La sensazione meravigliosa e rassicurante che talvolta ci assale quando prendiamo atto di non essere più giovani – o perlomeno non così giovani come ricordiamo – si verifica quando realizziamo che ci sono un sacco di cose che non dobbiamo fare più. Che possiamo non fare più. Che non vogliamo fare più.

È una piccola vertigine che coglie quando il senso del dovere soccombe alla direzione ostinata e contraria verso il divano, o quando quel senso di colpa che ha sempre zavorrato le nostre azioni se ne va senza sforzo, dopo aver provato una vita intera a scacciarlo. Così, se per anni abbiamo compilato liste di cose da fare da appendere alla porta del frigo, ecco che adesso avvertiamo l’esigenza di fare il punto delle cose che proprio non vogliamo fare più.

Questo momento di insofferenza viene fatto coincidere con la menopausa, cioè con la cessazione dell’età fertile e degli obblighi riproduttivi che questa comporta: un’euforia in grado di propagarsi in onde concentriche sino momenti più insignificanti delle nostre vite. Ecco allora che ci troviamo a stilare “don’t do list” per ricordarci che non solo possiamo fare qualsiasi cosa vogliamo, ma che possiamo decidere di non voler niente.

Interrogate sulle personali don’t do list, un gruppo eterogeneo di Perennial ha risposto così:

– “Dopo un paio di tentativi fallimentari, ho smesso di sposarmi. Convivenza e monogamia sono perversioni nate in epoche in cui si moriva a trent’anni ”

– “Ho smesso di tollerare la maleducazione altrui. Se un qualcuno urla al cellulare, chiedo di abbassare la voce; se nessuno mi cede il posto sull’autobus, sono io a pretenderlo. Non si arriva sani e salvi alla mia età senza la necessaria cazzimma – o assertività, se vuoi fargli una patina glamour”

– “Ho rughe e acciacchi, ma ho smesso di pensare di non aver fatto abbastanza per evitarlo. Invecchiare è un privilegio che non a tutti è concesso e che ritengo di essermi meritata”

– “Mia madre sosteneva che lo scambio del guardaroba conoscesse una sola direzione: dall’armadio della madre a quello delle figlie. Ho scelto di ignorare questa regola quando ho scoperto che il fast-fashion ha l’obsolescenza programmata sulla durata dei miei gusti, permettendomi di depredare il guardaroba delle nipoti”

– “Quando ho iniziato a invecchiare, ho deciso di smettere di farlo. Con tutti i trattamenti disponibili sul mercato anche invecchiare è diventato un atto di volontà”

– “Mi è stato dato un lavoro al di sotto delle mie competenze e l’ho svolto con scrupolo. So chi sono e cosa valgo e non devo più dimostrare niente a nessuno.”

– “Ho smesso di stare a dieta. Rimpiango ogni cibo che non ho assaggiato, ogni sfizio a cui non ho ceduto, ogni rinuncia. Quel che mi resta da vivere, voglio viverlo mangiando”

– “Non porto più i tacchi. Camminare sulle mezzepunte, in equilibrio instabile e col baricentro sbilanciato non ci rende diverse dalle giapponesi a cui fasciavano i piedi”

– “Ho smesso di preoccuparmi del giudizio degli altri. ‘Gli altri’ sono un’entità vaga e indistinta; troppo, per essere meritevole della mia attenzione ”

– “Ho smesso di rimuginare sul passato. Il passato è un film di cui conosco la trama e che ormai mi annoia”

– “Non voglio più sforzarmi di essere multitasking. Il multitasking è una lusinga del patriarcato per caricare le donne di responsabilità facendo credere loro che sia una cosa figa. Ricordatemi così, vecchia e indolente”

– “Non intendo più dubitare di me stessa. La mente può farsi ingannare, il cuore può sperare, ma l’ intuito si è sempre rivelato più furbo di quei due deficienti”

– “Non mi faccio più intimorire dalla prova costume. Ma davvero vogliamo ancora trattenere il fiato, metterci in posa, renderci instagrammabili, alla nostra età? No, dai. Su, dai.”

– “Ho smesso di depilarmi ma non è stato un atto di volontà: semplicemente, gli ormoni della menopausa hanno ucciso i peli superflui”

– “Ho smesso di fare sesso. Sono stata la regina del materasso a molle ma adesso non mi interessa davvero più. La ginecologa mi sgrida: ‘deve interessarle, deve sforzarsi!’. Ma perché, dico io? Una serie tv ben fatta regala maggior soddisfazione e dura più a lungo”.

A me sembrano motivazioni validissime per iniziare a invecchiare a precipizio. Che ne pensate?

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