Una vita raccolta anche nel libro “Io ballo con Dio”. La vita di una “donna giovane e bella che ha passato le notti della sua giovinezza nei locali notturni di Milano, ballando come un’indemoniata sui cubi tra alcol, trasgressioni e sesso facile, per poi diventare una suora operaia dal vestito color cielo della Santa casa di Nazareth”

anna-nobiliSuor Anna Nobili ha raccontato la sua storia nel corso della VIII Edizione del Festival Internazionale di Arte e Fede.

Il direttore del festival sottolinea come questa sia una grande storia da raccontare, un passaggio dal buio alla luce. Una religiosa che è stata trafitta da una “folgorazione sulla via della danza”, come un attuale San Paolo.

“Un momento straordinario che abbiamo scelto di vivere all’interno del Festival, a testimonianza di quanto il legame tra l’arte e la fede possa essere forte e profondo e possa cambiare la vita delle persone” ha continuato Alessandro Lardini.

Un percorso da ballerina cubista a ballerina di Dio che ha portato Anna Nobili a fondare una nuova forma di danza, la Holy Dance, ovvero danza sacra, che ora insegna ai giovani ballerini nella scuola da lei fondata.

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