Quando si parte per le vacanze – soprattutto se sono lunghe, come può essere per esempio un viaggio di nozze – ci si ritrova a chiedersi: chi baderà alla casa? Questo vale soprattutto per chi ha un animale – gatti o pesci per esempio, i primi perché sono molto legati alla casa e i pesci perché be’, un cane lo si può portare in vacanza, ma con un acquario è impossibile fare lo stesso.

Poi c’è la questione legata alle bollette che possono arrivare o lo smistamento della posta urgente. Inoltre è bene che le case siano sempre ben areate, per non dover poi avere a che fare con questioni legate alla condensa sui muri. Per non parlare della sicurezza. Niente paura: per risolvere tutto questo c’è l’house sitting.

House sitting: cos’è?

House sitting è un nome composto – come baby sitting per chi si prende cura dei bambini o pet sitting per chi lo fa con gli animali. L’house sitter è chi si prende cura di una casa – a pagamento naturalmente – per conto dei proprietari o gli affittuari di essa quando questi sono in vacanza o semplicemente assenti per periodi che possono essere più o meno prolungati.

Questo comporta badare alla casa evitando furti ed effrazioni, aerarla e svolgere le mansioni quotidiane che la mantengano pulita e ordinata (esclusi i problemi che questa già presentava al momento della firma del contratto), occuparsi degli animali se ci sono, occuparsi della posta e delle bollette (per cui i proprietari provvederanno a lasciare un anticipo, a meno che non abbiano provvisto al prelievo diretto delle utenze domestiche dal conto corrente) e così via.

House sitting: pro e contro

Naturalmente non è tutto oro quello che luccica. Tra i pro per i proprietari di casa c’è il fatto di potersi spostare tranquillamente senza pensare che la propria abitazione sia sguarnita. I vantaggi per l’house sitter riguardano invece il fatto di poter viaggiare – se la casa cui badare non si trova nella propria città – e di essere anche pagati per farlo.

Tra i contro dei proprietari ci sono le possibili questioni di fiducia che possono sorgere nel mettersi in casa uno sconosciuto (problema ovviabile se ci si rivolge a un’agenzia di house sitting con una certa reputazione). In generale, se avete delle cose di valore, è bene non lasciarle in casa, se questo serve a tranquillizzarvi: contanti e gioielli possono essere lasciati in banca, ma se avete elettrodomestici di una certa importanza, come televisori o computer molto costosi, è una bella gatta da pelare.

I contro per gli house sitter risiedono invece nel carico di responsabilità e il fatto di soggiornare a casa d’altri, cosa che potrebbe comportare una certa scomodità.
Tutto però viene regolato da un contratto scritto, quindi entrambe le parti dovranno sicuramente essere tutelate in base alle leggi vigenti.

Come diventare house sitter?

House sitting
Fonte: America oggi

Il sito Lavoro e Formazione è abbastanza chiaro su come si faccia a intraprendere questo mestiere. L’house sitter di solito è un libero professionista che non ha seguito uno specifico percorso di studi. Ci si iscrive nei portali Web dedicati, inserendo disponibilità e proprie caratteristiche e si attende che qualcuno stia cercando il profilo della persona candidata.

Ovviamente, a un house sitter servono delle ottime capacità organizzative, anche perché i proprietari della casa potrebbero avanzare specifiche richieste, come prendersi cura del giardino oltre che di eventuali animali, essere pronto a piccole riparazioni, dedicarsi al decluttering, in modo da trovare tutto in ordine al rientro.

Va da sé che ci sono delle attività che è meglio non fare quando ci si trova a casa d’altri: è sconsigliabile per esempio fare come Robert Downey jr e Lily Taylor che, nel film America Oggi, badavano alla casa dei vicini, finendo per organizzare cene con i propri amici in quella dimora e facendo sesso nella camera padronale.

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