scelta da Natascia Alibani

Amo profondamente Margherita Hack non solo perché è stata una studiosa e una scienziata eccezionale, capace di rompere il muro degli stereotipi di genere in tempi “non sospetti” ( ha occupato la cattedra di professore ordinario di astronomia all’Università di Trieste dal 1964, quando ancora alle donne in Italia non era concesso il divorzio ed esisteva il matrimonio riparatore), ma soprattutto perché ha sempre avuto il coraggio delle proprie azioni e ha portato avanti le proprie convinzioni con dignità, coscienza e conoscenza, studiando sempre moltissimo, documentandosi, informandosi.

Da vegetariana condivido le parole pronunciate in un discorso famosissimo:

Sono l’evidente prova che si possa crescere anche senza le proteine animali. Infatti ho fatto atletica, ho vinto due campionati universitari, a 80 anni ho fatto la Trieste-Grado in bicicletta […] Noi ci domandiamo se gli animali hanno una coscienza, io mi domanderei: noi abbiamo una coscienza quando sopportiamo le atrocità di questi lager che sono gli allevamenti intensivi?

Atea convinta, non si fece piegare neppure nel dibattito con monsignor Giuseppe Zenti all’ Auditorium della Gran Guardia, nel 2010:

[…] i laici hanno un’etica che può essere riassunta nell’insegnamento di Cristo, che noi non crediamo sia Dio, ma una grandissima personalità, il primo socialista della storia, che è andato per primo verso i più poveri, i diseredati, e il suo insegnamento è stato ‘Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te’, e questo vale per credenti e non credenti. L’etica del laico è questa, ed è disinteressata, perché non si aspetta né la ricompensa del paradiso né la punizione dell’inferno.

Credo che nella difesa della religione ci siano stati dei fatti recenti che sono stati un esempio di grandissima ipocrisia, penso all’ordinanza della Corte Europea di togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, perché oggi l’Italia, l’Europa, è un paese che sta diventando multietnico, multireligioso, e quindi è giusto che in un paese laico non ci siano simboli religiosi. Però ho visto brandire il crocifisso come una spada proprio da parte di coloro che meno rispettano gli insegnamenti di Cristo, di persone razziste che vanno contro i più poveri, gli immigrati, i clandestini.

Con rispetto e garbo per tutti, Margherita Hack non è mai venuta meno ai suoi principi e ai suoi valori, e non si è mai uniformata alla massa. Per me è un grande esempio di umanità, non solo di donna.

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