Sul gruppo chiuso Roba da Donne Community se n’era parlato in privato, rigorosamente tra donne, a inizio estate.
Avevamo lanciato un sondaggio

Il matrimonio ha ancora un valore? L’amore può durare “finché morte non ci separi”? La convivenza è un modo per non prendersi responsabilità?
Quale sarebbe o qual è stata la nostra scelta? Ma soprattutto confrontiamoci nei commenti sul perché.

Queste le opzioni e com’è andata. Al tempo il gruppo era molto più piccolo di oggi, ma è stato interessante vedere i risultati e leggere nei commenti le esperienze di tante donne. Alcune di loro ci hanno autorizzate a condividere, in forma anonima o meno, le loro opinioni.
Eccone alcune. E ora la domanda Matrimonio, Convivenza o Single per scelta? la facciamo a voi. Rispondeteci nei commenti.

Elisabetta
La convivenza non è mai stata un’opzione

Se devo essere sincera per me la convivenza non è mai stata un’opzione e neanche per mio marito. La ragione per me era più psicologica che religiosa (anche se, in quanto credente, mi sono sposata in chiesa.) L’idea di un uomo disposto a sposarmi senza “provarmi” come coinquilina, cuoca e lavandaia mi dava l’idea di un sentimento sincero e di una maggiore progettualità. Le discussioni e le incomprensioni sono normali, specialmente se ci si sposa tardi e si arriva da famiglie con usi e costumi diversi. L’esserci scelti “per sempre” mi ha dato la possibilità di plasmare la nostra relazione così come la volevo senza l’ansia di perderlo e senza sentirmi “in prova”. Io sono fatta così. Il tempo indeterminato, in tutto, mi rassicura. Il che non significa che non mi impegni, ma che mi impegno meglio e sono me stessa senza essere continuamente sul chi va là e senza scendere a compromessi per tenere legato un uomo o un lavoro. Un matrimonio ti tutela perchè psicologicamente ti senti legato e questo legame ti da la forza di superare i momenti difficili tipici di ogni relazione. Il primo anno nella stessa casa è stato difficile e l’essere sposati ha fatto sì che lavorassimo per costruire. Ora siamo molto felici, felici come da fidanzati e forse di più, ed essere sposati è stato un buon incentivo a non rinunciare.

In parole povere, sono un’insicura e i “per sempre” mi aiutano a dare il meglio di me….

Elisa Potenza
Dalla convivenza al matrimonio

La convivenza è servita a cementare il nostro rapporto. Il matrimonio è il passo naturale per noi. Avremmo potuto optare per il matrimonio civile più sbrigativo e meno stressante come preparazione invece il matrimonio religioso è per me una necessità dell’anima. La chiesa è piccola e raccolta. Non farò la “sfilata”, non c’è nemmeno la navata. Per me ha un significato che va oltre il vestito e la festa. Sarà tutto raccolto ed intimo con 40/45 invitati. Sono meridionale e mi sposerò a Milano senza fare le solite cerimonie megalomani che fanno al sud

Elena Mion
Il matrimonio civile una tutela… romantica

Anche io ho scelto la convivenza… che sicuramente immagino come l’anticamere del matrimonio civile. Trovo il matrimonio civile un ottimo modo per tutelarsi reciprocamente oltre che lo considero un modo romantico di promettersi il “per sempre”

Anonimo
Tante batoste, ma l’amore esiste

Io non sono fidanzata e non sono mai stata sposata… Sono stata fidanzata alcuni anni e nonostante le numerose batoste ricevute sono fermamente convinta che l’amore vero esiste e la convivenza o il matrimonio se fatti con sincerità, amore e rispetto possono durare tutta la vita… Il 3 giugno sono stata alla cerimonia e festa di un 50° anniversario di matrimonio e gli sposini si amano ora come e forse più di 50 anni fa nonostante insieme abbiano superato momenti difficili, gioie e dolori…

W l’amore e w il matrimonio…

Clara
Convivenza, poi matrimonio civile e domani chissà

Allora io mi son sposata in comune dopo 9 anni tra fidanzamento e convivenza…e a breve faremo 3 anni di matrimonio…..Forse un domani ci sposeremo anche in chiesa…
Sarà che sono un inguaribile romantica e spero sempre nell’ amore eterno…Ma vedo coppie già rovinate in partenza..che mettono al mondo figli e si lasciano poco dopo..

Maria Grazia
Non esiste una soluzione che va bene per tutti

Probabilmente non esiste una soluzione che vada bene per tutti…ovvero nessuno ha la ricetta della “unione perfetta”… Da idealista quale sono metterei sempre al centro di una coppia l’amore, la progettualità, i valori che accomunano le persone che decidono di stare insieme; tutto il resto sono fronzoli,convenzioni legate al riconoscimento sociale o al credo di ciascuno Personalmente ho provato sia matrimonio che convivenza… ma probabilmente sono io che non ho mai trovato l’uomo adatto a me…

Anonimo
All’amore non servono firme

L’amore esiste: è quello che ti fa scegliere ogni giorno. Per me è così da 15 anni,senza alcuna firma da nessuna parte. Il matrimonio ha senso secondo me non per l’amore ma per il valore legale che ha,e gli aspetti burocratici legato a ciò. Sapere che se un giorno entrerò in ospedale, il mio compagno potrà parlare con un medico e scegliere il meglio per me.

Anonimo
Due matrimoni falliti, uno con un violento

Dopo due riti civili e due matrimoni pessimi (uno se n’è andato con un altra il secondo dopo avermi dato una splendida figlia è diventato violento) e seguendo il mio cuore ho scelto un rito particolare per legarmi al mio attuale uomo, seguendo anche la passione che ci ha unito….un matrimonio elfico con cosplayer della terra di mezzo, anticipato da una promessa sotto una quercia….non sarà convenzionale ma almeno se dovesse andar male non devo spendere soldi dall’avvocato???

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!