Manipolatore affettivo: come riconoscerne uno in tempo e non farsi fregare

All'inizio è il partner perfetto, che aiuta, lusinga, è circondato da un'aria di mistero e attrae, ma poi si svela per quello che è, abusando emotivamente, facendo di tutto per ottenere ciò che vuole. Si tratta di un manipolatore affettivo, e vediamo come riconoscerlo e difendersi.

Non è facile da riconoscere, per questo riesce a fregare le sue vittime. Il manipolatore affettivo fa qualsiasi cosa per ottenere ciò che vuole mettendo in atto una vera e propria violenza psicologica. I manipolatori sono persone che, attraverso strategie e atteggiamenti subdoli, cambiano il comportamento di chi gli sta intorno, in modo da trarne beneficio.

Purtroppo esistono manipolatori in ogni ambito della vita, ma quando la manipolazione avviene all’interno di una relazione affettiva, e gioca quindi sulla sfera emotiva per raggiungere i risultati, si parla di manipolatore affettivo. Vediamo come riconoscerlo e difendersi per non caderne vittima.

Manipolatore affettivo: caratteristiche

Si parla di manipolatore affettivo, o emotivo, solitamente all’interno di una relazione, nella quale uno dei due partner manipola l’altro. Si tratta di persone particolarmente narcisiste, che hanno la necessità di essere sempre al centro dell’attenzione, molto concentrate sui propri bisogni e per niente su quelli dell’altro.

Nel rapporto di coppia vogliono avere il controllo, attuano una serie di trucchi e abusi volti a ottenere ciò che vogliono. Arrivano ad avere comportamenti di vero e proprio abuso psicologico e maltrattamento. Usando armi come comunicazione aggressiva e ambigua oppure il silenzio, ricatti emotivi e vittimismo. L’identikit del manipolatore affettivo è molto varia, utilizza strategie complesse, che ed è per questo difficile riconoscerlo.

Ciò che si nota principalmente, ma solo in una fase secondaria del rapporto, è il suo egoismo, le bugie, le promesse non mantenute, la capacità di fingersi adulatori, interessanti, tutto per arrivare al successo con facilità aggirando gli ostacoli. La differenza con qualcuno che chiede aiuto in modo sincero, è che il manipolatore considera l’aiuto come una risorsa a suo vantaggio, un oggetto di scambio da ottenere a tutti i costi.

9 segnali per riconoscere un manipolatore affettivo

manipolatore affettivo
Fonte: Web

Come abbiamo detto, i manipolatori affettivi sono abili a nascondersi. Tuttavia, è possibile smascherarli perché tutti attuano dei comportamenti che fungono da campanello d’allarme. Vediamo allora 9 segnali per riconoscere un manipolatore affettivo.

1. Elogi esagerati seguiti da svalutazione

All’interno di una relazione, un’arma molto usata dai manipolatori è la lode, un segnale rappresentato da continui elogi che fanno al partner specialmente nella parte iniziale del rapporto. Lo fanno sentire speciale, con complimenti e gesti romantici, che però possono risultare troppi e forzati.

Tutto ciò serve a guadagnare la fiducia dell’altro, in modo da poter poi contare su di lui per ottenere ciò che vuole. In una seconda fase infatti, il manipolatore narcisista passa alla svalutazione, con altrettanto esagerate critiche. Si dimostra per quello che è, quando però può essere troppo tardi, perché la vittima è già caduta nella sua rete.

2. Bugie e contraddizioni

Un modo per smascherare i manipolatori è scoprirli nelle loro stesse bugie. Una caratteristica è infatti quella di mentire molto, in maniera abile e volta chiaramente a ottenere i risultati desiderati. Sono anche bravi a rigirare la verità a proprio vantaggio, in modo da non sembrare mai in torto.

Ascoltando attentamente ciò che dicono, è possibile rendersi conto che i manipolatori mentono a chiunque, non solo alle persone vicine, ma anche a chi non conoscono. Si può anche appuntare i dettagli di ciò che raccontano spesso per notare le bugie e le incoerenze. E se glielo si fa notare, subito daranno la colpa a qualcun altro.

3. Mistero

Inizialmente i manipolatori possono avvalersi di un certo mistero, che deve essere inteso però in senso negativo. Si rendono disponibili solo in momenti precisi, si mostrano introversi ma allo stesso tempo raccontano eventi del loro passato come imprese incredibili. Allo stesso modo vivono nell’ombra, tengono strategicamente nascosti dettagli, usano le persone per ottenere informazioni sulla vittima, si avvalgono di segreti e sotterfugi, giocano sporco in maniera non trasparente.

4. Favori

Il manipolatore affettivo è principalmente un opportunista, con l’unico obiettivo di ottenere qualcosa dall’altra persona. Inizialmente sembra una persona pronta ad aiutare sempre, che riempie di favori e buone azioni. Successivamente però inizia a chiedere ogni volta qualcosa in cambio, mettendo in atto la sua strategia.

5. Promesse non mantenute

Come detto in precedenza, una delle armi usate inizialmente dal manipolatore per fare centro con la propria vittima è quella di fare promesse. Tuttavia, è facile accorgersi di essere di fronte a una manipolazione, perché queste promesse non sono mai mantenute.

