12 anni senza Pietro Taricone: il ricordo di Kasia Smutniak e di chi lo ha amato

12 anni fa moriva Pietro Taricone, indimenticato protagonista del primo Grande Fratello e compagno di Kasia Smutniak, che nel suo ricordo, dopo la morte, ha fondato una onlus in Nepal.

Dodici anni fa, a soli 35 anni, Pietro Taricone moriva tragicamente, dopo un incidente con il paracadute. La notizia della sua scomparsa prematura lasciò attonita l’Italia che lo aveva conosciuto in quello che fu il primo esperimento sociale televisivo poi diventato fenomeno mediatico, ovvero la prima edizione del Grande Fratello, e poi imparato ad amare e a seguire anche una volta uscito dalla famosa “casa”.

Pietro piaceva moltissimo perché spontaneo, schietto, ma anche determinato: a non fare “la carriera dell’ospite” come disse una volta, invitato al Maurizio Costanzo Show, ad esempio; a studiare, a impegnarsi, a lavorare per migliorarsi.

Lui, cresciuto tra Frosinone e Caserta in una famiglia originaria di Trasacco, trovò un’improvvisa popolarità grazie al reality, allora condotto da Daria Bignardi, ma decise, una volta uscito, di non fermarsi lì, adagiandosi sugli allori: con molta saggezza, non cavalcò l’onda della notorietà piovuta dal cielo ma scelse di studiare per diventare un attore, interpretando fiction e film. In uno di questi, Radio West, conobbe Kasia Smutniak, da cui ebbe Sophie nel 2004, e che gli restò accanto fino alla sua morte.

Per Pietro Kasia Smutniak ha aperto anche una scuola nel distretto del Mustang, in Nepal, e una fondazione, la Pietro Taricone Onlus.

Con Pietro siamo stati una volta sola nel Mustang e non ci è voluto molto per innamorarsi di quel posto, della sua cultura e della sua gente – ha dichiarato una volta l’attrice – Tutto è cominciato un giorno che è tornato a casa urlando: ‘Andiamo in Mustang!’. Non so dove ne avesse sentito parlare, forse leggendo un libro, un articolo o semplicemente guardando la rivista National Geographic. ⁣⁣
Eravamo completamente inebriati dalla bellezza, dalla gentilezza degli abitanti, dal misticismo dei riti e dalla loro pura allegria. Ma abbiamo anche visto la loro estrema povertà. Abbiamo trascorso un mese nel Mustang ospitati dalla famiglia di Tenzin e Pema. Non hanno voluto in cambio nulla, neanche un centesimo. ⁣⁣
Pietro, stranamente silenzioso negli ultimi giorni, per tutto il viaggio di ritorno non ha fatto altro che parlare. Diceva che dovevamo fare qualcosa, noi che siamo dei privilegiati, che dovevamo aiutare quella gente povera, ma ricca di spirito. Che la cultura Mustangi era troppo preziosa e che non si poteva stare fermi a guardare, aspettando che scomparisse del tutto. Perché il mondo appartiene a tutti e tutti ne siamo responsabili. E che: ‘Porca miseria, dobbiamo fare qualcosa!’. Ci siamo promessi che saremmo tornati presto⁣.⁣
Poi le cose sono andate diversamente. Io sono rimasta incinta dopo pochi mesi, poi la bambina era troppo piccola per affrontare un simile viaggio, poi il lavoro, il mutuo, la vita. Qualche settimana dopo la morte di Pietro ho ricevuto una telefonata. Era Tenzin. Aveva camminato un giorno intero per poter raggiungere un posto dove c’era il telefono. Voleva sapere come stavamo e dirmi che avevano fatto una Puggia, una preghiera dei monaci tibetani che può durare per diversi giorni, per lo spirito di Pietro. E ho capito che era arrivato il momento di ‘fare qualcosa’.

1. Gli esordi

Pietro Taricone ha esordito in tv, lasciando gli studi di giurisprudenza, nella prima edizione del Grande Fratello, dove si è classificato terzo e fece scalpore per la love story con la concorrente, poi vincitrice, Cristina Plevani.

Dopo quella prima esperienza Taricone ha studiato a lungo per diventare un attore, recitando in fiction come Distretto di polizia o Codice Rosso, e in film come Ricordati di me, Maradona – La mano de Dios e Feisbum – Il film.

2. L'amore con Kasia Smutniak

Pietro e Kasia si sono conosciuti nel 2003, sul set del film Radio West, diretto da Alessandro Valori. Dal loro amore è nata Sophie, nel 2004. Oggi Kasia Smutniak è sposata con il produttore Domenico Procacci e ha un altro bambino, Leone.

3. La onlus a suo nome

Nel 2011, un anno dopo la morte di Pietro, Kasia Smutniak ha aperto una scuola in Nepal, nel distretto del Mustang, e una fondazione a suo nome per aiutare la popolazione locale.

4. La morte

Pietro Taricone è morto il 29 giugno 2010 per le gravi ferite riportate in seguito a un incidente con il paracadute, dovuto a una manovra errata, durante un volo all’aviosuperficie Alvaro Leonardi di Terni, il giorno precedente.

Arrivato in ospedale con arresto cardiaco, fratture multiple e un’emorragia interna, i medici ternani hanno condotto un’operazione durata nove ore, che tuttavia non è stata sufficiente per salvargi la vita. Dopo di lui si era lanciata la compagna.

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