
Quando si parla di sesso o di amore (o di entrambi, come ribadiremo in seguito), non c’è una ricetta giusta e una sbagliata, un percorso che fanno tutti: l’attrazione può affermarsi in diverse forme e va sempre bene, purché comporti il rispetto tra le parti.
Attrazione mentale: in cosa consiste?

Si tratta di un’attrazione che viene generata a partire dalla personalità dell’altro. Non coinvolge subito o automaticamente la sfera sessuale o l’innamoramento, tanto che può restare mentale (e ideale) anche per sempre, nascosta in un processo simile all’amore non corrisposto. Può nascere grazie a diversi fattori ed è assolutamente trasversale, come capiremo tra poco.
Attrazione mentale senza attrazione fisica
Spesso l’attrazione fisica viene spiegata attraverso la chimica, attraverso la scienza e la logica della perpetuazione della specie umana, l’attrazione mentale può nascere nelle maniere più disparate e, come quella sessuale, è un mistero per chi la sperimenta su di sé, tanto più se viene fuori da cattive esperienze, erotiche o sentimentali. Specialmente da adolescenti – ma anche dopo – può esserci capitato a volta di dover scindere le due attrazioni e di provare o una o l’altra, quella mentale e quella sessuale.
«E non c’è sesso senza amore» cantava Antonello Venditti in Ricordati di me. Ma è davvero così? Se la poesia di un cantautore si può permettere di prendersi delle licenze, la realtà ammette tantissime sfumature possibili. Cioè che per esempio si abbiano rapporti sessuali senza che ci si ami, oppure che si faccia sesso da amici – quindi volendosi bene ma non amandosi. Oppure che ci si ami senza fare sesso, come per le cosiddette coppie bianche. E si può provare attrazione mentale senza attrazione fisica. Perché i due processi sono differenti.
Chi sono i sapiosessuali?


I sapiosessuali sono persone attratte, sessualmente o sentimentalmente (o in entrambi i modi), delle persone molto intelligenti o dei nerd – cioè persone molto esperte in una o più materie in cui occorra un forte sforzo intellettuale. Il termine è composto da «sapio-», che è il verbo sapere in latino, e «sessuali».
È ancora troppo presto per dire se si tratti di una scelta personale o di un vero e proprio orientamento – il fenomeno è recente, anche se esistono i primi studi in materia – di certo c’è solo che i sapiosessuali vengono sempre più ritratti nella cultura pop che, come spesso accade, è capace di intercettare per prima i cambiamenti nella società. La loro è al tempo stesso un’attrazione mentale e sessuale.
4 caratteristiche dell’attrazione mentale
1. Può partire dalla stima
La stima può rappresentare un fattore scatenante dell’attrazione mentale. Ravvisiamo nell’altro ciò che ci piace a livello ideale e ne facciamo l’oggetto del nostro desiderio. A volte è sufficiente, altre volte no, è si riduce tutto a una semplice infatuazione.
2. Può partire dalla percezione di identità o similarità
Come per la stima, ravvisare nell’altra persona caratteristiche identiche o comuni, può far sorgere questo tipo di attrazione. Accade soprattutto a persone con una grossa autostima o comunque con una vasta consapevolezza di sé, anche se spiegata così può sembrare una cosa brutta: non lo è. Non è un fenomeno riconducibile al narcisismo, ma invece un modo per consolidare valori e credenze personali, inconsapevolmente peraltro.
3. Può non concretizzarsi mai in un rapporto
L’attrazione mentale è fortemente ideale e idealizzata. Non è detto che poi possa diventare una storia d’amore oppure neanche un singolo rapporto sessuale. È ammirazione, stima, abbiamo detto, e in alcuni casi resta qualcosa di sospeso, qualcosa che non diventa mai realtà, ma resta nel cervello di chi la prova.
4. Può interessare le persone più disparate
Non si tratta di essere più o meno intelligenti, più o meno colti. Chi è meno colto può essere caratterizzato da un’intelligenza pratica e può indurre con essa la fascinazione, il desiderio. Chi è meno intelligente può far scattare l’attrazione attraverso delle sue specificità pratiche. Se i sapiosessuali sono più orientati verso intelligenza e cultura, non costituiscono che un sottoinsieme di coloro che possono provare attrazione mentale, non l’intero insieme.
Articolo originale pubblicato il 20 gennaio 2020
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