Gli utenti lo richiedono da anni, ma la questione, se pur “superficiale”, è piuttosto complicata. Avere o non avere la possibilità di cliccare il bottone “Non mi Piace”?!?

Il pollice verso dovrebbe arrivare a breve, ma nulla pare essere confermato ufficialmente.

In occasione del secondo Q&A californiano, Zuckerberg ha aperto alla possibilità d’inserire un nuovo modulatore d’umore su Facebook. Non tanto un “Non mi piace/ Non mi piaci” diretto verso una persona specifica, quanto una condivisione empatica a situazioni negative:

“Le persone dicono di non sentirsi a proprio agio a mettere like sui contenuti tristi”

come una perdita, un momento nostalgico, una notizia negativa.

Il fatto è che l’estrema libertà di opinione è troppo ampia sul web, e potrebbe generare dei problemi sociali non di poco conto.

Le persone “cattive”, ciniche, che si divertono sminuendo terzi, sui social si raddoppiano, causa la barriera dello schermo.

Gli adolescenti hanno già provato questo tipo di cyberbullismo attraverso app. come Ask, ed estendere questo problema anche ad un social più popolare come facebook sarebbe un po’ angosciante.
Anche Zuckerberg è molto scettico a riguardo.

Esiste sicuramente un’ipocrisia del pollice alto su Facebook, ma la si può comparare alla falsità di certi sorrisi per strada, salvo poi riflettere e accorgersi che un sorriso, se pur tirato, a volte può aiutare e svoltare una giornata negativa.

Il problema del cyberbullismo non va preso alla leggera, e la possibilità di esprimere dissenso verso un qualcosa di “non appropriato” (che poi, è tutto soggettivo) forse causerebbe troppi problemi.
Ci sono mille opzioni per non trovarsi quotidianamente a dover gestire fotografie, stati d’animo o qualsiasi cosa che non apprezziamo. Meglio ripassarle un po’, prima di chiedere a gran voce l’opzione “Dislike”.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!