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C’è una frase che ogni freelance non può tollerare e, al tempo stesso, si è sicuramente sentita dire spesso:

“Beata te, che puoi scegliere come e dove lavorare e organizzarti come preferisci se hai bisogno di prenderti del tempo per altre cose”.

1, 2, 3… Tocca ogni volta contare fino a 10, 100, 1000 per non rispondere: “Beata te che, finite le tue 8 ore non hai nulla da pensare e a fine mese hai uno stipendio certo, la malattia se ti ammali, etc…”.

La realtà è che la seconda frase, come la prima e qualsiasi altra generalizzazione sulle vite altrui, è infelice: così come la giornata tipo di un dipendente non è sempre così rose e fiori, quella di un freelance non è la vacanza a tempo indeterminato che in molti idealizzano.

Anzi. Chi sceglie di aprire una partita iva ha ben chiara la necessità e la difficoltà di diventare un esperto di work life balance e creare, cioè, un equilibrio tra il tempo speso a lavorare e quello privato, perché il rischio è semmai il contrario: ovvero che la vita professionale si insinui in ogni secondo della nostra giornata, vacanze, weekend, notti compresi.

Vogliamo poi parlare di conti? Farli tornare è la croce di un po’ tutti, ma se sei freelance di più.

Lì la differenza tra essere a busta paga e non esserlo si fa sentire​,​ e molto​. Se ​per alcuni proprio in questo risiede la chiave del successo e della crescita economica, per chi con la partita iva non diventa ricco​, m​a semplicemente ci vive​, questo​ può essere una vera croce.

La verità è che se sei freelance, e non hai una laurea in Economia e Gestione Aziendale, a meno che tu non voglia metterti sui libri e conquistarne una a breve, è fondamentale che tu ti circondi di pochi, ma molto buoni, strumenti e professionisti, oltre ad attuare alcuni espedienti strategici che possono davvero fare la differenza e fare quadrare i tuoi conti da imprenditrice di te stessa.

Quali sono concretamente? Ecco le 8 cose che possono fare la differenza nel bilancio di un freelance:

1. Un buon commercialista (sarà il tuo guru!)

È forse l’investimento più importante.
Un buon commercialista non è solo colui che è ti redige il 730, ti illustra i vantaggi e la tua reale possibilità di aderire al regime dei minimi o che, all’inizio della tua avventura imprenditoriale, ti ha detto la famosa frase “le tasse il primo anno sono basse, ma devi accantonare soldi per il secondo, quando ti arriverà la vera batosta”.

No, un bravo commercialista può fare la differenza, indicandoti come ottimizzare al meglio la gestione finanziaria della tua azienda e accedere ad agevolazioni o bandi che possono davvero alleggerirti o permetterti di investire nei punti strategici della tua impresa.

2. Una buona banca (ti fa risparmiare!)

Il conto business di un freelance va scelto con cura.
Come? I criteri per farlo possono essere molti, uno di questi è la gestione delle spese (ma di questo parliamo al punto 5), l’altro è sicuramente il tema dei costi fissi e del risparmio.

La migliore opzione per chi lavora da freelance è senza dubbio un conto ​zero spese​. Il conto business N26, per esempio, è pensato appositamente per freelance e liberi professionisti e, oltre a non avere spese di gestione, include​ bonifici gratis ​e ​prelievi gratis da qualsiasi sportello in Italia​.

In più, utilizzando la Mastercard di debito N26 puoi approfittare del ​cashback dello 0,1%​ per ogni tuo acquisto e di pagamenti gratis in qualsiasi valuta, ​senza commissioni nascoste​.

3. Ufficio e costi fissi (condividere, soprattutto i costi, è bello)

Ti serve davvero un ufficio?
Se hai bisogno di un posto dove ricevere clienti oggi esistono soluzioni alternative che ti permettono di abbattere i costi fissi, che possono davvero erodere i tuoi guadagni e diventare il tuo peggiore incubo, più di un mutuo della casa.

