Immagina la scena: stai guidando, sei ferma al semaforo, ti giri e sulla corsia a fianco c’è un omino Lego che guida uno scooter. Esatto, un omino Lego. No, non siamo impazzite (e non sei impazzita nemmeno tu)! Questo scenario potrebbe presto diventare realtà. Hai presente i “capelli” dei famosi pupazzetti, quei parrucchini in plastica che da piccole ci divertivamo a scambiare? Da oggi esistono e si possono indossare.

Non si tratta di copricapi fashion e nemmeno di travestimenti, ma di oggetti in realtà molto utili: caschi! Proprio così, i caschi. In realtà non sono pensati proprio per il motorino – ovviamente non sono caschi integrali – ma più per la bicicletta. Come mai, direte voi? Perché questa precisa scelta?

Fonte: MOEF

Ecco, il punto è che questi caschi sono stati creati per i bambini. I pazzi (o geniali?) inventori si chiamano Clara Prior e Simon Higby. Vengono dal Nord Europa (danese lei, svedese lui), proprio come i mattoncini Lego: non poteva essere altrimenti, era destino che succedesse. Non è che Clara  e Simon si siano svegliati un mattino con l’idea balzana di costruire dei caschi per trasformare la gente in personaggi Lego. Semplicemente, sono venuti a conoscenza di un dato molto preoccupante: più del 40% dei ragazzini, secondo le statistiche, non indossa il casco per andare in bici. Il casco viene percepito come un oggetto noioso, mortificante, da indossare per forza. Convincerli ad usarne uno, per molti genitori, è una vera e propria impresa.

Fonte: MOEF

Ma i Lego, si sa, sono un’altra storia: piacciono proprio a tutti. Chi di noi non ha passato l’infanzia a giocarci? Castelli, velieri e chi più ne ha più ne metta: giocare con i Lego era fantastico, perché ci faceva divertire in modo intelligente e creativo. Certo, a volte ci hanno anche fatto soffrire. Sicuramente è capitato a tutte di imprecare dopo aver calpestato un mattoncino a piedi nudi. E che dire di quando finalmente, dopo tanti sforzi, finivamo di montare l’astronave e ci accorgevamo che due o tre pezzi mancavano all’appello? Nel bene e nel male, insomma, le costruzioni danesi fanno parte del nostro Dna. E il bello è che non sono mai diventate giocattoli nostalgici: i bambini di oggi le adorano, esattamente come le adoravamo noi.

Da qui l’idea di progettare un casco che ogni bambino indosserebbe volentieri. Quale scelta migliore dei “capelli” dei personaggi Lego? L’idea onestamente non dispiace neanche a noi, quindi immaginate quanto possa intrigare un ragazzino di otto anni. Non c’è che dire, è veramente un’ottima trovata.

Ma come hanno fatto Clara e Simon a creare questi caschi? Innanzitutto hanno scansionato la forma dei pupazzetti Lego (insomma, dei loro capelli). Poi hanno rielaborato l’immagine graficamente. Infine hanno stampato il prototipo in 3D, che in seguito è stato verniciato e sistemato.

Fonte: MOEF

Al momento si trovano diverse foto in rete (più un video che ne illustra la fabbricazione), ma purtroppo non sono ancora in vendita. Si tratta infatti di un progetto: quella del commercio sarà soltanto una fase successiva, certamente non facile da avviare. Forse i due ragazzi non si aspettavano neanche tutto questo successo. E invece, come tutte le buone idee, i caschi che ti trasformano in un personaggio Lego sono presto diventati virali.

Noi un po’ ci speriamo, che questi caschi diventino presto realtà: non sarebbe fantastico? Certo, ormai è tardi per chiederli alla Befana o a Babbo Natale… ma noi non demordiamo. E intanto che aspettiamo, godiamoci queste opere d’arte create con i Lego. Sono bellissime!

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