L’umidità in casa non è certo qualcosa di piacevole, sia che ci siano temperature alte, sia che faccia freddo. Il tasso di umidità, infatti, amplifica la nostra percezione del caldo o del freddo, ma non vi è strettamente connesso. Inoltre, agevola il proliferare delle muffe che sono dannose per la salute degli esseri umani. La casa dovrebbe essere il nostro nido, il nostro rifugio, il posto in cui stiamo meglio in assoluto. Per cui contro l’umidità ci vogliono delle azioni ben precise: prevenzione e cura.

Umidità in casa: rischi per la salute

Umidità in casa
Fonte: Pixabay

Al di là del fatto che l’attenzione che prestiamo alla nostra umidità in casa si riflette negativamente sui consumi energetici, bisogna sapere che un’umidità eccessiva porta a problemi respiratori, asma o anche allergie. Tutta colpa della muffa. Si tratta di funghi microscopici che trovano in un tasso di elevata umidità il terreno perfetto per proliferare e spargere nell’ambiente domestico le proprie tossine.

Il collegamento definitivo tra umidità domestica e problemi del tratto respiratorio, come tosse e respiro sibilante in persone sane, è stato trovato in tempi relativamente recenti. Parliamo del 2004, di uno studio dell’Istituto di Medicina. Ma bisogna ricordare che non si deve esagerare con il contrasto all’umidità. Anche l’eccessiva secchezza dell’aria può rappresentare un rischio per la salute con il pericolo di affezione delle mucose. Lo notiamo subito, per esempio, quando in inverno dimentichiamo di riempire i contenitori per l’acqua vicino ai termosifoni: avvertiamo subito secchezza delle fauci, mal di gola e a volte anche mal di testa.

Umidità ideale in casa

In Italia, data la grande presenza di coste ma anche di una geomorfologia variegata, che è interessata da climi lievemente differenti tra loro, l’umidità oscilla tra il 30 e il 100%. In casa, però, è bene che questa percentuale – che rappresenta l’umidità relativa, ossia il rapporto tra vapore acqueo contenuto nell’aria di un dato ambiente e quello massimo che potrebbe essere contenuto – non vada oltre l’80%.

Anzi l’80% è l’umidità consigliata per la cucina, ma nelle altre stanze deve essere inferiore, soprattutto se in casa vivono neonati o persone molto anziane. Con questa umidità ideale, la temperatura ideale dovrebbe attestarsi sui 18 o 19°C. Se la temperatura sale, l’umidità ideale deve scendere, per non rappresentare un pericolo per il benessere fisico. Per misurare l’umidità, si può ricorrere all’igrometro, ma per tenere d’occhio anche la temperatura, si può scegliere un termometro con un igrometro incorporato.

Umidità in casa, come eliminarla

Umidità in casa
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In generale, sarebbe bene prevenire problemi di umidità. Un buon consiglio è quello di areare bene la casa ogni giorno – anche in inverno – in modo da evitare aria stagnante. È bene ricordare di areare anche in presenza di vapori, come in cucina – aprendo la finestra o accendendo la cappa – o in bagno dopo il bagno o la doccia, e di evitare di stendere i panni in casa. Meglio asciugarli un po’ all’esterno e poi sistemarli sui termosifoni soltanto alla fine.

Per contrastare l’umidità ci si può servire di un deumidificatore – ce ne sono alcuni in combinazione con l’impianto di condizionamento dell’aria. Quando si deve correre ai ripari, magari ritinteggiando le stanze, si deve optare per un trattamento per l’eliminazione delle muffe. In commercio, ci sono delle sostanze da spruzzare a base di ammoniaca – attenzione a non utilizzarla in presenza di candeggina, perché la miscela è letteralmente esplosiva – ma chi non ha problemi grossi e vuole optare per qualcosa di più naturale, può ricorrere all’aceto bianco.

Tra i materiali che assorbono umidità c’è la calce – ma non è facilissima da maneggiare. Tra i rimedi naturali però ci sono anche le bustine in silice – quelle che si trovano nelle borse appena acquistate – e il sale himalayano: queste due cose possono trovare collocazione in armadi, scarpiere e cassettoni.

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