Oggi è il simbolo della comunità LGBTQ, e si differenzia da quella della pace per i colori invertiti, anche se il significato non è molto diverso. La bandiera arcobaleno ha una storia interessante, che forse non tutti conoscono.

Durante gli anni ne sono state realizzate diverse versioni e non sempre è stato possibile esporla fuori dalla propria casa e da attività commerciali. La lotta e l’orgoglio LGBTQ continuano ancora ai nostri giorni, ma come è nata la bandiera arcobaleno e quai variazioni esistono?

Bandiera arcobaleno: cosa rappresenta?

A partire dal 1978 la bandiera arcobaleno è diventata il simbolo universale della comunità LGBTQ. L’ideazione di questo emblema si deve all’artista e attivista Gilbert Baker. Insieme agli attivisti e alle personalità che gli hanno commissionato questo compito, voleva realizzare un simbolo che nascesse dalla comunità stessa e rappresentasse l’inclusione e i diritti umani per cui lottava da sempre.

Prima di allora infatti spesso gli omosessuali e in generale i membri della comunità queer si identificavano con un triangolo rosa, usato durante il regime nazista per distinguerli dagli eterosessuali.

Questo emblema era dunque a ricordo di un pezzo estremamente triste e negativo della storia dell’umanità. La scelta di Baker di usare diversi colori fu dettata probabilmente da diversi motivi, anche se non furono mai spiegati poiché la bandiera fu accolta subito con grande successo.

Innanzitutto, la scelta di usare colori vivaci e accesi potrebbe derivare dal fatto che gli omosessuali hanno usato queste tonalità fin da inizio del secolo per riconoscersi tra di loro e identificarsi. Inoltre, secondo la cultura New Age, ognuno degli 8 colori scelti originariamente ha un significato emblematico.

Infine, potrebbe avere ispirazione da Judy Garland, che nel film Il Mago di Oz canta Somewhere over the rainbow, canzone simbolo in quegli anni della comunità LGBTQ americana, sia per chi la interpreta che per il significato delle parole. In ogni caso, la bandiera arcobaleno rappresenta la pace e l’amore universale per il prossimo, l’inclusione di tutte le appartenenze sessuali ed etniche, la vittoria che avrebbe dovuto arrivare dalla lotta per i diritti della comunità, per cui ancora sta combattendo.

E soprattutto la libertà e l’orgoglio di essere se stessi, senza nasconderlo e senza avere paura dell’ignoranza che ancora oggi è molto diffusa sull’argomento.

La storia della bandiera arcobaleno

bandiera arcobaleno
Fonte: Web

La storia della bandiera arcobaleno inizia alla fine degli anni ’70. L’ideatore della rainbow flag, per dirla all’inglese, è Gilbert Baker, un artista e attivista americano. Amante del cucito, si realizzava gli abiti personalmente, usando colori sgargianti e uno stile unico, per travestirsi da drag queen. In quegli anni Baker fece la conoscenza di Harvey Milk, un attivista per la comunità gay, che nel 1977 fu eletto supervisore di San Francisco, diventando il primo uomo apertamente omosessuale a essere eletto in un pubblico ufficio in California.

Milk, con la collaborazione dello scrittore Cleve Jones e del regista Artie Bressan, chiese a Baker di realizzare un simbolo di emancipazione per la comunità LGBTQ. Creò così una bandiera a strisce orizzontali con 8 colori, ognuno dei quali con un significato diverso. Voleva rappresentare un emblema di inclusione, che ricordasse quello della pace proprio per l’dea di speranza, libertà e diritti umani. Ma anche di potere, così come le altre bandiere a strisce, ad esempio quella americana e quella francese, nacquero dopo battaglie e rivoluzioni.

Fin da subito la bandiera di Baker perse il colore rosa, diventando così a 7 strisce poiché non era facile reperire la stoffa rosa nella grande richiesta di bandiere da produrre, dato il grandissimo successo. Nel 1979 perse anche il turchese: la bandiera era appesa verticalmente ai lampioni di Market Street e la luce oscurava la striscia centrale. Ecco che allora si forma la bandiera arcobaleno come la usiamo ancora oggi di sei colori: rosso, arancione, gialla, verde, blu, e viola.

Baker non volle registrare alcun marchio sulla bandiera, in modo che fosse di fruizione universale: nel 2015 la bandiera originale di 8 colori è stata acquistata dal Museum of Modern Art (MOMA) di New York dove è tutt’oggi esposta. Non sempre però la bandiera ha avuto vita facile.

