Tra i modi di dire più affascinanti della lingua italiana rientra senza dubbio “Se Atene piange, Sparta non ride”, espressione che significa che, in una situazione di grande e prolungato contrasto, la situazione difficile di una delle due “contendenti” non significhi necessariamente che l’altra abbia vita facile.

Il proverbio si rifà infatti alla storica e risaputa rivalità tra le due principali città greche, Atene e Sparta, e in particolare alla fine della guerra del Peloponneso ( ;( 431 a.C. – 404 a. C. ), in cui, nonostante la sconfitta dell’acerrima nemica Atene, anche Sparta si trovò a fare i conti con un pesante indebolimento, sia dal punto di vista militare che economico.

L’origine del proverbio è da riscontrarsi in una citazione dell’opera teatrale Aristodemo di Vincenzo Monti: “Se Messenia [una regione storica dell’antica Grecia, situata nel Peloponneso sud-occidentale, ndr.] piange, Sparta non ride”, e può facilmente estendersi ai rapporti umani e alle situazioni in cui, appunto, si deve notare come le difficoltà incontrate da una persona verso la quale siamo in competizione o con cui abbiamo avuto degli screzi non significhino per forza che noi stiamo attraversando un periodo migliore o ne dobbiamo gioire.

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