15 donne che si sono finte uomini per avere libertà e indipendenza

15 donne che si sono finte uomini per avere libertà e indipendenza
Fonte: web
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Frances Clayton, George Sand, Harper Lee…  Che cos’hanno in comune questi nomi?

Sono tutte donne che, per un periodo più o meno lungo della propria vita, hanno dovuto fingersi uomini per ottenere ciò che volevano: emancipazione, indipendenza, libertà di fare, dire o scrivere ciò che, nella loro natura femminile, la società non permetteva loro.

Perché sì, c’è stato un periodo, nella storia comandata dagli uomini e nella cultura che ancora non conosceva il termine “sessista”, ma che nella realtà dei fatti lo era in pieno, in cui essere donna era considerato limitativo, persino inopportuno, come tali erano considerate certe attività giudicate prettamente “maschili” e non certo appannaggio di coloro che, tutt’al più, potevano rivestire il ruolo di “angeli del focolare”, mogli e madri devote.

Le sorelle Bronte, Harper Lee, l’elenco di donne che, in epoche diverse, sono state “costrette”, per essere libere di vivere la vita che desideravano e inseguire i propri sogni, se non a travestirsi letteralmente da uomo, quantomeno a celarsi dietro una fittizia identità maschile non sono poche, e ovviamente impongono una riflessione, doverosa anche oggi, che di indipendenza e autodeterminazione parliamo spesso, senza neppure renderci conto di quanto ancora nel mondo ci siano donne che non hanno accesso a tali libertà. Lo dimostrano le donne iraniane, che ai giorni nostri sono ricorse al travestimento maschile per assistere a una partita di calcio, un gesto dichiaratamente provocatorio e appariscente per porre l’accento sulla disparità di accesso ai diritti e su quanto lunga sia ancora, nel loro paese, la strada per raggiungere le pari opportunità, in tutti i sensi.

La storia dell’eroina Disney Mulan non è dunque poi tanto “fiabesca”: ci sono tanti, tantissimi esempi di donne coraggiose che hanno difeso il proprio diritto a esprimersi, a raggiungere obiettivi e sogni, a seguire le proprie aspirazioni ricorrendo a qualsiasi metodo, accettando persino di rinnegare la propria identità femminile pur di far sentire la voce, di realizzarsi.

Lo spunto per questa gallery ci è stato dato da un post pubblicato su Instagram dal Museum City of New York, che mostra proprio Frances Clayton, in abiti femminili e nei panni di soldato con i quali ha combattuto la Guerra Civile Americana.

Oggi può sembrarci incredibile e ingiusto essere costrette a soffocare la propria persona per essere accettate dalla società e riuscire a raggiungere i propri obiettivi; tuttavia, come visto questa è una lotta che ancora in molte aree del mondo le donne sono costrette a combattere e, in fondo, tutte noi dovremmo comunque ringraziare Francis e le altre, che attraverso gesti estremi e all’epoca rivoluzionari sono riuscite a vincere le proprie battaglie, contribuendo a dimostrare che nel mondo si debba parlare semplicemente di “persone capaci”, senza la necessità di distinguere fra uomo e donna, e che anche le donne, se lo vogliono, possono eccellere in qualunque campo. Può sembrare scontato, ma dopo tutto, ancora oggi siamo così certe che lo sia?

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