Nel 2004, solo un anno dopo la celebrazione del 25° anniversario della rainbow flag, a Londra venne vietato dal Consiglio comunale di Westminster a diverse attività commerciali di esporre la bandiera pubblicamente, senza autorizzazione. Nel 2005 i consiglieri della comunità omosessuale di Westminster e il Sindaco di Londra stesso, Ken Livingstone, condannarono la decisione di negare l’autorizzazione e ridiedero libertà all’esposizione della bandiera.

Il significato dei colori della bandiera arcobaleno

I colori della bandiera arcobaleno sventolata oggi al Gay Pride e simbolo di una comunità che non ha mai smesso di lottare per i propri diritti non sono stati scelti in maniera casuale da Gilbert Baker. Scelse infatti per la bandiera originale gli 8 colori con un significato New Age ben preciso.

La bandiera della pace contiene i 7 colori tipici dell’arcobaleno. Si differenzia per la direzione dei colori, posti al contrario rispetto a quelli della bandiera gay e per la presenza della scritta “pace” sullo sfondo. Quelli della bandiera gay invece, originariamente 8, riportano un significato:

  • rosa = sessualità;
  • rosso = vita;
  • arancione = salute;
  • giallo = luce del sole;
  • verde = natura;
  • turchese = magia, arte;
  • blu = serenità;
  • viola = spirito.

Alla fine del 1978 venne assassinato Harvey Milk, e la richiesta di bandiere arcobaleno si fece ancora più intensa. La Paramount Flag Company si trovò costretta a rinunciare al rosa, più difficile da trovare in grandi quantità. Il significato dei colori rimane comunque invariato, anche oggi che ne rimangono 6 nella versione ufficiale.

Le variazioni della bandiera arcobaleno

bandiera arcobaleno
Fonte: Web

Nonostante sia diventata simbolo usato in tutto il mondo, durante gli anni la bandiera arcobaleno ha subito delle variazioni. A San Francisco ad esempio è stata aggiunta una striscia nera, a commemorare le vittime di AIDS della comunità. L’idea è quella di togliere la striscia solo quando esisterà un vaccino per questa malattia a dare speranza.

A Philadelphia invece sono state aggiunte le strisce nera e marrone in rappresentanza della popolazione afro-americana. Oggi diffusa in diverse parti del mondo, questa versione è chiamata Philadelphia Pride Flag.

Ancora più inclusiva è la Progress Pride Flag, la variazione più recente ideata nel 2019 da Daniel Quasar. Prevede l’aggiunta di un triangolo laterale posto a sinistra formato da altre 4 strisce. Una nera, in ricordo delle vittime di AIDS, una marrone per la comunità afro-americana, una azzurra e una rosa, compreso il triangolo bianco in mezzo, per la comunità transessuale. Per quanto riguarda invece i simboli usati, alcune variazioni contengono la lettera greca lambda, ossia λ, bianca al centro della bandiera.

Altre versioni prevedono l’utilizzo un triangolo rosa o nero nell’angolo superiore sinistro. Infine, esistono altre variazioni relative a specifiche zone del mondo. Ad esempio in Italia le diverse associazioni per la liberazione omosessuale aggiungono il loro emblema sulla bandiera. La bandiera dell’orgoglio omosessuale ha ispirato anche quella di altre comunità che hanno voluto creare un simbolo specifico come quella della comunità Ursina, l’orgoglio Leather o l’Organizzazione Intersex.

Bisessuale

La bandiera simbolo dell’orgoglio bisessuale si ispira a quella arcobaleno perché è formata da 3 strisce sempre orizzontali. La banda superiore è di colore rosa e rappresenta l’attrazione verso lo stesso sesso, la banda centrale è blu e rappresenta invece l’attrazione per il sesso opposto, mentre la banda inferiore di colore viola quella per entrambi i sessi.

Transgender

La bandiera simbolo della comunità transgender, che ancora rischiano di essere uccisi in alcuni Paesi, è invece composta da 5 bande orizzontali in questo ordine: una azzurra, una rosa, una bianca, una rosa e una azzurra. È composta in modo tale che da qualsiasi lato la si guardi non cambia né l’impostazione né il suo significato. Le strisce rosa rappresentano il sesso femminile, quelle azzurre il sesso maschile e la striscia centrale bianca rappresenta le persone che stanno transitando.

Orgoglio AVEN

Esiste anche una bandiera simbolo della comunità degli asessuali, ideata nel 2010 dal Gruppo AVEN (Asexual Visibility and Education Network). Si compone di 4 strisce orizzontali dai colori, in ordine dall’alto al basso, nero, grigio, bianco e viola. La banda nera rappresenta l’asessualità, quella grigia l’area intermedia tra sessualità e asessualità, quella bianca la sessualità mentre la striscia viola rappresenta l’intera comunità.

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