
"Il primo Natale senza di te": come affrontare il Natale dopo un lutto
Come si fa ad affrontare il Natale dopo un lutto, a convivere con tante emozioni diverse e a continuare a vivere in equilibrio con ciò che si prova

Come si fa ad affrontare il Natale dopo un lutto, a convivere con tante emozioni diverse e a continuare a vivere in equilibrio con ciò che si prova

Manca davvero pochissimo tempo al Natale, la corsa ai regali si fa sempre più serrata, le luci natalizie illuminano le strade delle città e le case sono quasi tutte addobbate. E se per tanti queste settimane rappresentano un momento di gioia crescente e di festa, quando si è costretti ad affrontare il Natale dopo un lutto non è proprio la stessa cosa. E lo diciamo subito, va benissimo così. Non ci sono regole scritte su come vivere il Natale ne tanto meno una lista dei sentimenti che è lecito o meno lecito provare.
Non si è obbligati alla felicità, ai sorrisi e alla gioia nel cuore quando ciò che si vive in quel momento è tutt’altro, e per affrontare il Natale dopo un lutto senza caricarsi anche del senso di colpa per non essere la persona gioiosa e socievole che in tanti si aspetterebbero, c’è solo un modo: viverselo con tutti i sentimenti che si stanno provando senza negarseli e senza forzare ciò che in quel momento non si sente.
Per chi ha perso una persona cara, infatti, il Natale può essere un momento di grande sofferenza, anche molto più di quella che si prova durante tutti gli altri giorni, e questo è dato dalla carica emotiva e sentimentale che è legata a questa festa.
Ed è per questo che il dolore della perdita che si vive dopo un lutto, durante queste settimane e via via che ci si avvicina al Natale, può diventare sempre più intenso. Un mix di ricordi di ciò che è stato o di quello che poteva essere, la mancanza per chi si è perso, il dolore verso ciò che si sperava o desiderava, unito poi alla gioia e al clima di festa che si ha tutto intorno e che contrasta con quello che si sta provando.
Ma allora come si può affrontare il Natale dopo un lutto? Mettendo da parte quello che si sta vivendo almeno per qualche giorno o lasciando che tutto scorra anche a rischio di isolarsi nei propri pensieri? Probabilmente, come spesso accade, la risposta giusta non esiste, ma quella più facile per conciliare e far convivere le proprie emozioni sta nel trovare un equilibrio, senza forzare nulla e senza lasciare che siano gli altri o le vostre emozioni a decidere per voi.

Quando di perde una persona, un genitore, un figlio, un nonno, un’amica/o, ma anche una animale, perché sempre di lutto si tratta, le emozioni che si vivono in concomitanza con questa festa possono essere tante e molto diverse tra loro. Senza dubbio si sente la mancanza della persona che si è persa e questo crea un senso di vuoto dentro di sé.
I momenti che prima potevano creare sorrisi e felicità, diventano motivo di malinconia e tristezza, oltre alla comparsa di pensieri intrusivi e domande su ciò che poteva essere e non sarà, sui perché senza risposta legati alla perdita (cosa che avviene anche senza che sia Natale) e in generale sentimenti che hanno molto a che fare con il dolore rispetto alla serenità che questa festa solitamente riesce a portare.
Ma non solo. Perché il Natale, le persone che si hanno intorno, i racconti, gli imprevisti, ecc., possono essere comunque fonte di sorrisi e gioia, e questo a prescindere della perdita subita. Spiragli di serenità che però, spesso, si tendono a reprimere, come una sorta di rispetto verso chi si è perso.
Ma attenzione, perché quando all’inizio abbiamo detto di viversi tutti i sentimenti che si stanno provando senza negarseli e senza forzarli, è in quel tutti che ci si deve focalizzare. Affrontare il Natale dopo un lutto significa essere investiti di emozioni diverse anche opposte tra loro, e vanno tutte benissimo, purché ci si conceda senza giudizio e senza paura di viversele tutte.
Si è tristi? Va bene cosi. Si sente la mancanza di chi non c’è al punto da doversi isolare per un attimo? Va bene così. Accade qualcosa che vi fa molto ridere? Ridete di gusto. Preferite non partecipare all’aperitivo pre Natale? Nessuno vi obbliga a farlo. Vi va, invece, di uscire e provare a svagarvi? Fatelo e godetevi il momento.
Affrontare il Natale dopo un lutto, così come accade in ogni altro momento dell’anno, necessita una presa di coscienza delle proprie emozioni e la cura di sè e di ciò che si sta provando. E l’unico modo per farlo è quello che attraversare le fasi del lutto che si stanno vivendo e tutto ciò che ne comporta.

Ecco perché è importante assecondarsi senza forzarsi, trattandosi con gentilezza, esattamente come fareste con una persona al di fuori di voi che vive la vostra stressa situazione. E permettendosi di accogliere la gratitudine e la felicità tanto quanto la tristezza, accettando il dolore ma anche creando nuove tradizioni, senza rinunce e senza giudizi, godendo del tempo che si passa insieme a chi si vuole bene, e che ci è accanto, ma anche trovando il tempo, e questo dovrebbe essere prioritario, per stare con se stessi e prendersi cura di corpo e mente.
Camminando nella natura, per esempio, lasciando fluire le proprie emozioni, o facendo un’attività fisica che ci fa stare bene, senza chiudersi in se stessi ma nemmeno senza trovare il tempo di ritagliarsi dei momenti per stare da soli, ascoltando ciò che si prova e dedicandosi le giuste attenzioni. Per poi lasciare andare e tenere con sé solo il buono, i bei ricordi e la gratitudine per ciò che si è vissuto insieme a chi non c’è più, onorandolo nel modo migliore che si possa fare: continuare a vivere a pieno sapendo di aver amato e di essere stati amati a nostra volta.

Vivo seguendo il mantra "se puoi sognarlo puoi farlo". Sono una libera professionista della vita. Una porta verde, una poltrona rossa e una vasca da bagno sono le mie certezze, tutto il resto lo improvviso.
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