Ce ne sono di ogni tipo: alte, basse, grasse, sempreverdi, che necessitano di poca o di molta luce. Tutte sono parte integrante di un buon arredamento curato. Sono le piante da interno, capaci di dare un tocco di colore e ravvivare gli spazi chiusi, contribuendo anche a depurarli oltre che decorarli.

Le piante ornamentali non è detto che debbano essere di dimensioni notevoli, anzi, ne possono anche essere molto piccole e occupare pochissimo spazio. Agli arredamenti in stile classico si adattano meglio cactus e aloe, mentre gli arredamenti moderni consentono di sbizzarrirsi con piante dalle forme e dimensioni particolari. Ne esistono di cilindriche, di tondeggianti, piante dalla forma affusolata o a spirale. È molto in voga collezionarle in piccoli vasetti di vetro e tenerle all’ingresso dell’abitazione, in salotto oppure in cucina.

Come curare le piante da interno

piante da interno
Fonte: web

Le piante ornamentali da appartamento necessitano di poche attenzioni e poche semplici operazioni: l’annaffiatura, la potatura, la concimazione, il rinvaso. Questo le rende accessibili anche alle persone non dotate di un particolare pollice verde, ma con la costanza si possono ottenere piante verdi, forti e rigogliose dal ciclo vitale lungo anche anni.

Ciò che consente alle piante grasse di resistere a lungo senza acqua sono i cosiddetti parenchimi acquiferi, tessuti tramite i quali possono immagazzinarne grandi quantità.

Ma acqua a parte, ci sono comunque piccoli accorgimenti necessari per conservale in salute il più a lungo possibile:

  • mantenete la pianta pulita: la polvere è una nemica, ostruisce i pori di respirazione, favorisce la formazione di spore fungine e imbruttisce l’aspetto. Basta un semplice pennello a setole morbide o un panno leggermente inumidito; il lucidante è consigliabile solo per le specie con foglie coriacee;
  • asportare periodicamente foglie secche e i fiori appassiti;
  • non esporre la pianta a correnti d’aria, una buona circolazione è importante. L’aria chiusa e stagnante è una nemica, così come l’inquinamento da fumo di sigaretta.

Piante ornamentali da interno: le più diffuse

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Tre le piante da interno più diffuse nelle abitazioni, perché resistenti, e “a bassa manutenzione” (necessitano di pochissime cure) ci sono:

  • Pothos: pianta verde rampicante con foglie decorative e steli lunghi, capace di prosperare su qualsiasi sostegno e di crescere bene anche con poca luce.
  • Aloe vera: facile da coltivare e perfetta per le temperature miti e gli ambienti luminosi.
  • Crassula ovata: caratterizzata da piccole foglie color verde intenso. Preferisce terreni asciutti, quindi resiste senza acqua davvero a lungo, ma ama la luce.
  • Sansevieria: cresce bene sia con poca luce che in condizioni di alta luminosità.
  • Albero della gomma: perfetto per chi desidera una pianta da interno alta. Raggiunge anche i due metri di altezza, se non viene potata.
  • Dieffenbachia: come la precedente è perfetta per chi ama le piante da interno di grandi dimensioni. Può prosperare fino ai due metri di altezza.
  • Ficus: caratterizzata da foglie verdi e lucide molto decorative. In natura ce ne sono più di 800 tipi.

Due menzioni a parte meritano il bonsai e le piante carnivore:

  • il bonsai richiede molte cure rispetto alla media delle piante da interni. In realtà non si tratta di una specie vegetale ben specifica, ma di una antica tecnica di coltivazione giapponese che permette di ridurre a dimensioni minime anche alberi secolari come le querce. Si tratta di alberi in miniatura insomma, ma il loro ciclo vitale è quello della pianta a dimensione normale. Solitamente i bonsai sono costosi e necessitano di accorgimenti specifici, soprattutto quelli che si acquistano già “datati”;
  • le piante carnivore sono le ornamentali più rare, ma in un certo senso più utili, visto che mangiano gli insetti.
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