Che ci si creda oppure no, sicuramente vi sarà capitato di sentirne parlare almeno una volta nella vita. Parliamo dei chakra e dell’influenza che hanno su corpo e mente.

Per prima cosa occorre specificare che, secondo l’antica cultura induista, il nostro corpo è circondato da un campo energetico strutturato su sette livelli, che ci avvolge totalmente. Questa energia, chiamata “aura”, è strettamente collegata al corpo fisico con il quale interagisce costantemente.

I punti di collegamento tra l’aura e il corpo sono chiamati chakra, termine sanscrito che significa “ruota” o disco. Ma vediamo più nel dettaglio cosa sono e perché è così importante conoscerli e mantenerli in equilibrio.

Cosa sono i chakra?

Come detto, l’aura è divisa in sette strati. Il suo compito è quello di connettersi con l’ambiente esterno assorbendo e metabolizzando l’energia presente nel campo energetico universale. Ad ogni strato corrispondono sette punti energetici detti chakra maggiori.

Si contano ben 74 chakra, ma solo questi sette vengono considerati basilari o principali. Ognuno di essi si trova in un punto preciso distribuendosi dalla testa fino alla base della spina dorsale. Non si trovano direttamente sul corpo fisico ma sono situati su ciascuno dei sette strati del corpo sottile o aura.

I chakra sono veri e propri vortici energetici o punti vitali, la cui funzione è quella di gestire l’energia proveniente dall’esterno (campo energetico universale) e distribuirla ai vari livelli dell’aura.

L’energia scorre attraverso questi punti con movimenti ascendenti e discendenti formando una spirale energetica, fino a irradiarsi verso l’esterno. Un vero e proprio scambio che ci collega intimamente con tutto ciò che ci circonda.

Come spiega Anodea Judith nel suo volume “Il libro dei chakra. Il sistema dei chakra e la psicologia”, dare e ricevere sono i principi alla base di questo movimento energetico. Quando però si instaura un disequilibrio tra i due, i chakra possono bloccarsi impedendo all’energia di scorrere liberamente attraverso il corpo.

Molti problemi della vita dipendono dal “troppo” o “troppo poco”. Una condizione che mina o impedisce l’equilibrio necessario al nostro benessere. Ma cosa blocca un chakra? Le cause possono essere molte:

  • traumi infantili;
  • abitudini restrittive;
  • condizionamenti e limitazioni culturali;
  • mancanza di attenzione;
  • ferite emotive e fisiche, ecc.

Ognuna di queste situazioni può portare ad avere un atteggiamento di difesa per aiutarci ad affrontarla. Quando questo stato diventa cronico e quindi si consolida nel nostro modo di essere, va a creare un blocco che impedisce il libero scorrimento dell’energia, oltre a procurarci non pochi problemi nella quotidianità.

Ad ogni chakra corrisponde una funzione specifica, un “diritto fondamentale” della persona, inalienabile e necessario per raggiungere l’equilibrio. Vediamo, quindi, quali sono i sette chakra maggiori e a quali “diritti” corrispondono.

Quali sono i chakra fondamentali e che colori hanno?

Chakra
Fonte: Pixabay

I chakra si dividono in due sezioni, quelli più bassi e fisicamente più vicini alla terra e quelli superiori collegati alla mente. I chakra inferiori sono associati agli aspetti più pratici della vita come la sopravvivenza stessa, il movimento e l’azione. Quelli superiori, invece, funzionano a livello simbolico tramite la parola, le immagini e i concetti.

A ognuno è associato un colore dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e viola.

Rosso

Al primo chakra corrisponde il colore rosso ed è posizionato nella zona del perineo. Risponde al diritto di esistere e la sua funzione è quella dell’autoconservazione e dell’identificazione fisica. Il suo demone è la paura che minaccia la sopravvivenza stessa. Questo impedisce di stare calmi e di sentirsi sicuri. Un suo blocco può causare stanchezza, mancanza di forza fisica, problemi intestinali e scarsa energia sessuale.

Arancione

Il secondo chakra è legato all’arancione e si trova a circa 3-4 dita al di sotto dell’ombelico, all’altezza dell’osso sacro. Il suo diritto è quello di provare emozioni. Il suo compito è l’autogratificazione e la capacità di sentire ed interpretare ciò che si sente.

Al secondo chakra è associata la colpa che impedisce il naturale scorrimento dell’energia sessuale ed emotiva. Questo porta insoddisfazione e problematiche sessuali come la frigidità o l’impotenza ma anche disturbi ai reni e alla vescica, irregolarità delle mestruazioni o problemi alle gonadi.

Giallo

Il colore del terzo chakra è il giallo e si trova nella zona del plesso solare, subito sotto il diaframma. Risponde al diritto di agire ed è orientato all’autoidentificazione, alla volontà e all’azione.

