Stare sotto la doccia è per molte di noi un grande piacere. Acqua calda in inverno, fresca in estate: si tratta di un momento per rilassarsi, per riordinare i pensieri, cantare senza essere prese in giro. E soprattutto per avere delle buone idee. È un luogo comune che le idee migliori vengano appunto sotto la doccia, anzi è qualcosa di più di un luogo comune: è scienza. Buffer riporta infatti i pareri di alcuni studiosi del cervello che hanno provato a spiegare la ragione di questo fenomeno che in effetti sembra grandemente diffuso.

Tutto è partito con la ricerca di Allen Braun e Siyuan Liu che hanno deciso di seguire l’attività cerebrale dei rapper che fanno il freestyle. Analizzando quest’ultimo – che è considerato un ottimo esempio di processo creativo relativamente facile da tracciare – hanno scoperto che nel nostro cervello ci sono delle aree che sono completamente disattivate. Capita ogni giorno, ogni momento. Eppure attraverso il freestyle queste aree inattive si attivano.

Gli studiosi hanno notato che i rapper presentano una minore attività in parte dei loro lobi frontali e una maggiore attività altrove, in una zona del cervello che prende il nome di corteccia prefrontale mediale. I ricercatori hanno quindi ipotizzato che nel freestyle si verifichi un rilassamento delle funzioni del cervello che ci permettono di tendere all’azione, consentendo un’attenzione naturale e senza censure che lanciano la creatività a ruota libera. In altre parole, il rilassamento unito alla possibilità di lasciarsi andare completamente, consentono al cervello di avere delle idee e di esprimerle. E allora cosa c’entra la doccia?

C’entra (anche) con una sostanza chiamata dopamina. Secondo Alice Flaherty, uno dei più rinomati neuroscienziati al mondo, ha spiegato che la creatività – le buone idee – dipendono dall’attività dei percorsi dell’energia stimolata dalla dopamina. Che è una sostanza rilasciata dall’organismo quando ci sentiamo bene e rilassati, come quando stiamo guidando verso casa o facendo una doccia. Per questo sotto la doccia la possibilità di avere delle buone idee è molto più alta – perché ci rilassiamo proprio come avviene ai rapper con il freestyle. Naturalmente, la dopamina ha una certa importanza ma non è il solo fattore per avere delle buone idee sotto la doccia: la distrazione è un fattore cruciale, come spiega la ricercatrice di Harvard Shelly Carson:

Una distrazione può fornire l’interruzione che è necessaria per disimpegnare da una fissazione verso una soluzione efficace.

Se abbiamo meditato a lungo su un problema per tutto il giorno, una doccia può essere quello che lo scienziato chiama «periodo di incubazione» per le proprie idee. Il subconscio ha infatti lavorato duramente per affrontare dei problemi, ma quando la mente vaga può fare emergere i frutti del suo lavorio. Un compito estremamente abituale consente di raggiungere uno stato mentale rilassato, che è fondamentale per essere creativo, come spiega lo studioso Jonah Lehrer.

Quando le nostre menti sono a proprio agio […] – dice – siamo più propensi a dirigere il riflettore di attenzione verso l’interno, verso quel flusso di associazioni remote che emanano dall’emisfero destro. Al contrario, quando siamo focalizzati diligentemente, la nostra attenzione tende a essere diretta verso l’esterno, verso i dettagli dei problemi che stiamo cercando di risolvere. Mentre questo modello di attenzione è necessario quando risolviamo i problemi analiticamente, in realtà ci impedisce di rilevare le connessioni che conducono a intuizioni.

Immaginiamo la scena: siamo sotto la doccia, completamente avulse dal mondo esterno. Lontane dalla posta elettronica, dalle chat dai messaggi. Lontane dai problemi e dalle istanze quotidiane. L’acqua calda è come un massaggio sulla nostra pelle, ci stiamo prendendo cura di noi stesse partendo dalle basi, quelle igieniche che conosciamo fin da bambine. È in quel momento che ci giungono le illuminazioni migliori. Non un luogo comune quindi, ma è una vera e propria evidenza scientifica.

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