Il problema principale avviene nella relazione quando il manipolatore affettivo promette di volere una relazione stabile, una famiglia e un futuro. Tutto ciò non è poi mantenuto, e può rappresentare un colpo duro emotivamente e psicologicamente per la vittima.

6. Sentimenti

È importante fare attenzione anche ai propri sentimenti per riconoscere di essere vittime di una manipolazione affettiva. Le emozioni sono un’ulteriore arma che il manipolatore usa sull’altro, perché offuscano il giudizio e non fanno ragionare correttamente. I manipolatori fanno leva sull’ammirazione, sulla paura, sui sensi di colpa, persino sull’amore della vittima.

7. Vittimismo

I manipolatori non si mostrano soltanto forti e sicuri per trarre in inganno le vittime. Utilizzano anche comportamenti deboli, come il vittimismo. Si tratta di una delle tante maschere che fanno parte del disegno più ampio di conquistare la fiducia del partner e ottenere consensi.

8. Niente responsabilità

Il manipolatore non prende mai la responsabilità delle proprie azioni, ed è possibile rendersene conto perché tendono invece a scaricarla sempre su qualcun altro. Molto spesso quest’altra persona è proprio la vittima, che acquisisce in questo modo senso di colpa.

9. Denaro

Il denaro è uno dei modi con cui il manipolatore affettivo si fa apprezzare all’inizio. Non si rende conto che una persona può non apprezzare o non essere interessata alle sue possibilità economiche. Per lui spendere per gli altri, offrire, mostrarsi in qualche modo generoso è un modo per conquistare la sua preda, un’altra maniera per adulare.

Come difendersi da un manipolatore affettivo

manipolatore affettivo
Fonte: Web

Il successo del manipolatore affettivo sta nel saper rendere le vittime dipendenti e bisognose della sua approvazione per poi dimostrarsi per quello che sono realmente. Gli abusi subiti causano nelle vittime dolore psicologico ed emotivo, che talvolta sfocia in un disturbo riconosciuto che prende il nome di Sindrome da Manipolazione Relazionale. Ma anche più semplicemente portano a un senso di frustrazione, umiliazione, tradimento, vergogna, colpa. È importante allora saper riconoscere e difendersi da un manipolatore affettivo.

1. Non giustificare

Quando ci si accorge di avere a che fare con un manipolatore affettivo la prima cosa da fare è interrompere il circolo vizioso. Iniziando a non giustificare più le promesse mancate, le scuse e le ambiguità. Davanti a comportamenti dubbi o abusivi, è meglio non lasciarsi provocare in nessun senso, evitando il consenso cieco ma anche la rabbia.

2. Chiedere aiuto

In presenza di qualsiasi problema con persone dai comportamenti ambigui e negativi è importante rivolgersi a qualcuno per avere aiuto. Possono essere amici o famigliari con cui condividere l’esperienza e confrontarsi. Da soli è molto più difficile difendersi da una manipolazione, mentre con l’aiuto di qualcuno è più facile smascherarlo e prendere le distanze.

3. Non cedere ai ricatti

Interrompere cattive abitudini significa anche non cedere ai ricatti emotivi messi in atto dal manipolatore affettivo. È sicuramente una cosa molto difficile perché la base di tutta la sua strategia. Ma riuscire a non fare il suo gioco è l’unico modo per farlo smettere, o staccarsi definitivamente.

4. Riprendere il controllo

Fondamentale in questi casi è che la vittima ritrovi la sua autostima, in maniera abbastanza solida e sicura. Puntare su se stessa le servirà a non desiderare più l’approvazione e l’attenzione del manipolatore, a ritrovare fiducia nelle proprie capacità e non dipendere da quelle di un’altra persona. Sicurezza e autocontrollo rendono immuni alla manipolazione.

5. Non cercare di cambiarlo

Mettersi in testa che un manipolatore narcisista non può cambiare, e sicuramente non è compito del partner manipolato. Se anche una persona può avere margini di miglioramento, con aiuto psicologico e sociale, non può farlo la vittima, che deve invece pensare a liberarsi.

Esiste una cura per un manipolatore affettivo?

La manipolazione affettiva non è ritenuta una malattia, quanto più una conseguenza a problemi di personalità e psicologici di fondo. Chi si comporta da manipolatore in una relazione e tende a farlo con tutte le persone che ha intorno, può aver sviluppato un disturbo narcisistico di personalità. È a questo livello che si può pensare ed eventualmente passare a una cura terapica.

Abbiamo visto come il manipolatore affettivo è spesso una persona molto egoista e soprattutto narcisista, che necessita le attenzioni e vuole essere al centro dell’attenzione. Chi è affetto da disturbo narcisistico evidenzia anche mancanza di empatia e senso di grandiosa importanza. La cura per questo disturbo è principalmente il trattamento psicoterapico, che si effettua quando l’individuo cade in depressione, oppure nel caso di manipolazione affettiva, può essere richiesto dalla vittima.

Trattando il disturbo narcisistico di personalità si ritiene che anche tutti gli atteggiamenti che ne conseguono, tra cui la manipolazione e gli abusi, possano terminare o diminuire. Esistono comunque diversi livelli di disturbo, e non tutti i manipolatori ricadono nei parametri del disturbo narcisistico. Tuttavia è bene fare attenzione in presenza loro e attuare i consigli per riconoscerli e difendersi che abbiamo visto nei paragrafi precedenti.

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