Il suo demone è la vergogna che mina l’autostima, la spontaneità, la gioia e il proprio potere personale. Questo genera rabbia, egoismo, rancore e intolleranza verso il prossimo. A livello fisico il blocco di questo chakra porta ansia e nervosismo, disturbi dell’alimentazione, patologie alla milza e al pancreas o bruciori di stomaco.

Verde

Il quarto chakra è unito al verde. Si trova nella zona del cuore all’altezza delle scapole e corrisponde al diritto di amare e di essere amati. Qui si crea l’identità sociale, ovvero la personalità con la quale ci si mostra agli altri.

L’amore, l’affetto, l’amicizia – ma anche il perdono o la compassione – possono essere minati dal dolore causato da ferite mai superate. Disturbi cardiocircolatori, aritmie cardiache, problemi alle coronarie ma anche l’asma e le patologie alle vie respiratorie, sono collegati a questo chakra.

Azzurro

Il quinto chakra, di colore azzurro, risponde al diritto di dire e ascoltare la verità. È il centro dell’identità creativa ed è alimentato dall’autoespressione.

Si trova nella zona della gola ed è minacciato dalle bugie. Il non poter dire o sentire, alterano il nostro rapporto con il mondo esterno provocando il timore di non essere capiti o di non piacere. I problemi alla gola, laringite e faringite, tosse, squilibri alla tiroide o problemi ad orecchie, bocca o denti, sono legati a questo chakra.

Indaco

Al sesto chakra corrisponde l’indaco ed è legato al diritto di vedere. È collocato all’altezza delle sopracciglia ed è connesso alla percezione e alla capacità di vedere le cose.

Viene minato dall’illusione e dall’impossibilità di vedere realmente, come quando ci vengono nascoste o negate delle cose. Fisicamente agisce sulla testa e la vista ma crea disturbi anche alle vie respiratorie e alle orecchie, come nel caso della labirintite.

Viola

Il settimo chakra risponde al diritto di conoscere ed è associato al viola. Si trova sulla parte più alta della testa ed è unito alla verità, al sapere cosa accade, all’accuratezza delle informazioni che si ricevono e alla conoscenza di sé.

Viene danneggiato dall’attaccamento che limita e impedisce la capacità di essere elastici e di avere una mente aperta. I disturbi del cervello e del sistema nervoso centrale, così come i problemi agli occhi, possono dipendere da un suo blocco.

A questo punto appare chiaro quanto sia importante mantenere i chakra in equilibrio e garantirci benessere a livello sia fisico che mentale: vediamo insieme come.

Gli esercizi per equilibrare i chakra

Per sbloccare un chakra e ripristinare il flusso naturale dell’energia è necessario agire seguendo quattro step:

  • comprenderne le caratteristiche;
  • esaminare la propria storia personale;
  • bilanciare carenze ed eccessi;
  • eseguire degli esercizi specifici.

Il riequilibrio dei chakra viene fatto tramite pratiche olistiche come lo yoga o la meditazione, l’agopuntura, il reiki o la terapia del suono. Ecco allora qualche consiglio pratico per iniziare, fin da ora, a portare benessere a corpo e mente.

Primo chakra

Per aprire questo chakra è importante fare esercizi aerobici come camminare, flettere il tronco da seduti fino a toccare le punte dei piedi, praticare esercizi di danza, saltare sul posto, fare yoga.

Secondo chakra

Riattivarlo è possibile attraverso pratiche come il nuoto, rilassandosi con lunghi bagni e docce o eseguendo movimenti che interessino la rotazione del bacino.

Terzo chakra

Questo chakra può essere bilanciato scaricando tensione facendo esercizi come i 5 tibetani, correndo e modificando la propria routine eliminando le cose che si reputano noiose.

Quarto chakra

Il chakra del cuore può essere equilibrato con esercizi di respirazione che comportino grandi aperture del petto o mostrando aiuto e gentilezza verso le persone.

Quinto chakra

Per riattivarlo occorre fare esercizi di vocalizzazione, cantare, pronunciare mantra in modo ripetitivo, ruotare il collo con movimenti lenti e gridare ciò che si sente in un posto tranquillo.

Sesto chakra

Il  terzo occhio può essere aperto tramite la meditazione guidata, massaggiando le tempie e il contorno occhi con gesti circolari o massaggiando le palpebre con la punta delle dita.

Settimo chakra

Questo chakra si può aprire attraverso esercizi di meditazione e orazione o mantenendo la mente libera da pensieri per almeno 20 minuti con l’aiuto di un mantra e stando seduti con la schiena dritta.

Infine, è importante prestare attenzione ai segnali che ci manda il corpo. Spesso, specifici dolori o malesseri, sono associati al chakra che governa quella parte del corpo e possono essere risolti prendendosi cura di sé e della propria energia, riequilibrandoli. Un buon motivo per conoscerli meglio e farseli davvero amici.

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