Vi è mai capitato di conoscere qualcuno che visualizza delle parole scritte mentre sta semplicemente vivendo la propria quotidianità? Il fenomeno prende il nome di tickertaping e riguarda una condizione che può risultare anche difficoltosa: immaginiamo cosa possa provare chi ne è caratterizzato mentre espleta una qualsiasi attività quotidiana, dalla pulizia alla cucina, dal lavoro alla guida della propria auto.

Non è semplicemente fastidioso, ma può rappresentare un vero e proprio ostacolo.

Cosa si intende per tickertaping?

Il nome del fenomeno, già noto nel 1883, si riferisce all’azione di una telescrivente. Il tickertaping consiste nel vedere letteralmente un sottotitolo alla propria realtà.

In pratica il fenomeno avviene quando si ascolta la parola parlata: mettiamo che si stia non necessariamente ascoltando una persona presente mentre si effettua una qualsiasi attività, ma si stia ascoltando la radio. Le parole della radio appariranno scritte nella visione della persona caratterizzata da tickertaping.

Perché capita di “vedere” ciò che si sente

Secondo quanto riportato da Neurosciences News non si è ancora giunti a una spiegazione certa per il fenomeno. I ricercatori sono orientati alla possibilità che il tickertaping sia connesso a uno sviluppo atipico dell’alfabetizzazione, in cui le aree dell’emisfero sinistro del cervello (alcune delle quali sono responsabili dell’analisi del parlato e dell’ortografia) sono insolitamente attivate di più.

Secondo il sito Psych Neuro, in chi è caratterizzato da tickertaping esistono maggiori e più forti connessioni tra corteccia uditiva e corteccia visiva, tra l’area di Broca e l’area di Wernicke, che solitamente vengono rimosse negli esseri umani, ma non in alcuni, ed ecco che si verifica questo particolare tipo, come vedremo tra poco, di sinestesia. È tuttavia possibile che il fenomeno abbia anche una base genetica.

Tickertaping e sinestesia

Tickertaping
Fonte: iStock

Da sempre un fenomeno che riguarda l’essere umano è la sinestesia. I poeti maledetti francesi la chiamavano “correspondance” e consisteva nell’associare un concetto a un colore, una parola a un musica, un suono a un’immagine. C’è una poesia decisamente erotica di Arthur Rimbaud che rende più chiaro il fenomeno:

La stella piange rosa in seno alle tue orecchie
L’infinito rotola bianco dalla nuca alle reni
Il mare ingemma fulvo le tue mamme vermiglie
L’uomo dà sangue nero al tuo fianco sovrano

Le forme di sinestesia sono differenti. E il tickertaping rientra tra le sue forme. Solo che non associa stimoli differenti tra loro come immagini e suoni, ma consente di visualizzare, come detto, una sorta di sottotitolo alla realtà che si percepisce mentre si ode una voce di persona o trasmessa (per esempio dalla radio o dalla tv).

Come si manifesta il tickertaping

Il tickertaping non è identico per tutte le persone che lo subiscono. Per alcuni il fenomeno è apparso per la prima volta nel corso dell’infanzia (quando si impara a leggere solitamente in un’età particolarmente precoce, 3 o 4 anni), per altri diventa molto fastidioso nei luoghi molto affollati in cui gli stimoli uditivi possono avere diverse fonti, per altri ancora si tratta di un processo automatico incontrollabile.

Ci sono poi le influenze esterne o interne: se chi parla o chi ascolta è influenzato da un’emozione questo si può ripercuotere sul “sottotitolo”, che assume un colore particolare o un’andatura di qualche tipo (per esempio può essere tremolante o sfocato in caso di commozione). Perfino i sogni possono essere sottotitolati, oppure i film in lingua straniera di per sé sottotitolati possono presentare una sovrascrittura quando si verifica il tickertaping.

E ancora: le parole vengono visualizzate come scritte a mano, su un foglio o su una lavagna, o con un font di scrittura preciso (per esempio il Times New Roman o l’Helvetica), come riporta The Synesthesia Tree, o assumere la forma delle onomatopee nei fumetti.

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