Nella vita incontriamo molte persone diverse tra loro. A volte ci innamoriamo, altre volte ci affezioniamo, e ancora ci sono persone delle quali non ci resta nulla, nemmeno il ricordo, e non solo in ambito sentimentale. Ma ci sono incontri, che possono accadere, durante i quali scatta qualcosa di veramente unico: si tratta dell’incontro con la propria fiamma gemella. Che è cosa ben diversa dall’anima gemella.

Fiamma gemella: cos’è e le caratteristiche

Secondo MindBodyGreen la fiamma gemella rappresenta “un’intensa connessione dell’anima con qualcuno ritenuto essere l’altra metà di una persona, a volte chiamata ‘anima specchio’”.

È un concetto platonico: nel Simposio di Platone si parla di ogni persona come un’anima divisa, come fossero due metà della stessa mela. Ricongiungersi con essa significa affrontare insicurezze, paure e ombre, vuol dire influenzare ed essere influenzati a propria volta, sentirsi finalmente completi.

In altre parole la fiamma gemella è il proprio uguale e il proprio opposto, ma non come in una nemesi: nel rapporto con essa ci si identifica e si cerca di essere migliori.

Le differenze tra fiamma gemella e anima gemella

Fiamma gemella
Fonte: iStock

Come detto, fiamma gemella e anima gemella sono due cose diverse. C’è chi pensa che le fiamme gemelle siano un tipo di anima gemella, ma l’anima gemella non ha bisogno di essere l’uguale e l’opposto di una persona, come invece è la fiamma gemella. Quest’ultima è infatti incarnata da qualcuno con cui si ha profonda familiarità e inoltre non è necessariamente qualcuno con cui ci si legherebbe sentimentalmente: a volte guardarsi in uno specchio può essere davvero problematico, perché quello che vediamo potrebbe non piacerci.

Nell’anima gemella invece ci si può rifugiare, sempre, perché non è confronto, ma conforto. E può cambiarci, e la amiamo sempre: anche in questo caso può non trattarsi di qualcuno con cui si può essere in un rapporto romantico, ma può essere anche un famigliare o un animale, il nostro porto sicuro.

Come riconoscere la propria “twin flame”

Ci sono 10 segni per riconoscere la propria fiamma gemella:

  • l’attrazione è immediata, a volte anche con una componente di desiderio, e il tutto dura nel tempo;
  • si hanno molti punti in comune, anche rispetto alle esperienze e al vissuto;
  • ci si sente identici e opposti, come lo yin e lo yang;
  • insicurezze e dubbi vengono amplificati;
  • non si va per forza d’accordo, anzi i litigi sono all’ordine del giorno;
  • un’eventuale relazione è molto intensa;
  • dopo un litigio si fa sempre pace, è un rapporto a corrente alternata;
  • ci si sente predestinati a essere legati in qualche modo;
  • non si ha il bisogno di parlare;
  • l’altra persona promuove la vostra crescita personale.

La fiamma gemella esiste davvero?

Fiamma gemella
Fonte: iStock

Il discorso non è semplice, perché tutto può esistere e nulla può esistere, sia che parliamo di fiamma gemella sia che parliamo di anima gemella. Alcune persone, tra quelle che credono nell’amore romantico, vi diranno che sì, esistono entrambe. I più cinici vi diranno che invece tutto è regolato dal caso. E naturalmente non esiste una prova scientifica di tutto questo.

La verità è che, come vi dicevamo, la vita è fatta di incontri, e di esperienze. Ma anche di sensazioni e convinzioni: per cui potremmo convincerci che una persona che incontriamo sia il nostro uguale e il nostro opposto, che vi ravvisiamo in essa tutti i segni di riconoscimento. Ma non è detto che sia così. E, analogamente, se non incontriamo mai una persona di questo tipo, non vuol dire che non esista e si trovi in un Paese lontano, rendendo difficile o impossibile l’incontro.

Non c’è niente di male nel credere in fiamme gemelle e anime gemelle. È un segno di ottimismo. E forse è quel segno cui fare appello quando ci sentiamo soli, quando non abbiamo una relazione da tanto tempo e ci sembra quasi impossibile innamorarsi di nuovo. Non c’è nulla di predestinato nella nostra vita, ciò che ci accade è un caso o deriva dalle conseguenze delle nostre scelte. E in questa vita, dato che ne abbiamo solo una, dobbiamo prenderci tutto il bello che c’è (perché c’è).

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