“Donna poco intelligente, sottomessa all’ influenza dei suoi amici italiani, violenta nelle reazioni, collerica, senza vero senso politico ma ambiziosa”, così la storiografia ufficiale ricorda Maria de’ Medici, come riporta un articolo del Corriere della Sera. Regina di Francia e poi reggente del regno, madre di Luigi XIII, con cui litigò e guerreggiò per anni, finì sconfitta in esilio. Ma forse tutta la sua vita fu un esilio, fatto di solitudine e amarezza.

Maria de’ Medici, nata a Firenze il 26 aprile 1575, era la sesta figlia di Francesco I de’ Medici (1541-1587), granduca di Toscana, e di Giovanna d’Austria (1548-1578), arciduchessa d’Austria. Rimasta orfana di madre a soli 5 anni e di padre a 12, passò un’infanzia triste e solitaria a Palazzo Pitti.

Affidata allo zio Ferdinando I de’ Medici, ricevette un’educazione completa. Maria de’ Medici apprezzava particolarmente le discipline scientifiche e soprattutto le scienze naturali, ma studiò anche l’arte e la musica. Le sole persone con cui amasse passare il tempo erano le due sorelle e il fratello. Alla morte di due di loro, le restò solo la sorella maggiore Eleonora che però, qualche anno dopo, lasciò Firenze per sposare il duca di Mantova.

Di aspetto piacevole e di corporatura robusta, Maria de’ Medici aveva un incarnato pallido, occhi e capelli castani, come si può dedurre dai molti dipinti che le vennero dedicati. I suoi numerosi pretendenti, tuttavia, erano più attratti dalle sue cospicue ricchezze. A vincere su tutti gli altri fu il Re di Francia Enrico IV, che sperava di risollevare le sue finanze proprio grazie a quelle dei Medici.

Il contratto di matrimonio fu firmato a Parigi nel marzo 1600, ma le cerimonie ufficiali vennero organizzate separatamente in Toscana e in Francia. Maria si sposò quindi il 5 ottobre a Firenze, ma senza lo sposo! Il Re infatti aveva chiesto al suo favorito, Roger de Bellegarde, di fare le sue veci.

Fu forse per questo che la regina fu particolarmente felice di vedere posta dinanzi a sé una statua raffigurante il suo sposo in groppa a un cavallo. Almeno poteva averne una parvenza. L’organizzazione del banchetto per celebrare il matrimonio reale fra Maria ed Enrico fu affidata a Giovanni del Maestro, maggiordomo del Granduca. Nella Descrizione dele felicissime nozze della Cristianissima Maestà Maria, Michelangelo Buonarroti il Giovane tenne nota di tutti i particolari dell’apparecchiatura delle tavole, delle vivande e dell’addobbo della sala. Fecero epoca soprattutto le meraviglie teatrali escogitate dal Buontalenti e le statue di zucchero modellate dal Giambologna.

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Il 23 ottobre Maria de’ Medici lasciò Firenze, accompagnata da un seguito di ben duemila persone, e arrivò a Marsiglia il 3 novembre, dove venne accolta dalla sua futura dama d’onore. Giunta a Lione il 9 dicembre, poté infine passare la prima notte di nozze con Enrico IV.

La regina rimase presto incinta e mise al mondo il delfino Luigi nel 1601, con grande gioia del re e del regno che attendeva la nascita di un delfino da più di quarant’anni. Maria non si fermò però qui e continuò il suo ruolo di sposa, dando al marito ben 6 figli. Nonostante ciò, il rapporto tra i due non fu di certo idilliaco: Enrico IV aveva molte amanti e lei mal sopportava le sue scappatelle, tanto da arrivare a negargli il denaro per ripicca.

Inoltre, Maria de’ Medici aveva un desiderio che il marito ancora non le aveva ancora concesso: essere incoronata ufficialmente come Regina. Dovette aspettare il 13 maggio 1610: approfittando di un lungo viaggio all’estero del re, Maria de’ Medici poté finalmente ricevere la corona nella basilica di Saint Denis e poi poter finalmente fare la sua grande entrata a Parigi. Il giorno dopo, però, il re venne assassinato.

Rimasta sola, Maria de’ Medici assunse la reggenza a nome di suo figlio Luigi XIII, che aveva solo otto anni. La sua politica estera fu un successo, ma non si poteva dire lo stesso di quella interna: ecco perché, nell’aprile del 1617, suo figlio Luigi XIII la esautorò e la costrinse a ritirarsi nel castello di Blois.

Cercò tuttavia di riguadagnarsi il posto da regnante, ma senza successo. In seguito a un tentativo di complotto contro Richelieu, nel frattempo diventato cardinale, Maria de’ Medici venne arrestata e poi mandata in esilio a Bruxelles. Da quel momento in poi non si seppe più quasi nulla di lei, ma sembra che sia morta nel 1642 sola e dimenticata da tutti a Colonia, dopo aver trascorso alcuni anni nella casa-studio del pittore Rubens.

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