Coworking e uffici a ore sono la soluzione preferita oggi dai giovani imprenditori (e non è un caso!). In questo modo si possono anche condividere eventuali altri costi (dalla strumentazione alla segreteria). Tieni presente che esistono anche coworking dedicati a particolari settori, che possono essere un’occasione per incontrare altri freelance che operano in ambiti vicini al tuo e, perché no, creare fruttuose sinergie.

4. Pagamenti (fatturare è bello, solo se ti pagano)

Nella parentesi qui sopra abbiamo detto tutto. Vedere la numerazione delle tue fatture avanzare è sicuramente una bella cosa: vuol dire che stai lavorando tanto. Ma assicurati di essere pagata, se non vuoi trovarti a pagare tasse per soldi che non hai mai visto.

Prima di iniziare il lavoro hai sancito il tutto – tempi e modalità di pagamento compresi – con un buon contratto?
Emettere una proforma di fattura e, solo in seguito, la fattura vera e propria può essere una soluzione per evitare di essere messo in difficoltà da insoluti inattesi?

Prova a parlarne al tuo commercialista! È importante.

5. Spese (sempre!) sotto controllo tramite un’app

Sapere che stai spendendo più di quanto puoi permetterti è il primo modo di risparmiare.
L’altro è sapere in quali ambiti stai eccedendo.
La regola n. 1 per fare quadrare i conti è sapere dove vanno a finire i tuoi soldi e avere l’esatto polso su quanti ne entrano e quanti ne escono.

L’unico modo per avere tutto sotto controllo è monitorare frequentemente entrate e uscite. Per questo il ​conto business di un freelance​ dovrebbe essere ​100% online o, ancora meglio, 100% mobile​. Questo ti permetterà di verificare quotidianamente le tue finanze con un semplice clic, direttamente dal tuo smartphone.

Il conto N26 Business può essere ​gestito interamente da app​ e categorizza automaticamente le tue spese mensili in una panoramica semplice e intuitiva​. Puoi anche utilizzare i tuoi #tag personali per organizzare le tue spese in modo ancora più efficace.

6. Piano di accumulo (la pensione è molto lontana… se non inizi a costruirla)

Sei un freelance! Nessuno penserà al tuo futuro se non lo farai tu stesso.
Uno degli errori più frequenti, soprattutto quando si è giovani, è pensare che ci sia tempo per pensare a una pensione integrativa o a piani di accumulo e cadere nella tentazione di risparmiare proprio lì.

Ricordati: se non pensi al tuo futuro non stai risparmiando. Stai solo spendendo quello che dovrà servirti nella tua vecchiaia. Su questo punto non abbiamo altro da aggiungere.

7. Ferie (puoi risparmiare anche andando in vacanza)

Andare in ferie nel periodo natalizio o estivo per gli altri è spesso un obbligo, ma per te?
Se il tuo lavoro ti permette di organizzarti diversamente, prenotare le tue vacanze in altri momenti dell’anno può avere molti vantaggi: meno gente, posti più isolati, servizi migliori perché dedicati e… notevole risparmio.

Viaggiare durante la bassa stagione permette di conciliare alla grande le esigenze di fare economia e di meritato relax.

8. Premi di produzione

Essere imprenditrice di se stessa significa disciplina e sacrificio, ma proprio per questo non dimenticarti di riconoscere i tuoi meriti. Definisci una piccola somma mensile da dedicare a te stessa e a qualcosa che ami. Possono essere anche solo poche decine di euro.

La ​funzione Spaces del conto business N26​, per esempio, ti consente di ​creare spazi separati dal tuo conto principale per mettere soldi da parte e raggiungere i tuoi obiettivi di risparmio. In questo modo, puoi creare il tuo spazio personalizzato e trasferirvi ogni mese una piccola somma, da dedicare a un tuo grande obiettivo (per esempio un nuovo laptop) o a piccoli riconoscimenti con cui premiarti ogni tanto: un corso di formazione, una conferenza interessante…

Premiarti sarà il giusto riconoscimento per il lavoro che hai fatto e un modo per darti nuova energia e voglia di mettercela tutta.

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