“L’estate sta finendo, e un anno se ne va”, cantavano i Righeira in una famosa hit degli anni ’80; e in effetti mai frase sembra essere più azzeccata, perché, nonostante manchino ancora diversi mesi alla fine dell’anno, la sensazione diffusa è che, smessi pantaloncini, infradito e costume arrivare al Natale sia praticamente un lampo.

Sarà per questo che viviamo l’ultimo scorcio d’estate con quell‘angosciosa sensazione di qualcosa che ci sta sfuggendo dalle mani troppo presto, e ci facciamo prendere da una tristezza non meglio definita, come se avessimo rimpianti per non esserci goduti appieno i mesi delle vacanze?

Ebbene, se vi è capitato di avvertire un malessere simile sappiate che non siete un caso isolato e che questa particolare “sindrome” da fine estate ha un nome ben preciso: si chiama August blues, ed è appunto il senso di ansia e di angoscia crescente che ci attanaglia in agosto, ultimo mese dell’estate, e che per alcuni è tale che, in alcuni casi più gravi, potrebbe addirittura evolvere in depressione!

Cos’è l’August blues?

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Fonte: web

Il fenomeno, come detto, è ampiamente diffuso, molto più di quanto si potrebbe pensare, ma gli è stato attribuito un nome preciso solo dal dottor Stephen Ferrando, direttore del reparto psichiatria del Westchester Medical Center, il quale, con una similitudine molto appropriata, ha definito, in un’intervista al The Cut, l’August blues “come se fosse domenica sera, ma per un mese intero“.

Da cosa dipende questa improvvisa tristezza? Anzitutto da ragioni situazionali: la fine dell’estate, nella nostra mente, corrisponde infatti al profilarsi del ritorno a situazioni cariche di aspettative sociali e di ansia, ad esempio il ritorno a scuola o al lavoro. Subentra poi l’angoscia della programmazione dei mesi a venire, in particolare Natale e capodanno, unitamente a quella per non aver vissuto pienamente e fino in fondo l’estate appena passata.

Se odiate l’estate, non vedete l’ora che finisca e di poter andare avanti con la vostra vita, e se l’amate probabilmente siete nel panico all’idea che stia già finendo – ha spiegato il dottor Ferrando, aggiungendo che -: In entrambi i casi, è normale che proviate un senso di colpa per non aver fatto abbastanza nel tempo che avete avuto. Perché quale altra stagione porta con sé una pressione del ‘fare il più possibile’ più dell’estate?

I sintomi dell’August Blues sono un senso di ansia, agitazione o sconforto, accompagnati da insonnia, perdita di peso o mancanza di appetito, perdita d’energia; al quadro si possono aggiungere una costante sensazione di tristezza, il desiderio di stare soli e la mancanza di interesse verso le cose che normalmente amiamo fare.

Quando si trasforma in una vera e propria patologia

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L’August Blues non va affatto sottovalutato o minimizzato, dato che presenta molti punti in comune con un disordine dell’umore conosciuto con il nome di Seasonal Affective Disorder – il cui acronimo, nemmeno a farlo apposta, è SAD, ovvero “triste” – il quale è un disordine affettivo stagionale.

Il SAD è un vero e proprio disturbo dell’umore, una patologia a tutti gli effetti che colpisce le persone nel momento del cambio di stagione. Potreste soffrirne seriamente se mostrate sintomi persistenti di angoscia e panico, uniti a instabilità emotiva e insicurezza verso il futuro, per almeno due settimane continuative. Come sempre, però, è piuttosto inutile ricorrere ad auto-diagnosi, dato che, come sottolinea Ferrando, esistono anche cambiamenti umorali legati alla stagione che tuttavia non ricadono nel SAD e sono invece da ritenersi “subcliniche”.

Se quando succede qualcosa di bello vi sentite meglio, ma se vi capita qualcosa di non altrettanto bello, state peggio, allora avete questo tipo di problema. È una cosa che ha più a che fare con le circostanze. Un vero disordine non viene molto toccato dalla circostanza.

Chi soffre di disordine affettivo stagionale ne risente soprattutto in autunno e dicembre, ossia nel momento in cui le giornate si accorciano e siamo meno esposti alla luce del sole, mentre chi ha l’August Blues può manifestare in particolare ansia, angoscia per ciò che sta per cominciare a settembre, ma anche aspettativa.

Ma cosa fare per contrastare l’August Blues? Ecco alcuni consigli:

Come intervenire?

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Come detto, l’August Blues non va comunque sottovalutato; anzi, come spiega Rachel Annunziato, professoressa associata di psicologia all’Università di Fordham, “Se pensate di non esservi ancora presi una vera pausa, è importante che lo facciate proprio in agosto“.

Thea Gallagher, psicologa clinica a Penn Medicine, ha invece un altro consiglio, e riguarda il non sentirsi in colpa se si sta male in estate: “La salute mentale è una cosa che dovreste considerare importante tanto quanto la vostra salute fisica“.

Per provare a superare angoscia e tristezza, dal punto di vista pratico potete provare a fare esercizio, mangiare pasti nutrienti – e qualche volta anche golosi -, tenervi al fresco e prendere del tempo per voi stessi.

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