Gertrude Jekyll, la donna che sussurrava ai fiori

Gertrude Jekyll, la donna che sussurrava ai fiori
Fonte: Getty Images
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Luglio 1913: tra i tanti stendardi esibiti con orgoglio dalle suffragette durante la marcia di Guildford, in Inghilterra, ce n’era uno molto suggestivo. Ricamato a mano per le donne della piccola cittadina di Godalming, rappresentava un sontuoso festone di fiori ed erbe. Dietro quell’intricato decoro bucolico c’era la paesaggista e scrittrice Gertrude Jekyll, una delle tante donne che contribuirono al successo del movimento femminista creato da Emmeline Pankhurst.

Studiosa di pittura, utilizzò le sue competenze per dare vita a giardini memorabili, che ancora oggi possono essere visitati in molte ville e parchi britannici. Partendo da idee innovative sull’uso dei colori e delle varietà di piante e fiori, contribuì a elevare il giardinaggio al pari di tutte le altri arti.

Gertrude Jekyll non si sposò e non ebbe figli, una condizione non così comune per le donne vittoriane. Dedicò però gran parte della sua vita all’esaltazione della bellezza naturale, come dimostrano le sue riflessioni contenute in Bosco e giardino, uno dei quattordici libri scritti nel corso della sua vita.

Non pretendo di possedere né abilità letteraria, né conoscenza botanica, e neppure di conoscere i metodi migliori di coltivazione, ma sono vissuta per anni in mezzo ai fiori, e ho lavorato alacremente, creando legami molto intimi e amichevoli con una gran quantità di piante, e ho così acquisito un certo istinto che, anche se non chiaramente definibile, può essere chiamato esperienza.

L’opera di Gertrude Jekyll ispirò poi molti altri paesaggisti inglesi, come Vita Sackville-West, che portarono avanti la sua idea di giardino come luogo dell’anima.

Cerco ovunque la bellezza e l’armonia, soprattutto l’armonia di colori. Un giardino simile dà una deliziosa sensazione di serenità, di ristoro, e un puro godimento di bellezza, che mi sembra essere il miglior adempimento della sua ragione di essere; e per il lavoratore diligente la sua felicità è un perenne inno di lode. Perché ritengo infatti che lo scopo di un giardino sia di fornire gioia e ristoro alla mente, di placare, di raffinare, e di innalzare il cuore in un afflato di lode e riconoscenza. È certo che coloro che praticano il giardinaggio nei modi migliori provano le stesse cose.

Sfogliate la gallery per ripercorrere la vita di Gertrude Jekyll…

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