La transizione ecologica è una delle tematiche più stringenti e impellenti dell’ultimo periodo, inserito anche nei piani politici per uno sviluppo green dei Paesi europei. Anche nella realtà lavorativa è possibile rendere un ufficio sostenibile, contribuendo con piccoli gesti che posso migliorare qualitativamente la vita all’interno in favore dell’ambiente.

Prima di illustrare alcuni consigli utili, è necessario sottolineare che essere sensibili all’ambiente significa impegnarsi e farne una mission dell’azienda, di conseguenza anche i lavoratori devono essere formati in ottica green.

Quindi, il primo step fondamentale sarebbe proprio quello di investire sulla formazione e sulla conoscenza per una transizione che possa perdurare nel tempo. Investire sull’educazione del proprio personale ha vantaggi a lungo termine e consente di operare scelte green anche all’infuori della vita lavorativa.

In quest’ottica si potrebbe organizzare un sustainability team: insieme ai colleghi proporre idee innovative, incoraggiare lo sviluppo green per un ufficio sostenibile. Questo vale sia per la convivenza interna dell’ufficio – per esempio studiando protocolli per la pulizia quotidiana –, ma anche per il prodotto aziendale che si vuole vendere e  da presentare ai clienti.

7 consigli per rendere un ufficio sostenibile

1. Circondarsi di sostenibilità

Sostituire gli oggetti in plastica o comunque ridurre la loro presenza al minimo. Per esempio, sostituire il sapone liquido e quindi confezionato in plastica, con le saponette naturali è una strategia spesso sottovalutata, ma importante. Quelle naturali sono realizzate con ingredienti biologici e in quanto tali, senza solfati e parabeni.

Rimanendo in tema pulizia, anche l’utilizzo di panni lavabili o biodegradabili è un accorgimento green. Evitare tovaglioli usa e getta, salviette e fazzoletti di carta, perché fonte di rifiuti. L’alternativa è proprio il cotone, da lavare con regolarità o oggettistica in bambù.

2. Circondarsi di verde

Dedicarsi alla cura di piante da interni che, oltre ad abbellire l’ufficio sostenibile, possono anche avere effetti positivi sulle persone, restituisce un senso di benessere, perché aiutano a purificare l’aria con più ossigeno e meno tossine, ricreando un ambiente vivibile e green.

3. Riciclaggio

È indispensabile disporre delle regole – preferibilmente non su un foglio di carta – che facciano chiarezza sulle principali pratiche per il riciclaggio dei rifiuti in ufficio, cosicché anche i nuovi arrivati possano farci rifermento. Per esempio, dove gettare determinati rifiuti e esporre cartelli che differenzino i diversi tipi di cestini.

4. La luce naturale e il risparmio energetico

Avere uffici illuminati con scrivanie posizionate strategicamente in una posizione naturalmente luminosa è un’opzione importante da attuare perché riduce drasticamente i costi dell’energia all’interno dell’ufficio sostenibile. Soprattutto quando le ore di luce tendono ad aumentare, il consumo può essere ridotto davvero al minimo. Per la scelta delle lampadine è sempre meglio optare per quelle a LED, la soluzione eco-friendly in questo settore.

Il risparmio energetico rientra tra quelle pratiche a cui abitualmente non facciamo caso. Altri accorgimenti sono quelli di scollegare i computer dagli alimentatori, staccare tutte le spine elettriche esistenti una volta che si ha finito di lavorare e non lasciare stampanti e fotocopiatrici in stand by, ma spegnerle quando l’ufficio rimane inutilizzato, per esempio durante la notte.

5. Riscaldamento e aria condizionata

Anche l’uso di riscaldamento e aria condizionata dovrebbe essere il più possibile limitato. L’obiettivo è quello di raggiungere una temperatura ottimale senza sbalzi eccessivi.

6. L’importanza della carta riciclabile

Dalla carta nasce nuova carta: è questo il principio del riciclo. La produzione eccessiva di carta sta distruggendo lentamente moltissime foreste, andando a contribuire alla deforestazione in atto. Quindi, sarebbe sempre ottimale utilizzare solo carta riciclata e, qualora fosse possibile, preferire la tecnologia: bacheche virtuali, mail, chat di gruppo per avvisi importanti e software pensati proprio per rendere gli uffici sempre più digitali e sostenibili.

7. Ripensare allo smart working

Con l’avvento della pandemia di Covid-19 nel 2020 siamo stati costretti a rinunciare alla socialità, almeno dal vivo, praticando il distanziamento sociale. Questo evento ha enormemente diminuito l’impatto sull’ambiente. Uno dei primi provvedimenti che ha iniziato a scardinare la normalità dei lavoratori è stato l’introduzione dello smart working, già praticato da molti anni da alcuni lavoratori come i freelance.

Può avere senso evitare, quindi, riunioni costanti e spesso inconcludenti o che potrebbero essere bypassate con comunicazioni di servizio tramite mail o conference call.

Iniziative di questo tipo riducono l’inquinamento dovuto agli spostamenti sui mezzi o tramite la propria vettura. Senza rinunciare alla socialità, al coworking in presenza, ai team in cui il confronto è il motore che alimenta la produzione di nuove idee, si potrebbe pensare ad una modalità mista. In questo caso, si possono proporre soluzione alternative per spostarsi come la bicicletta o comunque preferire mezzi pubblici per le evenienze.

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