia non va, ovviamente, demonizzata, bisogna semplicemente prendere coscienza dell’influenza che l’effetto Forer può avere su di noi e comportarsi di conseguenza razionalizzando. Questo è il primo passo da compiere per tutelarsi: cercare di non cadere nelle credenze razionalizzando il proprio pensiero e utilizzando la logica.

Importantissimo è anche informarsi e cercare di comprendere come questo bias agisca per comprenderne le dinamiche e, soprattutto, tentare di modificare il proprio mindset. Trovare il proprio modo di risolvere il problemi uscendo dall’ottica in base alla quale la causa di ciò che ci accade è sempre al di fuori di noi è la modalità principale per non cadere nel ‘tranello’ di questa fallacia cognitiva.

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