Andrew Potcher: "Vivi e Ama". La lettera che sta commuovendo il mondo intero

Andrew Pochter, giovanissimo studente statunitense morto a soli 21 anni durante gli scontri che stanno sconvolgendo l’Egitto in questi giorni. Era uno studente come molti, portatore di desideri sinceri di pace e generosità. Andrew era ad Alessandria d’Egitto per insegnare l’inglese ai bambini e per vivere da vicino i cambiamenti che stanno investendo il Medio Oriente, del quale era grande appassionato.

Il destino ha però voluto che la sua missione finisse in fretta, accoltellato per le strade della seconda città d’Egitto, scambiato da un manifestante forse per un fotoreporter. Andrew, appassionato di fotografia, girava sempre per le strade con la sua macchinetta fotografica al collo pronto ad immortalare quel paese che tanto lo aveva conquistato.

La vicenda ha molto scosso gli Stati Uniti e il mondo intero. A distanza di qualche tempo il Washington Post ha deciso di pubblicare una lettera scritta da Andrew ad un ragazzino di 12 anni, al quale aveva fatto da tutor in un campo estivo.

Una lettera nella quale Andrew lancia un messaggio al giovane 12enne che sta commuovendo il mondo intero, un messaggio che sembra svelare il vero segreto della vita.

Non perdere mai la curiosità per le cose belle della vita. Continua a farti stupire dalle escursioni nei boschi, nei canyon, in montagna. Vai a pesca e vai a caccia. Esci dalla routine cittadina se puoi. Circondati di buoni amici che ti possano essere d’aiuto nei momenti di difficoltà. Innamorati. Riprenditi il tuo cuore infranto. E poi innamorati ancora. Respira ogni giorno la vita come se fosse la prima volta. Cerca qualcosa da amare e non smettere di farlo finché non trovi qualcos’altro per cui valga la pena vivere.

Non vergognarti dei tuoi errori. Sono loro che ti fanno crescere. Sei un uomo forte. Non ti fermare ad ascoltare chi ti critica negativamente. Parla con convinzione e credi in te stesso perché il tuo modo di essere è più importante di come ti hanno educato. Avrei voluto congratularmi personalmente con te ma so che questo non avrebbe cambiato molto.

Cerca di non dimenticarmi. Se serve qualcosa basta un’email.

Articolo originale pubblicato il 15 luglio 2013