In principio fu Victoria Beckham. Già, la ex Posh Spice può essere considerata di diritto la regina delle wags da quando, nell’ormai lontano 1999, sposò l’idolo delle folle (non solo maschili) David Beckham, con cui ha avuto quattro figli e forma tuttora una delle coppie più glamour e ammirate dello showbiz.

La loro storia d’amore ha fatto sognare le ragazze di tutto il mondo perché ha tutti i contorni di una fiaba moderna: lei era all’apice del successo con le Spice Girls, girava ogni angolo del pianeta e le loro canzoni erano conosciute dappertutto, mentre lui era il capitano del Manchester United, osannato dai tifosi ma amatissimo anche dalle tifose (e non). Da quel primo incontro in cui David ricorda di essersi innamorato praticamente subito c’è stato il fidanzamento, poi il matrimonio sontuoso e l’allargamento della famiglia, via via fino a oggi, in una storia che conosciamo tutti.

Certo a pensarci bene definire lady Beckham, oggi imprenditrice e stilista di successo, come una wag, nel senso originario del termine, forse è un tantino riduttivo. Se non avete ben chiaro di cosa stiamo parlando e non avete mai sentito questa parola nella vostra vita, vi spieghiamo cosa significa e, soprattutto, chi sono le wags.

Wags: cosa significa

Parliamo di un acronimo, che sta per Wives And Girlfriends (la S è per il plurale inglese) a indicare mogli e fidanzate di sportivi famosi, soprattutto calciatori. Generalmente si pensa alle wags come a modelle, attrici o starlette televisive che, proprio in virtù del fatto di fare coppia con un asso dello sport, conquistano maggiore fama e popolarità. Oggigiorno, chiaramente, molte di loro sono influencer e lavorano soprattutto con i social.

Il termine è stato usato per la prima volta dai tabloid inglesi – e non è una novità, visto il particolare amore per il gossip dei britannici – per indicare le mogli e le fidanzate dei calciatori della Nazionale di calcio inglese, ma è solo con i Mondiali del 2006 che la parola è entrata a far parte dell’uso comune, allargandosi alle partner degli sportivi in generale.

Fu per primo il Sunday Telegraph a coniare il termine, ma solo ai Mondiali tedeschi i giornalisti inglesi si focalizzarono in maniera importante sulle mogli giunte in Germania per seguire i compagni impegnati sul campo da gioco: fra loro spiccavano Cheryl Cole, cantante allora sposata al terzino Ashley Cole, Coleen Rooney, moglie dell’attaccante Wayne, e appunto Victoria Beckham.

Se volessimo però fare una cronistoria del termine, dovremmo però risalire alla metà degli anni ’50, quando il matrimonio dell’allora capitano inglese, Billy Wright, con la cantante Joy Beverley, ebbe ampia risonanza sui media.

Saltiamo ai Mondiali del 1970 in Messico, quando il ct inglese dell’epoca, Alf Ramsey, si espresse negativamente sulla presenza delle avvenenti compagne dei giocatori, rimarcando che nei precedenti campionati del mondo, disputatisi nel ’66, l’Inghilterra padrona di casa era riuscita a conquistare la Coppa Rimet anche grazie al fatto che il ritiro fosse vietato a moglie e fidanzate.

Il resto è storia recente: negli anni, l’interesse per le coppie formate da modelle o starlette dello spettacolo e calciatori – nel nostro Paese ad esempio c’è stato a lungo il cosiddetto binomio velina-calciatore, con esempi famosi come Elisabetta Canalis o Bobo Vieri, o lo stesso Vieri con Melissa Satta, per citarne solo due – è sempre aumentato, perché si sa, il gossip vende.

Habs e wags

Per la par condicio di genere dobbiamo precisare che esiste anche il termine habs, che – va da sé – star per “husband or boyfriend”: parliamo, naturalmente, dei compagni delle sportive che abbiamo potuto ammirare anche sugli spalti in occasione del Mondiale di calcio femminile nell’estate 2019. Forse l’attenzione su di loro non è ancora molta, ma solo perché, lo sappiamo, il calcio femminile ha iniziato ad appassionare il pubblico proprio in occasione dei Campionati del Mondo in Francia.

Wags tra pregiudizi e sessismo

Inutile negare che sull’universo wags circoli più di un pregiudizio, in cui c’è immancabilmente anche una buona componente sessista: l’idea generale – e stereotipata – della wag, infatti, è che sia una donna “mantenuta” dal marito ricco e famoso, che passa le sue ore in centri di bellezza, dal parrucchiere o in boutique di lusso, senza particolari ambizioni lavorative né velleità se non quella di vivere “di luce riflessa”.

Cliché che non solo è fortemente maschilista e appoggiato sempre all’idea che una donna debba dipendere da un uomo, che anzi abbia il desiderio di non lavorare se il compagno guadagna molto, ma che è anche lontanissimo dalla realtà: in primis perché non tutte le wags sgomitano per occupare un posto sui giornali di gossip o fare qualche comparsata televisiva, ma vivono e lavorano benissimo nell’ombra, magari anche occupandosi delle fondazioni benefiche create con i mariti (un esempio? Paula De la Fuente, moglie dell’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti), e in secondo luogo perché tantissime donne non sono “solo mogli di” ma hanno carriere ben avviate e indipendenti da quelle dei partner, che esistevano già prima del matrimonio.

Ne abbiamo fornito un esempio parlando di Victoria Beckham, che non ha certo avuto bisogno di David per farsi conoscere dal pubblico, ma gli esempi fioccano anche tra le wags di casa nostra. Uno su tutti? Ilary Blasi, che con Francesco Totti forma una coppia inossidabile ma di certo non ha avuto bisogno di lui per spiccare il volo.

Sfogliate la gallery per scoprire chi sono le altre wags “non solo mogli di” di cui parliamo.

Le 10 wags più alternative, molto più che "mogli o fidanzate di"
Fonte: instagram @ilaryblasi/wanda_icardi
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