Dare un assaggio della tecnica del manterrupting raggiungendo ogni angolo del globo in un colpo solo non è cosa semplice, eppure Donald Trump ce l’ha fatta durante il primo dibattito elettorale che anticipa la chiamata al voto del popolo americano del prossimo novembre 2020.

Durante il dibattito mandato in onda da Fox News, il Presidente in carica ha spiegato a tutti (e in particolare all’avversario Joe Biden) cosa significa manterrupting, a cosa serve e quali sono i suoi obiettivi, interrompendo praticamente sempre e senza alcun fairplay il suo concorrente.

Trump di questa tecnica psicologica e di comunicazione ha fatto un baluardo contro gli avversari politici ma sono state soprattutto le donne che, in sua presenza, negli anni ne hanno fatto le spese. E non è certo l’unico a sfruttare tecniche di minimizzazione e delegittimazione dell’opinione femminile (ma non solo) per mettere un punto, avere l’ultima parola e zittire chi gli sta di fronte. Donald Trump è solo quello che non ha remore a farlo davanti alla telecamera.

Quando si parla di mansplaining, manterrupting e altre tecniche di svilimento delle opinioni o dei successi delle donne non stiamo parlando solo di teorie femministe, ma di vere e proprie manipolazioni psicologiche, spesso usate in comunicazione, in politica e nel mondo del lavoro per “rimettere al proprio posto” chi fa paura, chi ha risorse, chi meriterebbe di avanzare.

Come delegittimare l’opinione altrui

Del mansplaining, ovvero la tecnica maschile di spiegare cose alle donne (che quelle cose, tendenzialmente, le sanno già) è stato detto parecchio. Di questo tipo di approccio che tende a sminuire la loro opinione con un atteggiamento tra il paternalistico e l’accademico abbiamo visto e continuiamo a vedere esempi sulla tv nostrana ma, senza andare troppo oltre, a volte basta chiedere a un’amica se sul posto di lavoro si sia mai sentita dire da un collega uomo “Lascia stare, faccio io“.

Oppure se si sia mai sentita rivolgere frasi che iniziano con “Adesso ti spiego io…“. Probabilmente, senza scomodare l’amica, basta chiedersi se si sia mai state oggetto di mansplaining in prima persona, in ufficio o persino in famiglia.

Che cos’è il manterrupting?

Il manterrupting di cui Donald Trump ha dato un assaggio durante il dibattito per le Presidenziali 2020 è un altro esempio di tentativo di delegittimazione che il Presidente degli Usa in carica usa spesso – per non dire sempre – come suo marchio di fabbrica comunicativo.

Un modo per prevalere, per zittire, per incalzare. Per ribadire chi è il maschio alfa in una posizione di leadership. Per non lasciare finire una frase a chi ti sta davanti, convincendo gli altri che non ne è in grado. Tra uomini questo tipo di confronto ha il risultato di trasformare un dibattito in una battaglia senza capo né coda. Mentre quando il manterrupting lo si fa verso una donna, le modalità e gli obiettivi sono i medesimi del mansplaining: spesso sono i luoghi di lavoro e familiari a diventare nido fertile di questo atteggiamento.

La popstar Taylor Swift ne sa qualcosa. La diatriba tra lei e il collega Kanye West – iniziata ai Video Musica Awards del 2009 – è storia. Ed è l’esempio più lampante di manterrupting che passa all’azione e cioè non stoppa la donna solo con le parole ma addirittura con i fatti. West all’epoca era salito sul palco durante la premiazione, secondo lui ingiusta, della cantante, interrompendo di fatto uno dei primi momenti di gloria e successo pubblici della Swift.

Lo schema, per tutti i Donald Trump ma anche per i Kanye West che sono sparpagliati nel mondo, è sempre uguale: donna con potenziale uguale minaccia che va rimessa al suo posto. Donna di successo uguale minaccia e va ridimensionata.

Questi metodi psicologici che puntano a delegittimare opinioni e azioni altrui sono un retaggio culturale maschilista, certo. Ma come ogni abitudine, può anche essere sradicata. Svelare certi meccanismi è fondamentale per accenderci sopra un riflettore.  E analizzare certi comportamenti diventa l’arma per neutralizzarli, minimizzarli e, finalmente, cancellarli.

Perché noi di questo atteggiamento ne abbiamo piene le tasche e che nessuno ci interrompa mentre lo diciamo.

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