Come sanno tutte coloro che acquistano il diario scolastico per se stesse fingendo che sia per i figli, l’anno inizia a settembre. Non a caso i Sardi chiamano questo mese Capitanne e, comunque lo si pronunci nelle diverse varianti della lingua sarda, deriva da “caput anni”, ovvero inizio dell’anno.

Non deve dunque stupire se alla fine di questa estate sospesa in cui è mancata la forza rigeneratrice della leggerezza e la tregua dai problemi, ci accorgiamo che l’anno che se ne va ci lascia più vecchie di quanto vorremmo. Non è solo per via della ruga che fa capolino non appena l’abbronzatura sparisce: semplicemente ci si accorge di aver sviluppato una nuova pelle che presto sostituirà la precedente. Facciamo come gli alberi il cui tronco aggiunge un anello, nella quotidianità compaiono dettagli che ci fanno capire che non siamo le stesse persone di pochi mesi prima.

Non si invecchia tutte alla stessa maniera. Per alcune il cambiamento avviene a precipizio mentre per la maggior parte di noi la presa di coscienza è lenta, ma inesorabile. Tutte, però, avvertiamo quella patina di malinconia che porta a salutare con un certo struggimento l’estate che se ne va e le persone che eravamo, e se credete di essere scampate allo spleen preautunnale, se pensate che la cosa non vi riguardi, ecco un pratico elenco di situazioni che vi smentiranno: dovete solo scegliere la vostra.

1. L’Aranzulla test

Un giorno leggete un articolo di Aranzulla e non lo capite. Non vorrei essere tranchant, ma è così che inizia il declino (a meno che non abbiate mollato alla terza riga sentendovi come quando vostra madre vuole trattenervi al telefono parlando del tempo).

2. L’età nascosta

Di punto in bianco decidete di nascondere l’età. Non si sa più quanti anni avete, si sa solo quanti ne dimostrate.

3. L’Ernia test

Quando alla radio passano l’ultima canzone di Ernia, non potete evitare di fare una battuta sul nome: esattamente come vostra madre quando cantava Madonna.

4. L’immedesimazione falsata

Ascoltando i testi, vi identificate nella ragazza intrappolata in rapporti disfunzionali; solo dopo realizzate che siete la madre che la metteva in guardia.

5. Giù le mani dai vestiti

Ritrovando la persona amata vi domandate come sia successo che da giovani vi strappavate i vestiti di dosso e adesso invece no. Il motivo è che l’abbigliamento giovane costa relativamente poco, ma con l’età e le cose cambiano e si mette tutto in prospettiva. Uno Chanel della collezione primavera-estate 2013, per dire, non lo fanno nemmeno più e per entrarci dentro ci si sottopone a patimenti indicibili; se qualcuno ve lo strappasse di dosso, ma all’anima degli mortacci sua!

6. Meno lacrime

Per lo stesso motivo si soffre meno: se prima piangevate a dirotto, adesso veder sprecato il rimmel costoso scoccia un po’.

7. L’amore eterno

Nonostante tutto, scoprite di credere ancora nell’amore eterno. È la monogamia che vi lascia perplesse.

8. Relazioni su misura

E comunque ritenete che non avere bisogno di una persona è un buon modo di vivere una relazione.

9. Università 2.0

Mentre vi commuovete perché vostro figlio inizia l’università, vi annienta il ricordo che, quando la cominciavate voi, i genitori vi sembravano vecchissimi.

10. Congiunzioni infami

La gente inizia a parlare con voi usando congiunzioni piene di sottintesi, nessuno dei quali lusinghiero: anche se avete un’età, siete ancora delle belle signore; nonostante gli anni, avete ancora dei progetti.

11. “Giovanile”

Vi dicono che siete giovanili come se fosse un complimento.

12. Il “lei”

Vi innervosite molto quando qualcuno vi dà del lei; moltissimo se a farlo sono gli amici dei vostri figli.

13. I lunedì di novembre

Se a 25 anni uscivate tutte le sere compresi i lunedì di novembre, adesso vi addormentate mentre scorrete la rubrica per farvi venire idee di socializzazione.

14. I veri lunedì di novembre

Vi dite che comunque i lunedì di novembre esce solo Fabrizio Corona, sempre che non sia al gabbio.

15. Rimorsi e rimpianti

Quando si tratta di ambizioni, il rammarico di non averci provato supera di gran lunga quello di non esserci riuscite.

16. Gente della mia età

Non siete più capaci di stimare l’età delle persone: dai trent’anni in su li percepite tutti come “della mia età”.

17. Termorecettori

Il corpo cambia nella forma e nel colore, ma soprattutto nei termorecettori. “Il caldo che riesce a produrre un corpo in menopausa è un qualcosa che ti fa sognare l’innesto di un impianto di condizionamento oro-rettale. Strano che nessuno abbia studiato un modo per utilizzarlo come energia alternativa: col caldo che produce il mio ci si riscalda l’Alto Adige e il resto lo si può utilizzare come energia geotermica” chiosa una signora su facebook. Se vi scoprite disinteressate alle collezioni invernali, questa può essere una spiegazione.

18. Neologismi anatomici

Non appena i muscoli perderanno la tonicità regalata da passeggiate e bagni di mare, potreste scoprire di aver iniziato a produrre adipe in luoghi inediti del corpo umano privi financo di nomenclatura clinica e pertanto definiti più prosaicamente “seconda rotula”, “sovracchiappa” e “sottoscapola” (per tacere della cosiddetta “area di Quasimodo” alla base del collo)

Nel caso vi foste riconosciute anche solo in una delle ipotesi sopra indicate, si può iniziare a cantare in coro, e con tutta la mestizia richiesta dalla situazione, l’estate sta finendo e un anno se ne va, sto diventando grande, lo sai che non mi va…

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