Chissà perchè le cose più utili e furbe, che fanno risparmiare tempo e denaro e risolvono molte “grane”, qui in Italia tendono sempre a venir nascoste. Questo è anche uno dei motivi principali per il quale ho praticamente smesso di guardare la televisione, dove veniamo quotidianamente storditi da fatti più o meno ridicoli.

Sono diventata in compenso un’assidua frequentatrice di altri mezzi di informazione (come la radio, Internet). E proprio qui ho conosciuto questa “novità” che potrebbe rivelarsi cruciale per molte persone in difficoltà.

La cosa, seppur in “background” esiste anche qui in Italia, ma è passata finora più o meno inosservata (per i motivi sopracitati). Una formula contrattuale che prevede il pagamento di un canone di affitto un po’ più alto del previsto, per poter, una volta raggiunto il prezzo stabilito, comprare l’appartamento o la casa. Segna due goal importanti: permette di poter sostenere un acquisto oneroso come quello di una casa, senza dover per forza accendere un mutuo, e conosciamo bene la resistenza delle banche nel concederne, data la crisi economica e la mancanza del lavoro; e riesce a rinforzare anche il mercato immobiliare, indebolito anch’esso dalla crisi.

Ma vediamo meglio in cosa consiste: la formula prevede la sottoscrizione di due contratti, uno il classico di locazione (a un canone superiore a quello di mercato) e un contratto di opzione in cui viene stabilito che l’inquilino, a scadenza (solitamente dopo tre anni) e a un prezzo già stabiliti, avrà la facoltà di acquistare la casa. Il canone di locazione è maggiorato perché una metà viene accantonata, da utilizzare nel caso in cui il soggetto decida di esercitare l’opzione di acquisto. Il prezzo pattuito per il futuro acquisto è pari, infatti, alla differenza tra il prezzo di listino già concordato e la somma delle somme accantonate.

Inoltre, sussistono anche dei vantaggi fiscali (l’Imu continua a pagarla il proprietario) e nel momento in cui decideranno di effettuare l’acquisto, potranno farlo a un prezzo bloccato : quello al momento della stipulazione del contratto.

Va anche precisato che l’accordo è reversibile.L’affitto con riscatto, quindi, a prima vista sembra essere una sorta di “manna dal cielo”. Ovviamente, prima di esultare e correre a cercare un nuovo appartamento, come tutte le cose, sussistono pro e contro, e la cosa va valutata attentamente prendendosi il tempo di fare dei calcoli e se effettivamente ne vale la pena. Perchè se è vantaggioso per chi non può permettersi un mutuo o non dispone di cospicui acconti, bisogna anche considerare, per esempio, che se si rinuncia ad acquistare l’immobile alla scadenza prefissata, di fatto si perderà interamente la somma versata in più per il riscatto. E non mancheranno sicuramente insidie, o imbrogli.

Superfluo aggiungere che è necessario affidarsi a un notaio. Ad ogni modo, credo sia importante poter avere più di una scelta e avere la possibilità di valutare cosa è meglio per ciascuno di noi. Di certo, per giovani coppie o persone single, l’affitto con riscatto rappresenta un’ottima alternativa.

Spero di aver dato un aiuto a chi ne ha più bisogno e preciso che, non essendo esperta del settore, su Internet si trovano informazioni più dettagliate sul tutto.

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